Come si può fare per richiedere il credito d’imposta riservato alle imprese del cinema e dell’audiovisivo?
La legge 220 del 14 novembre 2016 chiamata “Disciplina del cinema e dell’audiovisivo” ha istituito un fondo destinato a credito di imposta, contributi automatici e contributi selettivi dedicati al mondo del cinema e dell’audiovisivo.
Il credito d’imposta, per le realtà che fanno parte di questo settore, può essere richiesto per diverse tipologie di opera in diversi momenti della produzione o dello sviluppo del progetto. A poter inviare la richiesta sono principalmente, appunto, le case di produzione, che devono però rispettare alcune caratteristiche specifiche.
L’invio della richiesta stessa non può avvenire in qualsiasi momento dell’anno, ma solo durante alcuni periodi, dovendo anche inviare richiesta preventiva alla DGCA (la Direzione generale Cinema e audiovisivo), che dovrà valutare l’eleggibilità culturale dell’opera.
Come richiedere il credito d’imposta cinema
Tipologie di crediti d’imposta per sviluppo e produzione
I tax credit disponibili si suddividono in diverse sottocategorie, ovvero: sviluppo, produzione, distribuzione nazionale, distribuzione internazionale, esercizio (per la gestione delle sale e la programmazione), industrie tecniche, e videogiochi.
Nello specifico, c’è un credito d’imposta disponibile per lo sviluppo di film, opere audiovisive, web, con aliquota al 30% delle spese, mentre per le imprese di produzione e post-produzione se ne possono contare ben cinque differenti, con differenze piccole o grandi tra loro.
- Il primo è il tax credit dedicato alla produzione di film italiani, tra i quali vengono anche incluse le co-produzioni internazionali. L’aliquota in questo caso è pari al 40% delle spese e per poter fare richiesta i soggetti devono avere il codice Ateco J 59.1. In caso di produttore non indipendente, comunque, l’aliquota scende al 25%.
- La seconda tipologia è il tax credit per la produzione di opere di formazione e ricerca e di videoclip. Anche in questo caso l’aliquota è del 40% delle spese e il codice Ateco richiesto è sempre il J 59.1.
- La terza tipologia di tax credit disponibile per la produzione è riservata alla produzione di opere televisive e web italiane, comprese sempre le co-produzioni internazionali. In questo caso l’aliquota prevista è del 30% delle spese, ma può essere innalzata al 40% in alcune specifiche situazioni.
- Il quarto tax credit disponibile è per la produzione di film, opere televisive, web non italiani, che siano realizzati anche parzialmente in Italia. L’aliquota è sempre del 40% e il codice Ateco di riferimento è il J 59.11.
- Infine, il quinto e ultimo tax credit disponibile tra quelli riferiti alla produzione e post-produzione è per gli investimenti di imprese esterne al settore nella produzione di film italiani. Sono sempre incluse anche le co-produzioni internazionali e il credito varia tra il 20% e il 40% delle spese.
Le prime tre tipologie di crediti d’imposta qui presentate prevedono l’obbligo, da parte delle società che ne hanno usufruito, del reinvestimento dell’80% del credito concesso entro cinque anni dalla data di riconoscimento definitivo.
I requisiti delle imprese
Le imprese che inviano richiesta devono avere alcuni requisiti specifici, che possono variare a seconda della tipologia del credito d’imposta richiesto. Tuttavia alcune richieste sono comuni a tutti i tax credit per le imprese di produzione e distribuzione.
- L’impresa deve avere sede nello Spazio Economico Europeo (SEE);
- deve essere soggetta a tassazione in Italia;
- deve avere un capitale sociale minimo e un patrimonio netto versato che non sia inferiore ai 40.000 euro. Questa richiesta è ridotta a un minimo di 10.000 euro per coloro che si occupano solo della produzione di cortometraggi;
- la classificazione Ateco deve essere J 59.1 per produzione e 59.13 per distribuzione;
- non può essere richiesto il tax credit da associazioni culturali o fondazioni senza scopo di lucro.
Utilizzo e richiesta del tax credit
La richiesta del tax credit per la produzione, sia questa di opere nazionali, o produzione esecutiva di opere straniere, deve avvenire in due diverse fasi, per permettere alle produzioni di utilizzare il credito d’imposta già durante la lavorazione del film o del corto.
Bisogna inviare una richiesta preventiva all’inizio della lavorazione del progetto in questione, che deve essere seguita dalla richiesta definitiva dopo la conclusione della lavorazione e quindi il sostenimento della spesa.
L’invio della richiesta può avvenire solo attraverso la piattaforma online specifica, e durante le sessioni di invio decise dal DG Cinema e Audiovisivo, che vengono opportunamente comunicate sul sito con avvisi specifici.
Il tax credit si può utilizzare mese per mese, andando a compensare le imposte dovute attraverso il credito maturato, utilizzando il modello F24. Gli investitori esterni invece devono attendere l’autorizzazione della DG Cinema e Audiovisivo, che avviene in seguito alla richiesta definitiva.
Eleggibilità culturale delle opere
Per poter accedere al tax credit le opere devono prima essere considerate dalla DG Cinema e Audiovisivo culturalmente rilevanti. Questo procedimento si attiva con l’invio della richiesta preventiva o definitiva.
Perché l’opera venga considerata valida, è necessario che passi un punteggio minimo, calcolato attraverso l’utilizzo dell’apposita tabella allegata al decreto. Si tratta di un passaggio necessario e obbligato per poter accedere al credito d’imposta per la produzione, e si articola anche in base alla natura dell’opera stessa (finzione, documentario, o altro).
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