In queste ore concitate per la crisi di Governo, Confindustria non risparmia critiche a quanto non fatto finora. Ma su un punto ha le idee chiare: Gualtieri resti all’Economia.
Confindustria sostiene Gualtieri nel caos della crisi di Governo.
Da viale dell’Astronomia le critiche all’esecutivo Conte non sono mancate, soprattutto per quanto riguarda l’impianto del Recovery Plan. Tuttavia, il numero uno degli industriali ha le idee chiare sul toto ministri che si sta intensificando in queste ore: nessuna interferenza su nomi e cambi di incarichi, ma licenziare l’attuale responsabile del Tesoro sarebbe un grave errore.
Cosa spera Confindustria dal prossimo Governo e perché appoggia Gualtieri?
Confindustria vuole ancora Gualtieri: i motivi
Se dalle parti di Renzi si insinuano sempre di più voci maligne sulla voglia di cambiare un ministro chiave, quello dell’Economia, in sede Confindustria cresce l’allarme su tale possibilità.
Intervistato da Lucia Annunziata, Bonomi, non certo tenero con il Governo Conte finora, pronuncia parole decise su un punto: mantenere al suo posto Gualtieri.
Credo che alcune persone del Governo debbano essere mantenute, faccio riferimento al ministro dell’Economia. Non ci possiamo permettere cambianti in corsa, serve stabilità..[il giudizio su Gualtieri] è di metodo e di merito. Ricordiamoci che quel che portiamo a casa con il Recovery è merito suo.
Una dichiarazione esplicita, quindi, nella quale emerge il timore che possa cambiare il timone del Tesoro in un momento davvero delicato per l’Italia. E per le prospettive di crescita economica. Nonostante le divergenze di vedute mai nascoste su alcune scelte, Confindustria sottolinea che Gualtieri ha sempre mostrato ascolto e disponibilità.
Lo spazio per il dialogo c’è ancora, anche con il nuovo Governo, che dovrebbe “essere serio, autorevole, competente, efficace”. E nel quale dovrebbe trovare ancora spazio l’attuale ministro dell’Economia, nonostante tutto.
Cosa chiede Bonomi al nuovo Governo?
In attesa dell’epilogo della crisi politica e istituzionale in corso, anche Confindustria si rivolge al prossimo esecutivo con alcune richieste.
Le tre crisi in atto, sociale, economica, pandemica, hanno bisogno di risposte veloci e chiare secondo Bonomi. A partire da un piano vaccinale funzionale, che finora non c’è stato secondo il numero uno degli industriali: “si stanno ancora facendo i bandi per le primule, quando altri Paesi hanno già utilizzato grandi strutture per utilizzarle come centri vaccinali. Crediamo che la questione sia stata affrontata in maniera non corretta soprattutto per quel che riguarda la logistica.”
Poi, ovviamente, c’è la questione Recovery Plan sulla quale ci si aspetta un ascolto vero, che fino a questo momento non c’è stato davvero.
Una nota anche su temi importanti quali blocco licenziamenti e fisco. Sul primo, questa la proposta:
“Laddove ci sono settori in grossa sofferenza o chiusi per disposizione del governo, lì ci sia la cassa Covid gratuita e il blocco dei licenziamenti. Nei settori che avranno una ripresa diciamo invece dateci la possibilità di liberare”
Per il fisco, Bonomi boccia la patrimoniale, poiché non servirebbe a nulla.
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