Secondo giorno di riunione per il Consiglio europeo. I capi di Stato e di Governo dell’UE tornano a discutere di temi chiave, come Brexit e pandemia. Conte lascia riunione in anticipo e delega la Merkel
Riflettori accesi sull’Europa ancora oggi, dopo l’avvio del Consiglio europeo ieri 15 ottobre.
Un incontro cruciale per il vecchio continente, chiamato a dare risposte concrete su temi strategici e diventati ormai urgenti come la Brexit, lo stallo sul Recovery Fund e l’analisi dell’andamento epidemiologico, assai preoccupante proprio in Europa.
Il grande nodo da sciogliere resta quello sul divorzio del Regno Unito dall’Unione. I rapporti sono tesi e le divergenze su un possibile accordo entro il 31 dicembre si sono inasprite.
La giornata conclusiva
Il Consiglio europeo è ripartito anche oggi in un clima non facile. Ieri i tori si sono accesi anche sul Recovery Fund, in stallo nel Parlamento europeo. Dopo che Sassoli, presidente dell’Eurocamera, ha preso la parola come consueto, gli Stati hanno pressato affinché l’assemblea non ostacoli l’erogazione delle risorse.
Ma nel vertice odierno Angela Merkel ha chiarito l’assenza di possibilità che l’accordo trovato quest’estate su Bilancio Ue e Recovery Fund venga rivisto o che sia soggetto a nuove discussioni.
Nello specifico, la Merkel ha evidenziato come tutti i Paesi stiano “apprezzando il modo di negoziare della presidenza tedesca”, ma ha precisato che i tutti i negoziati dovrebbero accelerare e arrivare a una conclusione “già entro poche settimane”.
Proprio la cancelliera tedesca è stata indicata come delegata dal premier Giuseppe Conte, che ha lasciato oggi il Consiglio con largo anticipo per recarsi a Cosenza, ai funerali della presidente della Regione Calabria Jole Santelli.
L’appello di Sassoli agli Stati sul Recovery Fund
Il Consiglio europeo era iniziato all’insegna della tensione ieri. Il mancato accordo in Parlamento sul bilancio e, di conseguenza, sull’erogazione dei miliardi di euro del Recovery Fund ha innervosito gli Stati.
Dinanzi all’impatto del coronavirus sull’economia e, soprattutto, in vista di un aumento dei contagi in Europa, i Paesi fremono per avere nuove risorse. Tuttavia il Parlamento si è arenato sul budget dell’Unione. Sassoli ha ricordato:
“I negoziati si sono arenati. Sbloccarli è nelle vostre mani. Per fare progressi è indispensabile aggiornare il mandato negoziale della Presidenza tedesca. Non si tratta di rimettere in discussione l’accordo di luglio, ma di fare un piccolo passo da parte vostra per andare verso l’approvazione finale del pacchetto”.
Ma alcuni Stati hanno alzato la voce contro lo stesso Sassoli, premendo affinché l’Eurocamera non resti in stallo. In gioco ci sono diverse questioni, come quella del rispetto dello stato di diritto per erogare i fondi e la composizione del budget, considerando la novità del Next Generation EU.
La partita può ancora chiudersi entro ottobre secondo Sassoli, ma non tutti ci credono veramente.
Consiglio europeo: tutti i temi in agenda
La riunione dei capi di Stato e di Governo dell’UE è iniziata nel pomeriggio di ieri, 15 ottobre, alle ore 15.00 ed è andata avanti per tutta la giornata di oggi, 16 ottobre.
I temi in discussione sono stati: situazione epidemiologica, relazioni con il Regno Unito, cambiamenti climatici e Africa.
L’incontro, come consueto, è stato inaugurato dallo scambio di opinioni con il presidente del Parlamento UE, David Sassoli. A seguire, una volta adottato l’ordine del giorno, è partito il confronto su:
- COVID-19 in Europa;
- Brexit;
- cambiamenti climatici;
- relazioni esterne dell’UE
Nella sua lettera di invito, il presidente Charles Michel ha ricordato che:
“Ci incontreremo in un contesto difficile: assistiamo a un aumento delle infezioni da COVID e abbiamo una serie di questioni urgenti all’ordine del giorno, comprese le relazioni con il Regno Unito.”
Proprio la Brexit resta al centro dell’attenzione dell’intero continente, visto che un accordo sembra allontanarsi e i tempi ormai stringono.
Ecco quindi di seguito tutti i temi con il loro portato di aspettative segnalati alla vigilia.
Brexit
Mercati, analisti e politici non solo europei guardano al futuro della Brexit con grande attenzione. Finora i progressi fatti verso un accordo tra le parti sono stati piuttosto inconsistenti e si è ipotizzato anche lo scenario peggiore di un fallimento.
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Per questo, il Consiglio europeo dovrà assumere decisioni importanti su come proseguire. Michel, invitando i 27 membri dell’UE ha sottolineato:
“È nell’interesse di entrambe le parti raggiungere un accordo prima della fine del periodo di transizione. Tuttavia, ciò non può avvenire a qualsiasi prezzo...Tra le questioni principali figurano, in particolare, la parità di condizioni, il settore della pesca e la governance.”
I difficili colloqui potrebbero costare caro a entrambe le parti: migliaia di miliardi di euro negli scambi potrebbero andare persi.
Epidemia in Europa
L’incontro dei leader europei arriva in un momento cruciale per l’evoluzione della pandemia nel continente: i contagi sono in allarmante aumento in tutti i Paesi e i Governi stanno adottando nuovamente misure restrittive, come la Francia.
L’esigenza è coordinarsi a livello comunitario per favorire la massima efficienza nell’arginare l’epidemia. Durante il Consiglio, come anticipato da Michel:
“ci occuperemo di due questioni: faremo il punto sugli sforzi di coordinamento intrapresi a livello di UE dopo l’adozione della raccomandazione del Consiglio sulla limitazione della libertà di circolazione e saremo aggiornati dalla presidente della Commissione von der Leyen sul tema dei vaccini. Discuteremo successivamente i prossimi passi da compiere.”
Non si escludono passaggi di riflessione anche sulle prossime tappe del Recovery Fund, lo strumento contro la crisi da coronavirus che appare in stallo sulla questione di gestione risorse all’interno del bilancio UE.
Cambiamenti climatici
Le ambizioni europee in tema climatico saranno oggetto di confronto durante il vertice. Sul tavolo c’è l’obiettivo emissioni al 50% per il 2030 come annunciato dalla presidente della Commissione von der Leyen.
Sulla questione, che porterebbe l’Europa a essere in prima fila nel mondo nella lotta ai cambiamenti climatici, è urgente un dibattito costruttivo.
Relazioni esterne UE: Africa
Fare il punto sulle politiche con i Paesi esterni all’Ue è un altro tema del Consiglio europeo. Michel ha indicato la giornata di venerdì 16 ottobre come quella dedicata nello specifico all’Africa, per avviare una:
“discussione strategica sulle relazioni con l’Africa, in vista della prossima riunione con i leader dell’Unione africana. L’obiettivo è rinnovare e approfondire le relazioni politiche, portandole a un livello più alto, sulla base del rispetto reciproco e della volontà di conciliare gli interessi di entrambe le parti.”
Agenda ricca e cruciale, quindi, quella del Consiglio europeo del 15 e 16ottobre. I riflettori sono puntati più che mai sull’Europa in questi due giorni di vertice.
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