Concorso scuola personale Ata pulizie, nuove domande per l’assunzione: ecco quando

Teresa Maddonni

23 Ottobre 2023 - 20:07

Al via la nuova fase per la graduatoria nazionale del concorso per il personale Ata addetto alle pulizie nelle scuole. La finestra temporale del ministero e i posti.

Concorso scuola personale Ata pulizie, nuove domande per l’assunzione: ecco quando

Una nuova fase del concorso scuola per il personale Ata addetto alle pulizie prenderà il via a breve. Gli aspiranti che hanno già provveduto a fare richiesta per partecipare al concorso per entrare come personale Ata addetto alle pulizie assunto direttamente dal ministero dell’Istruzione e del merito nelle scuole entro la scadenza dell’8 settembre 2023, dovranno produrre una nuova domanda per l’assunzione in ruolo.

Si tratta, nel dettaglio, dell’ultima fase che conclude il processo di internalizzazione nella scuola degli ex Lsu (Lavoratori socialmente utili), fino a poco tempo fa assunti presso le ditte private, avviata nel 2020 con la ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.

Ora il personale Ata che ha fatto domanda per i 590 posti ancora disponibili, deve scegliere la provincia di assunzione a partire presumibilmente dalla fine della settimana corrente.

Concorso scuola personale Ata pulizie: nuove domande per l’assunzione in settimana

Secondo quanto ha comunicato Cisl Scuola al termine dell’incontro presso il ministero dell’Istruzione e del merito, l’ultima fase del concorso scuola per il personale Ata addetto alle pulizie nelle scuole dovrebbe aprirsi alla fine di questa settimana. I lavoratori dovranno inviare la domanda con la scelta della provincia o delle province di assunzione per entrare nella graduatoria nazionale per il ruolo. Le nuove domande andranno presentate presumibilmente a partire dal 27 ottobre 2023 e la procedura dovrebbe essere attiva per almeno una settimana.

Non solo il personale Ata con questa nuova fase del concorso scuola potrà scegliere la provincia, ma anche optare eventualmente per un part-time. Le assunzioni dovrebbero partire il 1° dicembre 2023. Ricordiamo che questo concorso scuola, per titoli e servizio, è il terzo previsto per l’internalizzazione del servizio di pulizie nelle scuole fermo a settembre 2022 e poi sbloccato. Hanno potuto partecipare:

  • i candidati risultati idonei nel precedente concorso, ma che non sono stati assunti per mancata disponibilità di posti nella provincia di appartenenza;
  • i nuovi candidati che non avevano potuto partecipare alla procedura perché il termine di settembre 2022 era scaduto senza che il bando fosse emanato.

Le regioni coinvolte nel concorso scuola per il personale Ata addetto alle pulizie nelle scuole sono: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto. Non tutte le province, però, hanno posti disponibili.

Per le conferme sulla data a partire dalla quale sarà possibile produrre le nuove domande per le assunzioni di ruolo del personale Ata addetto alle pulizie nelle scuole, occorre attendere comunicazioni ufficiali dal ministero. Al termine delle immissioni in ruolo la graduatoria nazionale cessa di avere efficacia.

Concorso scuola personale Ata pulizie: i numeri

Cisl Scuola ha comunicato i numeri della partecipazione al concorso scuola per il personale Ata addetto alle pulizie nelle scuole. Le domande pervenute nella prima fase terminata l’8 settembre sarebbero state meno rispetto al numero dei posti disponibili che sono 590.

Le domande presentate, infatti, sono state 442 cui si vanno ad aggiungere le 77 istanze di coloro che sono risultati in soprannumero nella precedente procedura. Il totale quindi dei posti coperti è pari a 519, lasciando 71 posti scoperti per le assunzioni di ruolo. Specifica Cisl Scuola:

Chi non risultasse destinatario di una assunzione, ovvero non avesse presentato domanda di partecipazione, rimarrà nella propria graduatoria provinciale; conseguentemente, sarà assunto con lo scorrimento della stessa graduatoria provinciale in base ai futuri pensionamenti del personale ex LSU.

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