Concorso scuola, il paradosso degli idonei senza graduatoria: la proposta di riforma arriva in Parlamento

Teresa Maddonni

13 Settembre 2024 - 14:30

Idonei dei concorsi scuola 2023 e 2020 ancora precari: i primi sono senza una graduatoria e i secondi in attesa. Intanto il ministero annuncia nuove selezioni. Interviene la Flc Cgil.

Concorso scuola, il paradosso degli idonei senza graduatoria: la proposta di riforma arriva in Parlamento

Il concorso scuola 2023, il primo della serie legato al Pnrr, ha un grande paradosso che è la mancanza di una graduatoria degli idonei, vale a dire dei docenti che hanno superato le prove anche con un voto alto e che non rientrano nei posti messi a bando.

Gli insegnanti sono in protesta da tempo ormai, e non solo per il concorso scuola 2023, e stanno preparando nuove mobilitazioni che vanno a diffidare l’operato del ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara.

Proprio per rimediare al paradosso degli idonei senza graduatoria del concorso scuola, per molti insegnamenti ancora in corso, una proposta di riforma arriva in Parlamento con una serie di emendamenti al decreto legge 9 agosto 2024, n.133 recante “Misure urgenti di carattere fiscale, proroghe di termini normativi ed interventi di carattere economico”, in fase di conversione, presentati dalla Flc Cgil.

I docenti idonei del concorso scuola 2023 chiedono di essere inseriti in una graduatoria a esaurimento per non ritrovarsi fra qualche mese a sostenere una nuova selezione annunciata da Valditara e legata al Pnrr. Nella stessa situazione sono gli idonei del concorso scuola 2020 che la graduatoria ce l’hanno ma che sono ancora in attesa di essere assunti a tempo indeterminato. Proprio per questi motivi il sindacato ha anche inviato una lettera alla Commissione europea.

Si tratterebbe dell’ennesima beffa a danno dei precari, molti ancora in attesa di un contratto annuale per i ritardi degli uffici scolastici nelle nomine. Vediamo allora cosa chiedono i sindacati con gli emendamenti presentati in Parlamento per gli idonei del concorso scuola.

Concorso scuola, il paradosso degli idonei senza graduatoria: la proposta dei sindacati

La Flc Cgil, in una nota pubblicata sulla sua pagina ufficiale, comunica di aver presentato degli emendamenti in Parlamento che vadano a incidere sul concorso scuola e a risolvere la questione degli idonei senza graduatoria e non solo.

La proposta di intervento riguarda anche gli idonei del concorso scuola 2020 che hanno una graduatoria a esaurimento, ma attendono ancora di essere assunti. Con gli emendamenti al decreto legge n.133 del 9 agosto 2024 il sindacato chiede:

  • la proroga fino al loro esaurimento delle graduatorie degli idonei del concorso straordinario 2020;
  • l’integrazione delle graduatorie dei concorsi Pnrr 2023 con i candidati risultati idonei e la proroga della stessa fino a esaurimento.

Proprio per questi due motivi la Flc Cgil chiede una sospensione dei prossimi concorsi - il ministero vorrebbe bandire un nuovo concorso scuola a novembre simile al precedente quando il precedente è ancora in corso - fino all’esaurimento di tutte le graduatorie degli idonei e dei vincitori.

La proposta di intervento e riforma del sindacato riguarda anche gli insegnanti di sostegno e le nuove regole introdotte dal ministro Valditara, pertanto chiede:

Tutte queste proposte sono già state avanzate a inizio anno dal sindacato insieme agli specializzati sul sostegno in Italia che continuano a protestare.

Ancora si chiede:

  • proroga dei contratti Pnrr e Agenda Sud del personale Ata fino al 31 dicembre 2026;
  • spostamento dei costi delle supplenze brevi e temporanee nel capitolo spese fisse e ricorrenti;
  • piano straordinario di assunzione del personale Ata su tutti i posti liberi e vacanti (30 mila)
  • implementazione dell’organico degli assistenti tecnici e assegnazione a tutte le scuole del I ciclo.

Gli insegnanti precari idonei del concorso scuola, intanto, si preparano alla mobilitazione verso una manifestazione attesa per fine settembre e che vuole coinvolgere tutti i docenti di Italia chiedendo equità e trasparenza nel sistema di reclutamento del ministero.

Le loro rivendicazioni sono le stesse presentate in parlamento dalla Flc Cgil e quindi primariamente una graduatoria degli idonei che sia a esaurimento e l’assunzione di tutti gli idonei e vincitori del concorso 2023 e dei precedenti prima di nuove selezioni. Intanto sempre la Flc Cgil ha scritto alla Commissione europea cui il destino dei precari italiani sembra indissolubilmente legato.

Concorso scuola, idonei senza graduatoria: il sindacato scrive alla Commissione Ue

Per i precari della scuola, per gli idonei dei concorsi in attesa di assunzione molti dei quali neanche hanno una graduatoria, la Flc Cgil ha inviato una lettera alla Commissione europea e a darne notizia è lo stesso sindacato.

Si legge nella lettera:

L’insostenibile condizione di precarietà della scuola italiana, che vede 1 lavoratore su 4 con contratto a scadenza, rende incerte le prospettive professionali, personali e familiari di centinaia di migliaia di persone che operano nella scuola nei diversi profili e determina instabilità e discontinuità dei processi formativi di tantissime alunne e alunni.

Dopo la mancanza di risultati concreti derivanti dal confronto con il ministro Valditara e i gruppi parlamentari, continua la Flc, il sindacato si è visto costretto a rivolgersi alla Commissione perché gli obiettivi assunzionali accettati dal nostro Paese con l’Europa (il riferimento è al Pnrr n.d.r.) non possono essere l’alibi per lasciare in sospeso docenti che hanno già dimostrato la loro preparazione in precedenti procedure concorsuali e avrebbero tutti i requisiti per ricoprire stabilmente le 20mila cattedre che il ministro ha deciso di lasciare nel limbo della supplentite in attesa di nuovi concorsi.”

Il sindacato rivolge un appello alla Commissione affinché riveda i target di assunzione e le tempistiche del Pnrr. Conclude il sindacato come si legge nella nota sul sito:

Crediamo che vada garantita, prioritariamente, l’assunzione a tempo indeterminato di tutti i docenti risultati idonei nei precedenti concorsi, in particolare nel 2020 e nel 2023, e che vada sospesa l’emanazione di ulteriori bandi di concorso o di limitarla alle regioni, alle tipologie di posto, alle discipline per le quali le graduatorie sono esaurite o insufficienti. Tutto questo rappresenterebbe una scelta di responsabilità nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori della scuola e delle nuove generazioni.

Si tratta delle stesse rivendicazioni avanzate negli emendamenti presentati in Parlamento e che ora arrivano direttamente a Bruxelles.

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