I costi dei sinistri automobilistici continuano ad aumentare. Dal 2019 hanno gravato sui conti economici delle compagnie circa 5 miliardi di euro di costi aggiuntivi che potrebbero aumentare ancora.
Il crescente aumento del costo dei sinistri nel ramo automobilistico è attualmente una delle principali preoccupazioni dei manager assicurativi in Europa. Dall’inizio della pandemia, il costo medio di ogni sinistro è aumentato del 4% all’anno aggiungendo circa cinque miliardi di euro di costi totali ai conti economici delle compagnie.
Il recente studio Managing Motor Claims Inflation in the Post-Pandemic Environment conferma e quantifica il trend inflattivo in atto, in particolare per la componente del danno materiale nelle polizze RCA, stimando un ulteriore aumento dal 5 al 7% nel corso dell’anno.
Nel nostro paese è lecito attendersi un aumento del costo sinistri in linea con gli altri paesi europei, a fronte di un valore del 2,4% nel 2021 e addirittura inferiore alla soglia del 2% negli anni precedenti. Se consideriamo che ogni punto percentuale vale per le compagnie assicurative circa 100 milioni di euro di costi addizionali, nel 2025, nello scenario più moderato definito dallo studio, il mercato italiano avrà accumulato circa 2,1 miliardi di euro di costi addizionali rispetto al 2019. Per capire la differenza con il periodo pre-pandemico, si può tenere in considerazione il margine tecnico complessivo del settore RCA che nel 2019 era pari a 1,5 miliardi di euro.
Secondo Emanuele Costa, Director di Boston Consulting Group, “L’impennata dell’inflazione nei sinistri auto è dovuta alle difficoltà di approvvigionamento dei pezzi di ricambio, che continueremo ad osservare fino almeno al prossimo anno, cui si somma una strutturale evoluzione tecnologica dei veicoli, che porta a maggiori complessità dei componenti e, di conseguenza, costi superiori e incremento dei tempi di lavoro”.
Un modello liquidativo più efficace potrebbe bilanciare gli effetti dell’inflazione evitando il possibile aumento delle tariffe. Con l’uso dei dati e dell’intelligenza artificiale, lo sviluppo di un network di carrozzerie e la gestione delle forniture di ricambi le compagnie assicurative potrebbero rendere la gestione dei sinistri più resiliente agli effetti dell’inflazione, senza pregiudicare agli assicurati il diritto ad un equo risarcimento.
I benefici complessivi potrebbero essere superiori ai 25 milioni di euro per ogni miliardo di premi RCA in portafoglio garantendo una “prima linea di difesa” per le compagnie in un percorso di riequilibrio del business.
“Storicamente è nei periodi di maggiore inflazione che le quote di mercato variano con maggior rapidità. Le compagnie del settore assicurativo possono trasformare l’attuale momento di discontinuità in un’occasione per rafforzare il proprio vantaggio competitivo”.
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