Con il missile ipersonico di Putin cambia tutto. Europa nel caos? La risposta di Mazzoni

Violetta Silvestri

29 Novembre 2024 - 14:38

L’Europa sarà costretta a schierare eserciti in Russia dopo la minaccia di Putin con il missile ipersonico? Il giornalista Roberto Mazzoni risponde su Money.it.

La guerra russa in Ucraina ha aggiunto un tassello allarmante: Oreshnik, il missile ipersonico.

Mosca ha colpito una base militare ucraina con un nuovo missile balistico ipersonico a medio raggio noto come Oreshnik la scorsa settimana e ha avvertito che potrebbero seguirne altri. Il clima è da escalation. Dopo l’approvazione dell’amministrazione del presidente Joe Biden, l’Ucraina aveva infatti attaccato la Russia con sei ATACMS di fabbricazione statunitense il 19 novembre e con missili Storm Shadow britannici e HIMARS di fabbricazione statunitense il 21 novembre.

Cosa dobbiamo aspettarci adesso? Ne ha parlato a Money.it il giornalista Roberto Mazzoni, secondo il quale lo scenario potrebbe essere davvero nero ora che Putin ha questa nuova arma:

...i russi possono colpire e distruggere in modo definitivo qualsiasi postazione della Nato in qualsiasi luogo dell’Europa senza creare danni all’ambito circostante, perché non è un’esplosione nucleare, e senza che la Nato possa farci nulla, perché nessuna batteria di missili contraerei o sistema contraereo della Nato può fermarlo, e di conseguenza a questo punto loro possono decidere un’escalation fino a dove vogliono, ossia usano il missile una volta, lo usano due, lo usano dieci, lo usano quindici e lo usano solo in Ucraina piuttosto che in Polonia, piuttosto che in Francia, piuttosto che in Gran Bretagna.

A quel punto cosa succede? Un Paese Nato è attaccato e costringe gli altri a intervenire in nome dell’art.5? Se, però, gli Usa sembrano tenere il freno tirato su questa possibilità e Trump potrebbe decidere di tenersi fuori da una pressione armata sulla Russia, secondo Mazzoni in Europa permane una certa “frenesia di voler fare qualcosa”. Ma cosa? La guerra diretta con i propri eserciti in Russia? Gli interrogativi sono daavvero molti per Mazzoni, con la sola certezza che:

“mentre prima la Nato aveva, faceva pressione sulla Russia perché diceva che i russi non hanno scelta, o vanno sul nucleare, o si arrendono, quindi fanno marcia indietro, vengono umiliati, si ritirano dall’Ucraina, cedono rispetto alle loro richieste e finisce qui. Oggi è il contrario, oggi la Russia può provocare un’esclation fino a dove vuole.”

Il “caos per Europa e Nato” sta per arrivare per Mazzoni. Lo scenario di guerra in Ucraina si sta complicando parecchio.

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