Congedo parentale, un mese in più e retribuzione più alta per le mamme. Tutte le misure della manovra per le famiglie

Giacomo Andreoli

28/11/2022

Il governo Meloni ha alzato di un mese la durata del congedo parentale con retribuzione all’80% per le mamme. In manovra ci sono l’allargamento dell’assegno unico e altre misure per le famiglie.

Congedo parentale, un mese in più e retribuzione più alta per le mamme. Tutte le misure della manovra per le famiglie

Il congedo parentale per le madri sarà di un mese più lungo, con retribuzione all’80%. Lo ha deciso il governo Meloni, inserendo l’allargamento nella legge di Bilancio. Non solo questo per le famiglie. In manovra, infatti, ci saranno: l’abbassamento dell’Iva per i prodotti di prima infanzia, l’allargamento dell’Assegno unico, soprattutto per i nuclei con tanti figli o con minori disabili, l’estensione del bonus Draghi sulla prima casa e l’aumento della social card per i redditi bassi.

Con questi interventi la presidente del Consiglio ha in mente di iniziare un percorso, da portare a termine nel corso della legislatura, per favorire la natalità in Italia e rendere economicamente meno complessa la vita delle famiglie, ma con aiuti riservati quasi esclusivamente alle coppie eterosessuali. Per le cosiddette “famiglie arcobaleno”, quindi, per ora non c’è ancora riconoscimento e pertanto nessun sostegno rilevante.

Congedo parentale, come funzionerà

Il governo ha deciso di aumentare di un mese il congedo parentale facoltativo. Solo per questo mese il congedo sarà retribuito all’80%, invece che al 30% come è attualmente, ma deve essere utilizzato entro il sesto anno d’età di ogni figlio.

Oggi le donne hanno diritto a un congedo di maternità obbligatorio di 5 mesi. Durante questo periodo ricevono l’80% della retribuzione media giornaliera calcolata sull’ultimo periodo di busta paga, solitamente l’ultimo mese prima del congedo, erogata dall’Inps. Il restante 20% viene per lo più corrisposto dal datore di lavoro, come previsto nella maggior parte dei Ccnl.

Per mamme e papà, poi, c’è appunto il congedo parentale, che è facoltativo, fino a un totale di 11 mesi e retribuito al 30%. Durante questo periodo la retribuzione è al 30%, ma solo se il reddito individuale del genitore che lo chiede è inferiore a 2,5 volte l’importo annuo del trattamento minimo di pensione. Il congedo facoltativo si può prendere entro i 12 anni d’età del figlio, dividendo così i mesi:

  • madre dipendente: 6 mesi;
  • padre dipendente: 6 mesi, elevabili a 7 se questo si astiene dal lavoro per un periodo continuativo o frazionato non inferiore a 3 mesi. Il padre può usufruire dei giorni del congedo parentale anche nel periodo in cui la madre usufruisce del congedo di maternità;
  • genitore solo: 11 mesi, limite elevato dal decreto legge sulla conciliazione vita-lavoro in vigore dal 13 agosto 2022;
  • lavoratori iscritti alla gestione separata Inps: 3 mesi entro il 1° anno di vita del figlio;
  • lavoratrici autonome: 3 mesi entro il primo anno di vita del bambino.

Congedo parentale, per quanti mesi e con quale retribuzione

Con l’intervento del governo quindi, le madri, potranno prendere un ulteriore mese di congedo oltre a quelli già previsti, retribuito all’80%. Per usufruirne, però, dovranno aver terminato il periodo di congedo di maternità obbligatorio entro il 1° gennaio 2023.

Secondo la presidente Meloni si tratta di una misura “molto importante, che introduce una specie di salvadanaio del tempo che le madri possono utilizzare in caso di difficoltà, evitando di incorrere in situazioni economiche difficili”. Per la numero uno di Palazzo Chigi con l’attuale sistema “molte madri non potevano permettersi il congedo facoltativo”.

Tutti gli altri interventi per la famiglia

Tra le altre misure per la famiglia, c’è anche l’aumento dell’Assegno unico del 50% per tutto il primo anno di vita del bambino o della bambina e per tre anni a tutti i nuclei familiari con almeno tre figli e soglia Isee entro i 40mila euro. Per le famiglie con minori disabili, poi, ci sarà un’ulteriore maggiorazione.

E ancora, viene abbassata al 5% l’Iva su tutti i prodotti per la prima infanzia (come i pannolini) e sui dispositivi igienici femminili non compostabili (gli assorbenti). Viene poi prorogato al 31 dicembre 2023 il bonus Draghi under 36 per comprare la prima casa, per chi ha un Isee inferiore ai 40mila euro. E ancora: viene estesa la social card per chi ha redditi bassi, ma solo per acquistare prodotti di prima necessità.

Infine è stato creato un fondo da 10 milioni di euro per il 2023 “per favorire e promuovere l’inclusione sociale delle persone con disabilità” nelle periferie delle città con più di 300mila abitanti.

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