Joe Biden ha iniziato il suo mandato come nuovo presidente degli Stati Uniti: quali saranno le conseguenza per l’Italia riguardo l’economia, la politica estera e la politica interna?
Dopo la cerimonia show del 20 gennaio, Joe Biden è adesso ufficialmente il 46° presidente degli Stati Uniti dopo aver giurato insieme a Kamala Harris, che sarà la sua vicepresidente per i prossimi quattro anni alla Casa Bianca.
Dopo le settimane piene di tensione che sono seguite alle elezioni presidenziali del 3 novembre, nonostante Donald Trump non abbia ancora riconosciuto la sconfitta Oltreoceano adesso sono pronti a voltare pagina.
A questo punto una domanda sorge spontanea: quali saranno le conseguenze per l’Italia con Biden nuovo presidente degli Stati Uniti?
Le conseguenze per l’Italia con Biden presidente USA: economia
Gli Stati Uniti e l’Italia hanno sempre potuto contare su un rapporto di solida alleanza dal dopoguerra ad oggi. Tuttavia negli ultimi 4 anni la situazione è cambiata, a causa delle politiche commerciali attuate da Donald Trump e, al tempo stesso, agli accordi tra Italia e Cina sulla Via della Seta e il 5G.
Se, come in molti prevedono, il programma di Joe Biden promuoverà più del predecessore accordi di libero scambio con gli altri Paesi, eliminando o riducendo i dazi sulle importazioni imposti dall’amministrazione, a beneficiarne sarebbe pure il Made in Italy.
Anche con Trump alla Casa Bianca le esportazioni delle aziende del nostro Paese sono aumentate in termini assoluti, passando da un valore di 36,9 miliardi di euro del 2016 a circa 45,6 miliardi di euro del 2019.
Tuttavia il trend è stato inferiore rispetto agli anni precedenti. Nel 2015, ad esempio, con Obama presidente e lo stesso Biden vice, si era registrato un incremento record pari al 20,9%.
Inoltre, l’ex vicepresidente ha promesso importanti investimenti nella green economy. Uno scenario nel quale l’Italia, leader europeo del settore, potrebbe trarre diversi vantaggi.
Politica estera
Per quanto riguarda la politica estera, secondo diversi analisti, la nuova amministrazione americana promuoverà una maggiore collaborazione con gli Stati dell’Unione Europea e della NATO.
Un cambio di prospettiva rispetto alle indiscrezioni che volevano Donald Trump pronto a dire addio al Patto Atlantico.
Questo potrebbe avere come conseguenze un maggiore coinvolgimento dei Paesi membri, tra cui l’Italia, per diverse questioni cruciali, tra cui la stabilizzazione in Medio Oriente.
Al tempo stesso, però, neanche la leadership democratica apprezzerebbe i rapporti con Russia e Cina intensificati durante la prima ondata del coronavirus, con l’invio di macchinari e personale medico nel nostro Paese da parte delle due potenze, visto come una strategia nel voler influenzare l’opinione pubblica locale.
Politica interna
Tra i tweet di congratulazioni nei confronti della coppia Biden-Harris, quello di Giuseppe Conte è sembrato a molti uno dei più freddi. Situazione simile anche per quanto riguarda la condanna all’assalto al Congresso.
Il premier poteva contare su un rapporto privilegiato con Trump, del quale ci si ricorda ancora l’endorsement in favore della conferma di “Giuseppi” a presidente del Consiglio durante le trattative per il passaggio della maggioranza giallo-verde a quella giallo-rossa.
Il leader del PD Nicola Zingaretti è stato invece tra i più entusiasti a festeggiare la vittoria di Joe Biden e dei democratici americani, con l’obiettivo far aumentare il proprio peso nelle decisioni del governo e imprimere una svolta in senso progressista all’esecutivo.
Mentre Salvini e Meloni, essendosi entrambi espressi in maniera esplicita per la riconferma di The Donald, potrebbero subire ripercussioni in termini di consenso.
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