Intensificate le misure restrittive, aperte solo farmacie e alimentari. Conte: “Necessaria la responsabilità di 60 milioni di italiani. Primi effetti tra due settimane”
Il premier Giuseppe Conte annuncia la chiusura totale.
Nel suo discorso alla nazione, anticipato qualche ora fa e concluso solo da pochi istanti, il presidente del consiglio sceglie un registro diretto e parla per poco più di 8 minuti, comunicando l’intensificarsi delle misure restrittive per il Paese, in risposta a quella che l’Oms ha definito pandemia di coronavirus:
“Consapevole che le misure restrittive chieste sabato rappresentavano un primo step, annuncio che ora è il momento di compiere un passo in più, quello più importante, con la chiusura di tutte le attività commerciali e di vendita al dettaglio, ad esclusione di farmacie e parafarmacie e dei servizi pubblici essenziali, come i trasporti”.
Chiuderanno, in sostanza, negozi, bar, pub, ristoranti, parrucchieri, centri estetici, servizi di mensa, mentre resterà garantito lo svolgimento dei servizi pubblici essenziali, tra cui i trasporti, i servizi bancari e postali.
Saranno garantite anche le attività del settore agricolo, comprese filiere che costituiscono parte di queste attività, mentre industrie e fabbriche potranno restare operative solo rispettando misure precise e severe.
Conte annuncia la chiusura totale
La parola chiave per tutte le altre imprese - sottolinea Conte - resta lo smart working, da incentivare e garantire il più possibile ai dipendenti.
Il principio - prosegue il premier - è che solo motivi di salute e di necessità possono portare a muoverci:
“Restiamo consapevoli che l’effetto cominceremo a vederlo almeno tra un paio di settimane, non possiamo aspettarci che sia immediato. Se i numeri dovessero crescere in questi giorni non dobbiamo precipitarci a definire altre misure, c’è da avere pazienza.”
Cruciale anche la nuova nomina annunciata, che dà vita alla figura del commissario delegato per il potenziamento dell risposte sanitarie, individuato nell’attuale ad di Invitalia Domenico Arcuri. Si occuperà del coordinamento dell’intero settore, specie per quel che riguarda le attrezzature e con potere di far sorgere nuove strutture provvisorie in risposta all’emergenza.
In questo, si interfaccerà con Angelo Borrelli e con tutta la protezione civile, che il premier ringrazia esplicitamente al termine del suo intervento, prima di un’esortazione al Paese:
“Necessaria responsabilità di ciascuno di noi, di 60 milioni di italiani, per tutta la durata di questa emergenza. Questa è la forza del nostro Paese, rimaniamo distanti oggi per abbracciarci con più calore domani. Tutti insieme ce la faremo.”
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