La pausa della Federal Reserve è destinata a spingere le quotazioni dell’oro. A dirlo è John Normand, strategist di JPMorgan Chase.
Le quotazioni dell’oro sono destinate a capitalizzazione la pazienza della Federal Reserve. È quanto ha rilevato John Normand, strategist di JPMorgan Chase.
Normand, che stima tassi statunitensi fermi anche nel 2020, ritiene che il nuovo atteggiamento della Fed, profondamente cambiato negli ultimi mesi, sia destinato a favorire l’investimento nel metallo giallo.
Normand (JPM): il trend rialzista non è finito
“Visto che livelli ridotti di tassi reali sono alla base della strategia della Fed di favorire il surriscaldamento dell’economia, riteniamo che il trend rialzista non sia finito”.
A dispetto di un -1,4% nell’ultimo mese e dei un -0,87% trimestrale, Normand stima che la fase di guadagni non sia terminata: “crediamo che i prezzi siano temporaneamente in pausa”.
In avvio di settimanaun’oncia d’oro passa di mano a 1.290,5 dollari l’oncia, -0,35% rispetto al dato precedente.
Oro: tornano a crescere le posizioni nette lunghe
Secondo le indicazioni elaborate dalla Commodity Futures Trading Commission (CFTC) nel suo Commitment of Traders, nella settimana al 9 aprile i contratti future di natura non commerciale sull’oro hanno registrato un saldo rialzista di 105.364 unità.
Rispetto a 7 giorni prima si registra un incremento di 10.808 contratti. Nella precedente rilevazione le posizioni nette lunghe, la differenza tra contratti al rialzo e al ribasso, aveva segnato un calo di 25.382 contratti.
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