Vuoi comprare casa? Tutti i bonus a cui hai diritto

Rosaria Imparato

21/10/2021

Quali sono i bonus di cui si ha diritto quando si compra casa? Nella guida di seguito vediamo aiuti e agevolazioni, dal mutuo (anche per i giovani) agli incentivi per i lavori edilizi.

Vuoi comprare casa? Tutti i bonus a cui hai diritto

Comprare casa è ben più di un rito di passaggio, e il popolo italiano è particolarmente affezionato al mattone. Sono tanti i cittadini che preferiscono comprare casa invece di rimanere in affitto, i cui soldi probabilmente servono per pagare il mutuo del proprietario dell’abitazione.

Prima o poi, quindi, ci pensiamo tutti a comprare casa, che sia nel posto dove siamo nati o la città che ci siamo scelti. Proprio per questo motivo è bene essere informati su quali bonus siano messi a disposizione di chi decide di fare il grande passo e acquistare la prima casa.

Bonus prima casa: come funziona?

Il bonus prima casa è una delle agevolazioni più conosciute da chi inizia a guardare il mercato immobiliare con gli occhi di chi è intenzionato a comprare: consiste in una riduzione delle imposte di registro, ipotecarie e catastali e in materia di IVA, riconosciuta nel rispetto di determinati requisiti.

Per chi compra casa da un privato (o da un’azienda che vende in esenzione IVA), è prevista la riduzione dell’imposta di registro dal 9% al 2%, da calcolare in base al valore catastale dell’immobile. L’imposta ipotecaria e l’imposta catastale dovute sono invece pari all’importo fisso di 50 euro.

Per chi compra invece da un’impresa, tenuta quindi ad applicare l’IVA, l’imposta dovuta è del 4% e non del 10%. Imposta di registro, ipotecaria e catastale sono invece pari a 200 euro ciascuna.

Per chi compra la prima casa nel 2021, il bonus si applica se:

  • il fabbricato rientra in specifiche categorie catastali;
  • si trova nel Comune in cui si ha o si intende trasferire la residenza (o nel quale si svolge l’attività lavorativa).

Mutuo giovani under 36 senza tasse

Il decreto Sostegni bis ha “potenziato” il bonus prima casa per i giovani con determinati requisiti, nello specifico:

  • non devono aver compiuto 36 anni nell’anno di acquisto della casa;
  • con ISEE inferiore a 40.000 euro.

L’acquisto va effettuato tra il 26 maggio 2021 e il 30 giugno 2022. In cosa consiste l’agevolazione? In pratica, oltre a beneficiare della garanzia di Stato pari all’80% della quota capitale del finanziamento, il decreto Sostegni bis cancella le tasse per i giovani che acquistano la prima casa, cioè non si dovranno pagare le imposte di registro, ipotecaria e catastale, l’imposta di bollo e i tributi catastali speciali. Inoltre, è bene controllare le offerte sui mutui proposte dalle banche.

Bonus ristrutturazione anche per chi compra casa

Con l’approvazione del Documento Programmatico di Bilancio si è tornato a parlare di proroga dei bonus edilizi. Siamo ancora all’inizio della discussione sulla Legge di Bilancio e quindi non è ancora stato scritto nulla nella pietra, ma in questo momento pare che il bonus ristrutturazione ci sarà anche nel 2022.

Si tratta di una delle agevolazioni fiscali più utilizzate dai cittadini, perché consente di portare in detrazione il 50% delle spese sostenute entro il limite di 96.000 euro di spesa. Oltre alla detrazione, si può scegliere anche la cessione del credito o lo sconto in fattura.

Bonus mobili: in cosa consiste?

Prorogato, per ora, anche il bonus mobili, l’incentivo che consiste in una detrazione IRPEF del 50% delle spese sostenute fino a un massimo di 16.000 euro.

Il bonus arredi è collegato al bonus ristrutturazioni: significa che senza aver effettuato interventi di recupero edilizio non si può avere accesso all’incentivo per mobili ed elettrodomestici.

Il bonus spetta per l’acquisto di:

MOBILI NUOVI ELETTRODOMESTICI NUOVI
letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione. È escluso l’acquisto di porte, pavimentazioni (per esempio, il parquet), tende e tendaggi, altri complementi di arredo di classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni), come rilevabile dall’etichetta energetica. L’acquisto è comunque agevolato per gli elettrodomestici privi di etichetta, a condizione che per essi non ne sia stato ancora previsto l’obbligo. Rientrano nei grandi elettrodomestici, per esempio: frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi per la cottura, stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.

Tra le spese da portare in detrazione si possono includere quelle di trasporto e di montaggio dei beni acquistati.

Ecobonus per il risparmio energetico

Per chi acquista casa e vuole fare i lavori di riqualificazione energetica c’è l’ecobonus, che permette di portare in detrazione dal 50 al 75% delle spese sostenute in base al tipo di intervento.

In generale:

  • 50% per infissi, biomassa e schermature solari;
  • 65% per le rimanenti tipologie di spese;
  • dal 70% al 75% se l’intervento è su parti comuni condominiali che non comportino modifiche volte a ridurre il rischio sismico.

Superbonus 110%: le ultime novità per chi compra casa

Il superbonus 110% è stato prorogato al 2023, ovviamente anche in questo caso si attende la conferma definitiva della Legge di Bilancio 2022.

Per ora, la proroga dovrebbe interessare solo determinati beneficiari: condomini e IACP. Escluse invece le villette.

Rimanendo in tema di proroga selettiva, pare che il bonus facciate non sarà prorogato al 2022.

Comprare casa col sismabonus acquisti

Il bonus sisma per chi compra casa è rivolto ai soggetti IRPEF e IRES che acquistano immobili antisismici.

Nel dettaglio, si può accedere allo sconto del 110%, per le spese sostenute dal 1° luglio ed entro la fine del 2020, in caso di acquisto di case antisismiche realizzate in zone a rischio sismico 1, 2 o 3, ma solo dopo lavori di demolizione e ricostruzione dell’intero edificio, anche se con cambio di volumetria.

Anche in questo caso restano valide le opzioni di cessione del credito e sconto in fattura.

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