Decollano i progetti per l’autoproduzione di energia elettrica, le prime Comunità energetiche rinnovabili si diffondono in Italia
Le comunità energetiche rinnovabili, o più semplicemente CER, sono forme di autoproduzione e autoconsumo di energia, pensate per favorire la decarbonizzazione del Paese, quindi ridurre la produzione di energia da fonti fossili più inquinanti. In Italia sono una realtà già in alcune città, come Milano, Roma, Firenze e Palermo.
Consentono di produrre energia con basso impatto ambientale e, allo stesso tempo, di ottenere risparmio in bolletta. Ecco la disciplina e dove si possono già trovare.
Cosa sono le Comunità energetiche rinnovabili e come funzionano
Le Comunità energetiche rinnovabili sono disciplinate dall’articolo 42 bis del decreto legge 162 del 2019 a cui sono seguiti i provvedimenti attuativi dell’Arera e del Ministero dello Sviluppo Economico.
Si tratta di una forma associativa che produce e condivide energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, prevalentemente fotovoltaico, al fine di gestire in autonomia degli spazi comuni, ad esempio aree verdi, parchi, scuole, palestre.
Possono far parte delle Comunità energetiche rinnovabili cittadini privati, attività commerciali, pubbliche amministrazioni, piccole e medie imprese. L’obiettivo principale delle comunità deve essere fornire benefici ambientali, economici e sociali alla comunità, ai membri e alle aree locali in cui opera. Non vi è quindi lo scopo di lucro.
La formazione di Comunità energetiche rinnovabili è fortemente supportata dall’Unione Europea, infatti per i comuni sotto i 5000 abitanti sono previste forme di finanziamento con i fondi PNRR per la realizzazione delle Cer. Naturalmente per poter installare una Cer è necessario che sia individuata un’area sufficientemente ampia che possa accogliere un discreto numero di pannelli fotovoltaici.
Fin da ora è bene sottolineare che la Comunità energetica rinnovabile costituisce un soggetto giuridico e siccome non può esservi scopo di lucro, la forma giuridica assunta è generalmente quella della società cooperativa o associazione non riconosciuta. Nel secondo caso sarà comunque necessario registrare il contratto presso l’Agenzia delle Entrate.
Una volta che l’impianto, è attivo è possibile anche fare richiesta al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) per ottenere gli incentivi previsti dalla legge per l’energia condivisa.
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Cer: in arrivo decreti per velocizzare la creazione delle comunità energetiche
Abbiamo visto in sintesi cos’è una comunità energetica rinnovabile e come si costituisce, vediamo ora in Italia a che punto si è con questa tipologia di impianto. Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha dichiarato in un’intervista a Il Sole 24 Ore che l’obiettivo è far nascere in Italia 15.000 Comunità Energetiche Rinnovabili.
In alcune città i progetti sono già approvati e devono solo essere realizzati, nei Comuni con meno di 5.000 abitanti è invece previsto l’intervento tramite fondi del PNRR, sono destinati a questo progetto 2,2 miliardi di euro, inoltre si stanno preparando i decreti per velocizzare le operazioni visto il forte ritardo accumulato in Italia.
Milano e Torino avranno a breve le comunità energetiche
Per ora i progetti più importanti e che sono in uno stato avanzato, sono concentrati soprattutto al Nord e al Centro Italia, con l’eccezione di Palermo che si trova al Sud. A Milano sono due i progetti, uno riguarda l’area della Ghisolfa e in particolare la scuola Rinnovata Pizzigoni, l’altra nella zona Chiaravalle, in questo caso ad approvvigionarsi dell’energia condivisa dovrebbero essere un’area cimiteriale, una scuola ed alcune case. In base alle dichiarazioni dell’assessore all’ambiente del Comune di Milano, Elena Grandi, per queste due comunità energetiche si sta pensando alla strada dei bandi regionali.
Sempre al Nord, tra i progetti importanti c’è quello di Torino, in questo caso le procedure non sono in stato avanzato, infatti si sta procedendo alla mappatura degli edifici al fine di individuare quelli che potrebbero essere interessati dalla creazione delle Comunità energetiche rinnovabili. Una zona che sarà sicuramente interessata da tali installazioni di pannelli fotovoltaici sarà Mirafiori Sud.
Centro e Sud Italia: a Roma una Comunità energetica rinnovabile in ogni Municipio
Al Centro Italia la città per ora interessata è Firenze, in questo caso le aree sono state individuate, si tratta dei Quartieri 4 e 5, qui le installazioni saranno possibili anche grazie alla collaborazione della Fondazione Cr Firenze e al supporto tecnico della società di consulenza Sinloc.
Per la realizzazione delle aree Cer a Firenze sarà necessario raccogliere manifestazioni di interesse da parte di cittadini, associazioni, PMI e soggetti pubblici. I primi edifici che potranno “godere” dei benefici delle Comunità energetiche rinnovabili create a Firenze saranno le scuole.
L’obiettivo della città di Roma è ancora più ambizioso e cioè creare 15 Cer, una in ogni Municipio della città. Il finanziamento previsto per ora è di 200 mila di euro. Saranno interessate 212 scuole che già ora sono oggetto di lavori di riqualificazione energetica.
Diversa la situazione del Sud Italia, qui il comune di Napoli ha dichiarato di essere in difficoltà e in ritardo con i progetti, il primo dovrebbe arrivare a giugno.
Infine, Palermo ha individuato già i fondi per le prime 12 Cer.
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