Nuove assunzioni del Ministero della Giustizia: nella Legge di Bilancio le risorse per un nuovo concorso per assistenti giudiziari e per il reclutamento di magistrati, procuratori e avvocati di Stato.
Importanti opportunità di lavoro per i laureati in Giurisprudenza (e non solo) sono attese per il 2018: come confermato dal Ministro della Giustizia Andrea Orlando, nel prossimo anno sono in programma diverse selezioni pubbliche per l’assunzione a tempo indeterminato di cancellieri, avvocati e magistrati.
I concorsi pubblici annunciati dal Ministero della Giustizia si collocano in un piano più ampio di assunzioni nell’ambito della Pubblica Amministrazione: anche l’Agenzia delle Entrate e l’INPS (clicca qui per avere informazioni sul concorso), ad esempio, il prossimo anno daranno avvio a delle selezioni pubbliche per la ricerca di nuovo personale da impiegare nei propri uffici.
Per i laureati in Giurisprudenza l’opportunità più importante è quella offerta dal Ministero della Giustizia, dove sono in programma moltissime assunzioni nei tribunali. E pensare che sono passati circa 25 anni dall’ultima selezione di questa portata; ecco perché le parole di Orlando che ha confermato l’imminente concorso per il Ministero della Giustizia hanno suscitato così tanto interesse.
D’altronde questo piano assunzioni era necessario vista la mancanza di personale; per garantire il corretto funzionamento dei tribunali, l’organico va colmato al più presto.
Come scritto in apertura di questo articolo assunzioni non riguarderanno lo stesso ruolo: ad essere assunti con contratto a tempo indeterminato, infatti, saranno sia gli assistenti giudiziari, che i magistrati e gli avvocati di Stato, vediamo in che modo.
Assunzione di magistrati: cosa prevede la Legge di Bilancio
Per quanto riguarda l’assunzione di nuovi magistrati, ciò avverrà come al solito tramite una selezione pubblica bandita con cadenza biennale.
A tal proposito la Legge di Bilancio stanzia 316 milioni di euro per un piano assunzioni che avrà inizio dal 2018 (per cui il concorso per magistrati è già stato bandito) al 2028.
Un piano decennale, con il quale il Ministero della Giustizia conta di assumere abbastanza magistrati da permettere il corretto funzionamento dei tribunali.
Assunzioni avvocati di Stato: in arrivo il concorso?
Nella Legge di Bilancio 2017 il Governo ha autorizzato il Ministero della Giustizia a procedere con dei nuovi concorsi pubblici per colmare l’organico degli avvocati di Stato. Con il concorso verranno assunti 20 avvocati in deroga ai limiti stabiliti dal turnover.
A tal proposito ricordiamo che l’Avvocatura di Stato è quell’organo legale che ha il compito di difendere e fornire consulenza legale a tutte le amministrazioni pubbliche, nell’ambito dei giudizi civili, penali, amministrativi, arbitrali, comunitari e internazionali.
Un compito di particolare importanza e responsabilità, è per questo che il bando del concorso per l’Avvocatura di Stato interesserà particolarmente a tutti i laureati in Giurisprudenza che vogliono dare una svolta alla loro carriera.
Nella stessa manovra, inoltre, vengono autorizzate le assunzioni per 20 procuratori dello Stato.
Nuovo concorso per cancellieri
Infine il Ministero della Giustizia potrà procedere con un nuovo concorso pubblico per assistenti giudiziari, simile a quello che si è appena svolto nel 2017.
Per questo concorso sono a disposizione 1.400 posti, e potranno partecipare solo coloro che sono in possesso di una laurea, anche se triennale. A differenza dell’ultimo concorso, quindi, non potrà partecipare chi ha solamente il diploma di Maturità.
Invariata la struttura del concorso: alla prova preselettiva ne seguirà una scritta e un’altra orale. Per questo nuovo concorso sono stati stanziati 27 milioni di euro per il 2018, più altri 49 milioni per il 2019.
Resta da capire invece cosa ne sarà dei 3.500 idonei dell’ultimo concorso da assistenti giudiziari, i quali si sono riuniti per chiedere lo scorrimento totale della graduatoria. Difficile che la loro richiesta verrà accolta, più probabile che nel prossimo concorso verrà assegnato loro un punteggio ulteriore utile ai fini della graduatoria.
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