Dal business networking al social capital, con l’intelligenza artificiale sullo sfondo: qual è il valore delle relazioni professionali secondo il fondatore di Buono & Partners.
Buono & Partners, boutique di consulenza strategico-relazionale, ha organizzato a Roma, per il 7 giugno, la prima edizione di Conn@ctions, un evento dedicato alla centralità delle relazioni umane e al networking professionale.
A Conn@ctions, che si svolgerà presso il Guarini Campus della John Cabot University a Trastevere, si parlerà di persone, di digitale e di ecosistemi di business, assieme a founder di startup, imprenditori, manager, rappresentanti delle istituzioni e rappresentanti del mondo accademico.
Per capire meglio la portata di Conn@ctions abbiamo intervistato il founding partner, Benedetto Buono.
Qual è la definizione di business networking che meglio si adatta al contesto attuale, in cui, con il digitale, molte interazioni sono diventate virtuali e impersonali?
Il business networking contemporaneo si può definire in diversi modi ma una delle definizioni più complete, dal mio punto di vista, è quella che lo descrive come l’attività che crea e diffonde valore, economico, intellettuale e professionale, attraverso le relazioni umane, da progettare, sviluppare ed eseguire con eguale efficacia tanto nella sfera reale quanto in quella virtuale, ovvero nel mondo phygital che viviamo quotidianamente. Sintetizzando, direi che il business networking consiste nell’arte di unire i puntini e tenerli uniti nel tempo.
Quali sono le competenze chiave per sviluppare relazioni umane solide nel contesto del networking aziendale?
Occorre certamente essere curiosi e, di conseguenza, essere aperti agli altri e a punti di vista anche molto distanti dai nostri. Poi, indispensabile saper ascoltare e, prima di ogni altra cosa, essere pronti a dare valore agli altri, prima di chiedere o aspettarsi qualsiasi cosa in cambio, come ci insegna uno dei pesi massimi nel campo, il professore statunitense Adam Grant.
L’arrivo dell’intelligenza artificiale in ogni ambito di business pone rischi o limitazioni nell’affidarsi alla tecnologia per le interazioni di business?
L’avvento dell’intelligenza artificiale cambierà profondamente il mondo del lavoro, compreso come ci relazioniamo agli altri. Come ogni innovazione dirompente, porterà nuovi rischi e nuove opportunità, sotto ogni punto di vista. Penso che uno dei grandi impatti deriverà, come dichiarato anche recentemente da Bill Gates, dagli assistenti virtuali dotati di intelligenza artificiale, tipo Inflection.ai, che saranno probabilmente la nostra principale interfaccia relazionale ogni giorno e renderanno superflui i motori di ricerca e tutto quello a cui il web attuale ci ha abituato. Un altro grande impatto a livello relazionale potrebbe derivare dalla diffusione dei digital twin, anch’essi dotati di intelligenza artificiale: pensiamo a meeting noiosi e puramente operativi, a cui potremo tranquillamente sottrarci perché ci sarà un nostro gemello virtuale al nostro posto. Ciò comporterà un’interazione e delle relazioni che potranno essere person-to-person, person-to-AI, AI-to-AI, moltiplicando teoricamente all’infinito le possibilità di costruire relazioni in parallelo, con un avatar che lo fa al posto nostro. Ovviamente oggi queste sono ancora soltanto idee e la tecnologia non è ancora così sviluppata, ma i risvolti, positivi e negativi, sono ancora tutti da immaginare e gestire.
Quali sono gli obiettivi della prima edizione di Conn@ctions per Buono & Partners?
Ci piacerebbe che Conn@ctions venisse identificato come l’evento in cui si raccontano e confrontano i protagonisti di modelli di business, di formazione e associativi, che mettono al centro del loro agire l’elemento relazionale. Conn@ctions è stato pensato proprio come un evento attraverso cui fare dissemination e informazione rispetto al non ancora abbastanza esplorato tema del social capital, che in base alla nostra esperienza è oggi la risorsa principale per avere successo nello scenario che viviamo.
E quali sono gli obiettivi che si può dare chi parteciperà?
Ascoltare, ascoltare e ascoltare: non capita tutti i giorni di poter fare tesoro delle testimonianze, dei punti di vista e delle esperienze di speaker e panelist di assoluto livello, per di più provenienti da settori anche molto diversi tra loro, come le startup, le big corporate, le istituzioni, l’accademia e il terzo settore.
Come proseguirà l’esperienza di Conn@ctions? È già in cantiere una seconda edizione?
Vorremmo che Conn@ctions diventasse un appuntamento ricorrente e che fosse un format per raccontare storie. Vedremo e decideremo pragmaticamente, anche in base ai feedback che riceveremo. Ora, però, concentriamoci sul 7 giugno 2023.
L’accesso in presenza a Conn@ctions avverrà solamente su invito, mentre il live streaming è gratuito e aperto a tutti previa iscrizione sul sito.
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