Com’è stato trovato e arrestato Matteo Messina Denaro: dalle indagini al covo ritrovato, tutto quello che sappiamo

Claudia Mustillo

17 Gennaio 2023 - 10:01

Come hanno trovato Matteo Messina Denaro: dalle indagini alla perquisizione del covo del boss. Tutto quello che sappiamo.

Com’è stato trovato e arrestato Matteo Messina Denaro: dalle indagini al covo ritrovato, tutto quello che sappiamo

L’arresto di Matteo Messina Denaro avvenuto nella mattina di lunedì, 16 gennaio, dopo 30 anni di latitanza ha sollevato moltissime curiosità sulle indagini e su come, dopo tutti questi anni, sia stato trovato il boss tra i più ricercati.

«Mi chiamo Matteo Messina Denaro», dice al carabiniere che sta per arrestarlo. L’inchiesta che ha portato alla cattura del capomafia di Castelvetrano (Tp) è stata coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia e dal procuratore aggiunto Paolo Guido. È finita così la lunghissima latitanza di Matteo Messina Denaro finito in manette poco prima di iniziare la seduta di chemioterapia alla clinica Maddalena di Palermo.

Come è stato trovato Matteo Messina Denaro?

Come ha spiegato il procuratore de Lucia, in questi anni il boss mafioso ha avuto diversi aiutanti: «una fetta della borghesia lo ha aiutato», ma sono stati proprio i familiari di Messina Denaro la chiave.

Nonostante sapessero di essere intercettati hanno fatto riferimento alle malattie del capomafia. Così l’inchiesta è partita con le indagini sui dati della piattaforma del ministero della Salute che mantiene le informazioni sui pazienti oncologici e gli investigatori hanno stilato un elenco di pazienti sospettati. Tra questi, un nome è saltato all’occhio degli inquirenti: Andrea Bonafede, parente di un antico favoreggiatore del boss. Si sarebbe sottoposto a un intervento al fegato alla Maddalena un anno fa, ma nel giorno in cui doveva trovarsi in sala operatoria - come hanno scoperto i magistrati - Bonafede era a nella sua casa a Campobello di Mazara. È così che il sospetto che Matteo Messina Denaro usasse l’identità di un altro è diventata forte.

Ed è proprio la prenotazione della seduta di chemioterapia a nome di Bonafede che ha fatto scattare il blitz. D’altra parte sono sempre state le problematiche sanitarie a far rintracciare il boss. Le ultime tracce del boss superlatitante risalenti al gennaio del 1994 lo collocavano a Barcellona, in Spagna, dove si sarebbe sottoposto a un intervento chirurgico oftalmico. Ma non solo. Ha anche accusato, secondo le investigazioni di alcuni anni fa, un’insufficienza renale cronica per cui avrebbe dovuto ricorrere alla dialisi. Così per non rischiare di essere intercettato negli spostamenti per le cure, come poi è accaduto ieri mattina alla Maddalena, il boss ha installato nel suo rifugio tutte le apparecchiature necessarie.

Dove sta ora Matteo Messina Denaro?

Dopo l’arresto, Messina Denaro è stato trasferito in una località segreta, sarà destinato a un carcere di massima sicurezza. Un istituto che gli possa permettere di seguire le sue cure, come già successo per Riina e Provenzano a Parma. La presidente Meloni parla di regime di «carcere duro» e il procuratore de Lucia scandisce che le condizioni del boss «sono compatibili col carcere». Intanto le indagini non si sono fermate con l’arresto ed è stato ritrovato anche il covo del boss mafioso.

Nella serata di ieri, 16 gennaio, è atterrato con un volo militare all’aeroporto di Pescara. L’ipotesi è che il boss mafioso Matteo Messina Denaro sarà detenuto nel carcere dell’Aquila, struttura di massima sicurezza che ha già ospitato in passato personaggi come Leoluca Bagarella, Raffaele Cutolo e Francesco Schiavone detto Sandokan.

Trovato anche il covo del boss mafioso Messina Denaro

Nella notte è stato trovato il covo di Matteo Messina Denaro. La casa usata dal boss è stata individuata in via Cb31 a Campobello di Mazara, il paese di Giovanni Luppino, l’uomo che, ieri, ha accompagnato il capomafia alla clinica. Nel covo sono stati trovati moltissimi abiti firmati, accessori di lusso e un arredamento «ricercato». Il locale è stato perquisito alla ricerca del famoso tesoro di Totò Riina che diversi pentiti hanno raccontato essere passato nelle mani di Messina Denaro. Si tratta di documenti top secret che il boss corleonese aveva nel suo nascondiglio prima del suo arresto, poi spariti.

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# Mafia

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