Concorso scuola straordinario: il Miur sta lavorando per pubblicare il bando entro novembre 2019. Assunzioni previste già per l’a.s. 2020-2021?
Concorso scuola straordinario per insegnanti precari (con almeno tre anni di esperienza): i tempi per la pubblicazione del bando potrebbero essere più stretti di quanto previsto inizialmente.
Il neo Ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, in accordo con il viceministro Ascani e con il sottosegretario Azzolina, è dell’opinione che prima di far partire qualsiasi concorso ordinario bisognerà prima risolvere il problema dei precari storici di terza fascia, coloro che “tengono in piedi la scuola”.
Ecco perché la massima priorità è per il concorso straordinario per insegnanti della scuola secondaria, sia di primo che di secondo grado, che complessivamente dovrebbe portare alla stabilizzazione di 24.000 docenti precari.
Inizialmente si pensava che con l’avvento del nuovo Governo, e con le modifiche che questo apporrà al decreto scuola realizzato dal precedente Esecutivo, i tempi per il concorso scuola straordinario potessero slittare. In realtà sembra non sarà così: secondo alcune indiscrezioni provenienti dagli uffici di viale Trastevere, infatti, il bando di concorso sarà pubblicato entro novembre 2019.
Se effettivamente queste dovessero essere le tempistiche non è escluso che si possano utilizzare le graduatorie del concorso già per le assunzioni nell’a.s. 2020-2021 (per il quale il Miur ha già pronto il decreto nel quale vengono definiti gli organici).
Concorso scuola straordinario, bando entro novembre: le novità
È partito quindi il countdown che porterà alla pubblicazione del concorso straordinario per la scuola secondaria, al quale potranno partecipare i docenti che soddisfano le seguenti caratteristiche:
- hanno maturato, negli ultimi otto anni, almeno tre anni di servizio;
- uno degli anni di servizio deve essere prestato nella classe di concorso per la quale ci si candida.
Per quanto riguarda la procedura selettiva la struttura dovrebbe essere modificata, dal momento che in più di un’occasione il Ministro Fioramonti ha ribadito che saranno due i criteri che caratterizzeranno il concorso: “merito e titoli”.
Ovviamente si parlerà di una procedura selettiva: non sarà quindi come quella prevista recentemente per i docenti abilitati dove tutti i partecipanti sono stati inseriti in una graduatoria finalizzata all’assunzione. D’altronde già il fatto che si parli di soli 24.000 posti, nonostante la mole di docenti precari che sperano nella stabilizzazione, è di per sé una selezione.
A differenza di quanto previsto inizialmente, però, ai fini della definizione della graduatoria finale del concorso dovrebbero concorrere per la stessa quota i punteggi assegnati ai titoli e il punteggio ottenuto alla prova scritta.
Un 50% di punti, quindi, assegnato in base ai titoli, un altro 50% per il merito; in questo modo si realizzerà il progetto del Ministro, che intende premiare coloro che in questi anni hanno maturato la maggior esperienza come insegnanti.
Un progetto che però non sembra soddisfare i precari di terza fascia, i quali attendono con particolare ansia questo concorso; d’altronde, come dichiarato da Simone Dundam, portavoce dei “precari di Terza fascia”, l’unica selezione accettata è quella che si basa sui “titoli posseduti e sui servizi fatti a scuola”.
Riuscirà il progetto di Fioramonti a fargli cambiare idea?
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