Concorsi scuola 2020: prove scritte verso la fine di settembre in sedi decentrate (e si terranno al computer).
Concorsi scuola: si avvicina la data in cui si terranno le prime prove scritte, alle quali parteciperanno centinaia di migliaia di precari con la speranza di essere stabilizzati a breve. “I precari li vogliamo assolutamente assumere”, ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione, “ma nel rispetto delle norme e secondo le procedure previste dalla Costituzione”.
Come noto i concorsi scuola banditi nei mesi scorsi sono tre: per l’infanzia e primaria sono stati banditi 12.863 posti, i quali si aggiungono ai 65.000 posti previsti per la scuola secondaria (di cui 32.000 per il concorso straordinario e 33.000 per quello ordinario). Concorsi che sono stati banditi in notevole ritardo rispetto ai piani originari: prima il cambio di Ministro, con il passaggio di consegne da Fioramonti alla Azzolina, poi la crisi da COVID-19 hanno fatto sì che tutti e tre i concorsi si terranno solamente nel corso dell’a.s. 2020-2021.
A tal proposito il Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha fatto sapere che la macchina organizzativa per le prove scritte dei concorsi scuola è ormai in moto ed è per questo che non bisognerà attendere molto per conoscere la data in cui queste si terranno. In questa fase il Ministero è perlopiù impegnato nelle procedure per le immissioni in ruolo che - come spiegato dalla Azzolina - saranno completate per la fine di agosto con l’utilizzo delle “graduatorie dei vecchi concorsi, come pure le Graduatorie ad Esaurimento”. Terminata questa fase, necessaria affinché al 1° settembre tutte le cattedre risultino coperte, si potrà pensare alle prove del concorso scuola che si terranno nel rispetto delle norme previste al fine del contenimento dei contagi da COVID-19.
Concorsi scuola 2020: quando partono le prove?
I concorsi scuola in programma per i prossimi mesi prevedono una prova preselettiva: ad esempio, per la scuola dell’infanzia e primaria questa sarà strutturata in 50 quesiti a risposta multipla con cui accertare le capacità logiche, di comprensione del testo e conoscenza della normativa scolastica del candidato. Lo stesso vale per il concorso ordinario della scuola secondaria, per il quale la prova preselettiva si terrà nel caso in cui “a livello regionale e per ciascuna distinta procedura, il numero dei candidati sia superiore a quattro volte il numero dei posti messi a concorso e, comunque, non inferiore a 250”.
Non vi è alcuna prova preselettiva, però, per il concorso scuola straordinario: questo, infatti, prevede una sola prova scritta che sarà strutturata in cinque quesiti a risposta aperta, volti all’accertamento delle conoscenze e competenze disciplinari e didattico-metodologiche in relazione alle discipline oggetto di insegnamento e un quesito per accertare la capacità di comprensione della lingua inglese (di livello B2 del Quadro Comune Europeo).
Le prove si terranno - tenuto conto delle disposizioni introdotte per limitare i contagi da COVID-19 - in sedi decentrate. Per la prima volta dopo tanti anni, quindi, il concorso scuola non si terrà in una sede centrale, ma nei vari territori: una novità che permetterà anche di limitare gli spostamenti. Le prove saranno computer based.
A tal proposito il Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, è intervenuta per fare chiarezza su quando saranno in programma le prime prove: la data indicativa è quella di fine settembre, con i concorsi che dovrebbero concludersi in tempo per l’inizio dell’a.s. 2021-2022, quando le graduatorie di merito saranno utilizzate per le assunzioni.
Eccezionalmente per il concorso straordinario - che secondo le intenzioni iniziali doveva tenersi nella scorsa primavera così da permettere l’assunzione dei vincitori già per l’anno scolastico che sta per iniziare - i neoassunti lo saranno con retrodatazione al 1° settembre 2020.
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