Restituzione delle tasse pagate per il concorso scuola abilitante 2020 mai espletato: presentati degli emendamenti al decreto che cancella le selezioni. Ecco cosa sappiamo.
Potrebbe arrivare il rimborso delle tasse di iscrizione al concorso scuola abilitante 2020 sparito nel nulla e per il quale il ministero dell’Istruzione e del Merito ha incassato 1 milione e mezzo di euro. Ma cosa sappiamo del rimborso dei 15 euro di contributi di segreteria pagati dai docenti che quattro anni fa si sono iscritti a un concorso scuola abilitante mai espletato?
Per capire cosa potrebbe accadere occorre guardare alla testo del decreto n.19 del 2 marzo 2024 che deve seguire l’iter parlamentare, e in particolare agli emendamenti presentati dalle opposizioni. È lo stesso decreto a stabilire la cancellazione del concorso scuola abilitante che quindi non si farà mai essendo stato di fatto sostituito dai nuovi percorsi abilitanti per i quali si attendono gli specifici decreti attuativi. Lo stesso testo, così come è arrivato in parlamento, non prevede la restituzione delle tasse versate dai candidati al concorso scuola.
I sindacati hanno chiesto al Mim la restituzione delle tasse pagate ma a distanza di mesi ancora non hanno ricevuto risposta. Vediamo cosa sappiamo nel dettaglio della possibile restituzione delle tasse del concorso scuola abilitante con il decreto in discussione in parlamento.
Concorso scuola abilitante cancellato: cosa sappiamo del rimborso delle tasse
Secondo quanto anticipato da Orizzontescuola.it, su segnalazione del sindacato Anief, sono due gli emendamenti al testo del decreto Pnrr bis presentati dalle opposizioni per il rimborso delle tasse pagate per il concorso scuola cancellato, ma solo uno dei due. Il decreto Pnrr-bis, infatti, prevede la cancellazione del concorso scuola abilitante ma non la restituzione delle somme versate dai docenti. Gli emendamenti in questione, come riportato da Anief, sono i seguenti:
Dopo il comma 2, aggiungere il seguente: 2-bis. Conseguentemente a quanto disposto dal comma 2, il Ministero dell’istruzione e del merito, entro trenta giorni dall’approvazione della legge di conversione del presente decreto, provvede alla restituzione del contributo di segreteria, pari ad euro 15, versato ai sensi dell’articolo 3, comma 5, del decreto dipartimentale n. 497 del 21 aprile 2020, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 34 del 28 aprile 2020. (14.3. Caso, Amato, Orrico, Carmina, Dell’Olio, Donno, Torto)
Dopo il comma 2, aggiungere il seguente: 2-bis. È comunque prevista la restituzione delle somme di cui all’articolo 3, comma 5, del decreto dipartimentale n. 497 del 21 aprile 2020, ai partecipanti alla procedura di cui al comma 7 del decreto-legge 29 ottobre 2019, n. 126, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 dicembre 2019, n. 159. (14.4. Manzi, Orfini, Berruto, Zingaretti)
Per sapere se uno dei due emendamenti avrà la fortuna di entrare nel testo del decreto n.19/2024 occorre attendere il 9 aprile prossimo, giorno in cui è previsto il voto nella quinta Commissione della Camera dei Deputati.
Concorso scuola abilitante e rimborso tasse: e se non passano gli emendamenti?
Se non passeranno gli emendamenti al testo del decreto Pnrr bis i docenti potrebbero rischiare di dire addio per sempre al rimborso delle tasse pagate per il concorso scuola abilitante di quattro anni fa, ma non sono comunque da escludersi azioni ulteriori dei sindacati.
Come si legge in un comunicato di Uil scuola Rua della scorsa settimana, per esempio, il sindacato sarebbe pronto ad avviare un’azione giudiziaria se non arriverà alcuna risposta dal Mim. Era stato proprio il sindacato in questione, infatti, a inviare a novembre 2023 la richiesta di restituzione delle somme pagate dai docenti, richiesta che non ha a oggi ricevuto risposta.
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