Controlli sui conti correnti, l’Agenzia delle Entrate avvia la campagna di compliance: i destinatari delle lettere sono i titolari di conti esteri, ed i dettagli sono contenuti nel provvedimento pubblicato il 6 novembre 2020.
Conti correnti, partono i controlli dell’Agenzia delle Entrate: l’attività di compliance, finalizzata a promuovere l’adempimento spontaneo, riguarda i contribuenti con attività finanziarie all’estero nel 2017.
I dettagli sono contenuti nel provvedimento pubblicato il 6 novembre 2020. Le lettere di compliance saranno indirizzate prendendo, come riferimento, i dati trasmessi dalle Amministrazioni fiscali estere nell’ambito dello scambio automatico di informazioni.
Al setaccio vi sono le possibili anomalie dichiarative relative all’anno d’imposta 2017.
Conti correnti, al via i controlli dell’Agenzia delle Entrate: i destinatari delle lettere
Saranno i titolari di conti correnti esteri con anomalie più rilevanti i destinatari delle lettere di compliance. Il piano delle verifiche è delineato dal provvedimento pubblicato dall’Agenzia delle Entrate il 6 novembre 2020.
L’Agenzia delle Entrate collabora con le Amministrazioni Fiscali estere per individuare i contribuenti con anomalie dichiarative.
La nuova operazione di compliance nasce dall’attività di scambio delle informazioni sui conti finanziari avviata dal 1° gennaio 2016, secondo quanto previsto dalla Direttiva 2011/16/E, come modificata dalla DAC2. Il lavoro di cooperazione si applica anche a livello extra UE, secondo quanto previsto dal Common Reporting Standard elaborato dall’OCSE.
L’annualità presa a riferimento per i controlli in fase d’avvio è il 2017. L’Agenzia delle Entrate invierà le ormai note lettere di compliance ai contribuenti con anomalie più rilevanti. Nel provvedimento del 6 novembre si legge che sono state adottate una serie di misure dirette ad escludere dalla selezione le posizioni con irregolarità soltanto formali o per le quali non sussiste l’obbligo di dichiarazione.
Insomma, l’Agenzia delle Entrate punta a stanare i casi più rilevanti di omessa dichiarazione, e convincere il contribuente a sanare l’irregolarità riscontrata in merito ai conti correnti detenuti all’estero.
Conti correnti, al via i controlli dell’Agenzia delle Entrate: lettere di compliance nel Cassetto Fiscale
La comunicazione di irregolarità riscontrata in seguito ai controlli sui conti correnti sarà messa a disposizione all’interno del Cassetto Fiscale.
L’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione del contribuente le seguenti informazioni:
- codice fiscale, cognome e nome del contribuente;
- numero identificativo della comunicazione e anno d’imposta;
- codice atto;
- descrizione della tipologia di anomalia riscontrata, che può riguardare gli obblighi di monitoraggio fiscale e/o l’indicazione degli imponibili relativi ai redditi di fonte estera;
- possibilità per il destinatario di verificare i dati di fonte estera che lo riguardano, accedendo alla sezione “l’Agenzia scrive” del proprio Cassetto fiscale;
- istruzioni (contenute in un apposito allegato) circa gli adempimenti necessari per regolarizzare la propria posizione, avvalendosi dell’istituto del ravvedimento operoso;
- invito a fornire chiarimenti e idonea documentazione, prioritariamente tramite il canale di assistenza CIVIS, nel caso in cui il contribuente ravvisi inesattezze nelle informazioni pervenute dalle Amministrazioni estere o abbia già assolto gli obblighi dichiarativi per il tramite di un intermediario residente;
- modalità per richiedere ulteriori informazioni, contattando la Direzione Provinciale competente, prioritariamente mediante PEC, email o telefono, e, per tutta la durata dell’emergenza Coronavirus, recandosi in ufficio solo nei casi assolutamente indispensabili e dopo averne verificato, previo contatto telefonico, l’effettiva esigenza, come da indicazioni presenti sul sito internet dell’Agenzia delle entrate.
I dati relativi ai conti correnti non dichiarati saranno messi a disposizione della Guardia di Finanza, che avrà accesso alle informazioni sullo Stato estero che ha condiviso i dati, l’istituto finanziario in cui è detenuto il conto, il numero identificativo così come il saldo e la valuta dello stesso.
Inoltre, la Guardia di Finanza avrà accesso agli importi dei pagamenti accreditati sul conto a titolo di dividendi, interessi, proventi lordi o altro, nonché la relativa valuta in cui sono espressi.
Conti correnti esteri, per i dati non dichiarati possibilità di integrativa e ravvedimento operoso
Ai contribuenti che hanno ricevuto la lettera di compliance dell’Agenzia delle Entrate viene data la possibilità di mettersi in regola presentando una dichiarazione dei redditi integrativa, versando le maggiori imposte dovute.
Sulle sanzioni sarà possibile applicare il ravvedimento operoso, che prevede una riduzione della somma in base alla tempistica di regolarizzazione.
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