Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha annunciato un nuovo provvedimento volto ad innalzare il limite dei fringe benefit per i lavoratori dipendenti con figli.
Il Governo è alle prese con il Decreto Lavoro che dovrebbe approdare in Consiglio dei Ministri il prossimo 1° maggio. Nel giorno dedicato alla festa dei lavoratori l’esecutivo punterà a mettere il primo tassello sulla riforma da 3,4 miliardi ritagliati dal Def composta da oltre 40 articoli che ha l’obiettivo di riformare il mondo del lavoro partendo dall’aumentare le buste paga dei lavoratori con redditi medio-bassi.
Ma sarà anche l’occasione per dire definitivamente addio al Reddito di cittadinanza. E poi, come annunciato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti nel question time alla Camera, i margini di bilancio disponibili saranno usati per venire ulteriormente incontro ai lavoratori con figli. Vediamo in che modo.
Soglia di fringe benefit più alta per i lavoratori con figli: l’annuncio di Giorgetti
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti intervenendo al question time alla Camera ha annunciato un prossimo provvedimento d’urgenza a tutela dei lavoratori con figli. Sulla base dei margini di bilancio disponibili, il Governo punterà ad abbassare ulteriormente i contributi sociali a carico dei lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi e ad innalzare il limite dei fringe benefit per i lavoratori dipendenti con figli.
Il provvedimento potrebbe essere inserito direttamente nel Decreto Lavoro che approderà in Consiglio dei Ministri il prossimo 1° maggio. In questo modo il Governo perseguirà «il duplice scopo di incrementare i redditi reali delle famiglie e al contempo limitare la rincorsa salari-prezzi, che renderebbe la vampata inflazionistica causata dai prezzi energetici e alimentari più sostenuta nel tempo, trasformandola in strutturale» - ha detto Giorgetti.
Le misure per le famiglie ideate dal Governo hanno anche l’obiettivo di sostenere la natalità. «Il Governo anche nell’ambito dei lavori della delega fiscale, valuterà tutti gli interventi a sostegno delle famiglie, tenendo a riferimento il reddito disponibile delle stesse, consapevole dell’importanza di dare slancio alla natalità nel nostro Paese. Come si evince anche dal Programma nazionale delle riforme, la strategia complessiva del governo in tema di politiche per la natalità non intende limitarsi agli incentivi fiscali, ma punta anche a supportare le famiglie con un ampio ventaglio di strumenti» - ha concluso Giorgetti.
Decreto Lavoro: cosa ci sarà
La premier Giorgia Meloni ha convocato per domenica 30 aprile alle 19 un incontro con i sindacati per parlare del Decreto Lavoro che approderà in Cdm il giorno dopo, 1° maggio. Una riforma da 3,4 miliardi composta da oltre 40 articoli. Si parla innanzitutto di un taglio del cuneo fiscale per i lavoratori con redditi medio-bassi. Il taglio sarebbe in vigore da maggio fino a dicembre e potrebbe raggiungere anche il 4%. Presente nel decreto anche l’addio definitivo al Reddito di Cittadinanza. Al suo posto arriva la Gil, Garanzia per l’Inclusione.
Potranno richiederla i nuclei familiari con almeno un componente che sia minorenne o over 60 o con disabilità o invalido civile. L’Isee non dovrà superare i 7.200 euro e il beneficio potrà arrivare fino a 500 euro al mese. Chi non ha i requisiti per la Gil ed ha un’età compresa tra i 18 e i 59 anni e si trova in condizione di povertà assoluta con un Isee che non supera i 6mila euro, potrà richiedere la Gal, la Garanzia per l’attivazione lavorativa. Il sussidio dura al massimo 12 mesi e non può essere rinnovato. L’importo massimo sarà di 350 euro per il primo componente della famiglia e 175 euro per il secondo, per un totale in caso di assenza di reddito di 525 euro al mese.
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