Come sapere se è passata la visita fiscale (e non eri in casa)

Simone Micocci

8 Novembre 2024 - 17:17

Vuoi scoprire se è passato il medico Inps della visita fiscale mentre non eri in casa? Ecco alcune soluzioni utili per giustificarsi in tempo.

Come sapere se è passata la visita fiscale (e non eri in casa)

Se è passata la visita fiscale quando non eri in casa, per te possono esserci delle spiacevoli conseguenze che vanno dalla perdita dell’indennità riconosciuta nei giorni di malattia al licenziamento disciplinare.

La normativa sulle visite fiscali stabilisce infatti che nel periodo indicato nel certificato medico il lavoratore ha l’obbligo di essere reperibile presso la propria residenza, o comunque presso un diverso indirizzo laddove sia stato comunicato al datore di lavoro, in determinate fasce orarie, valide 7 giorni su 7, festivi compresi, tanto per i lavoratori del settore privato quanto per i dipendenti pubblici.

Ma cosa succede se il lavoratore deve assentarsi per delle emergenze? La normativa indica effettivamente delle circostanze in cui il lavoratore è giustificato per l’assenza alla visita fiscale; diversamente scattano le sanzioni.

A tal proposito chi è costretto a uscire al rientro a casa vuole sapere subito se è passata la visita fiscale, così da non dover restare con il dubbio rispetto al fatto che potrebbe essere esposto a delle conseguenze per il suo lavoro.

Ma esiste davvero un modo per sapere se è passata la visita fiscale? C’è la possibilità che il medico lasci un avviso se non trova nessuno in casa, oppure il lavoratore lo scoprirà solo una volta che gli verrà comminata una sanzione?

Ecco una guida utile per chi, per diverse ragioni - una corsa a prendere i bambini a scuola, o una semplice commissione veloce, come pure una visita medica indifferibile - si è dovuto allontanare da casa durante le fasce di reperibilità.

Come funziona la visita fiscale?

Facciamo un breve passo indietro e ricordiamo che cos’è e come funziona la visita fiscale: si tratta di un controllo dello stato di malattia del lavoratore effettuato solitamente a domicilio, che può essere richiesto da datore di lavoro o eseguito a campione dall’Inps.

L’Inps, per effettuare controlli mirati alle situazioni più a rischio, come le assenze a ridosso di ponti e weekend, dispone di un “cervellone elettronico”, un complesso sistema informativo, che si chiama sistema Savio.

Durante la visita fiscale il medico incaricato non solo accerta lo stato di salute del dipendente, ma valuta anche che questo stia facendo il possibile per recuperare le energie quanto prima.

Quando passa la visita fiscale?

Il medico dell’Inps può passare a controllare il lavoratore in malattia una volta che l’istituto è informato dell’assenza, grazie all’invio telematico del certificato del medico curante.

La visita fiscale può avvenire 7 giorni su 7, comprese domeniche e festivi, e può essere inviata anche più volte al giorno, nelle seguenti fasce orarie:

  • la mattina dalle 10 alle 12
  • il pomeriggio dalle 17 alle 19

Il medico dell’Inps passa nel domicilio indicato dal lavoratore nel certificato medico di malattia.

Come sapere se è passato il medico fiscale?

Ti sei assentato durante le fasce di reperibilità, e adesso hai il terrore che durante la tua assenza sia passato il medico dell’Inps? Devi sapere che, se passa e non trova nessuno, il medico lascia un avviso in cui ti invita a presentarti il giorno successivo (non festivo) a una visita di controllo ambulatoriale, salvo che tu non riprenda l’attività lavorativa.

Il medico, però, comunica anche la tua assenza all’Inps che, a sua volta, avvisa il tuo datore di lavoro.

Se non ti rechi alla visita ambulatoriale, l’Inps ne dà comunicazione al datore di lavoro e ti invita a fornire le tue giustificazioni entro 10 giorni.

Come sapere se è passata la visita fiscale fuori orario?

Potrebbe anche succedere che il medico dell’Inps passi a casa in tua assenza, ma al di fuori dalle fasce di reperibilità.

In quest’ipotesi, non puoi essere sanzionato, ma devi poter dimostrare che la visita è avvenuta fuori orario. Se il medico lascia l’avviso recante un orario non previsto nelle fasce di reperibilità non ci sono problemi, diversamente provare il passaggio al di fuori delle fasce orarie può diventare molto complesso.

È bene ricordare poi che anche fuori orario si è soggetti al rispetto di uno dei più importanti obblighi previsti per il lavoratore in malattia, ossia il non fare nulla che possa ritardare o compromettere la guarigione. Anche fuori dall’orario delle visite fiscali, quindi, bisogna mantenere un comportamento diligente: ad esempio, chi è influenzato non può comunque prendere freddo o svolgere attività fisica, una situazione che potrebbe far peggiorare il proprio stato di salute.

Come sapere se è passata la visita fiscale se non viene lasciato alcun avviso

Non è detto tuttavia che il recapito dell’avviso del passaggio della visita fiscale vada a buon fine. Per quanto il medico abbia indicazioni di lasciare la comunicazione a un familiare convivente del lavoratore in malattia, non minore di 14 anni, non sempre ciò è possibile. Per questo motivo l’avviso potrebbe essere consegnato anche al postino o al vicino. Così come tra l’altro può succedere che il medico dimentichi persino di lasciarlo.

Non sempre quindi il lavoratore entra in possesso dell’avviso: cosa succede nel caso in cui dovesse verificarsi una tale circostanza? D’altronde per evitare una sanzione il lavoratore ha tempo 10 giorni per inviare una giustificazione. Ma come fa senza avviso? In tal caso non bisogna comunque preoccuparsi in quanto sarà l’Inps a inviare comunque un nuovo avviso affinché il lavoratore possa presentarsi a una successiva visita ambulatoriale, questa volta utilizzando però degli strumenti che prevedono la notifica di consegna al destinatario, come può essere la posta elettronica certificata (Pec) o la raccomandata con ricevuta di consegna.

E attenzione, perché per essere sicuri al 100% dell’avvenuto passaggio del medico nelle ore in cui vi siete assentati potete fare richiesta al vostro datore di lavoro, il quale attraverso il servizio Inps presente nel portale, accessibile solamente alle imprese, può sciogliere ogni dubbio a riguardo. Qui viene infatti indicato se la visita fiscale è stata effettuata o meno, come pure qual è stato l’esito della stessa.

Che cosa succede in caso di assenza alla visita fiscale?

Se risulti assente ingiustificato alla prima visita fiscale perdi qualsiasi trattamento economico per i primi 10 giorni di malattia.

Se ti assenti anche alla seconda visita fiscale, oltre alla precedente sanzione si riduce del 50% il trattamento economico per il periodo di malattia rimasto.

Se risulti assente persino alla terza visita fiscale, l’indennità Inps viene interrotta da quel momento e fino al termine del periodo di malattia: in pratica, la malattia non è riconosciuta ai fini della corresponsione della relativa indennità.

In ogni caso, l’assenza alla visita fiscale costituisce un’inadempienza, non solo verso l’Inps, ma anche nei confronti del datore di lavoro, che ha interesse a ricevere regolarmente la prestazione lavorativa e perciò a controllare l’effettiva sussistenza della causa che impedisce lo svolgimento dell’attività.

Quando è giustificata l’assenza alla visita fiscale?

In alcuni casi l’assenza alla visita fiscale non dà luogo a sanzioni disciplinari o alla perdita dell’indennità di malattia

In particolare, il lavoratore è esonerato dalla visita fiscale per patologie gravi che richiedono cure salvavita o per malattie collegate allo stato d’invalidità riconosciuta, se questa è almeno pari al 67%.

In altre ipotesi, ad esempio in concomitanza di una visita medica, o per ricovero ospedaliero, l’assenza alla visita fiscale è considerata giustificata.

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