I decreti correttivi del Jobs Act si propongono di agevolare l’uso di contratti di solidarietà espansivi. Ecco le novità Jobs Act per lavoratori e datori di lavoro
Incentivi all’utilizzo dei contratti di solidarietà espansivi. Questa una delle novità Jobs Act introdotte dal decreto correttivo approvato il 23 settembre scorso: agevolazioni contributive per i datori di lavoro che decideranno di adottare contratti di solidarietà espansivi per facilitare l’assunzione di nuovo personale.
La modifica e la novità Jobs Act che prevede l’utilizzo del contratto di solidarietà espansivo si propone di agevolare l’assunzione di nuovi occupati, con particolare riferimento ai giovani. Con il decreto correttivo del Jobs Act vengono inserite novità per la disciplina dei contratti di solidarietà: i contratti di solidarietà difensivi potranno essere trasformati in espansivi nelle aziende che riprendono la piena attività, senza modifiche alla riduzione dell’orario di lavoro precedentemente concordata in favore dei lavoratori in contratto di solidarietà difensivo.
Il contratto di solidarietà espansivo prevede una riduzione stabile dell’orario di lavoro tramite accordi aziendali finalizzato all’assunzione di nuovo personale.
Ma quali sono le novità Jobs Act e quali le agevolazioni per lavoratori e datori di lavoro che decideranno di trasformare i contratti di lavoro difensivi in espansivi?
Contratto di solidarietà da difensivo a espansivo: la novità Jobs Act
Con i decreti di modifica del Jobs Act l’intento del Governo è quello di implementare l’utilizzo dei contratti di solidarietà espansivi, favorendone l’uso rispetto ai contratti di solidarietà difensivi.
I contratti di solidarietà difensivi, bisogna ricordarlo, prevedono che per evitare licenziamenti, le parti si accordino per una riduzione dell’orario di lavoro in una percentuale massima del 60% con punte del 70% dell’orario giornaliero.
I contratti di solidarietà espansivi nascono da un accordo tra datori di lavoro e sindacati per la stipula di un contratto aziendale con orario ridotto a fronte dell’assunzione di nuovi lavoratori con contratti a tempo indeterminato. La principale differenza tra le due forme di contratto di solidarietà è il fine: con quelli espansivi si concede di cedere parte del proprio orario di lavoro per favorire l’assunzione di nuove risorse.
Nell’ultima novità Jobs Act si prevede che i contratti di solidarietà in corso da almeno 12 mesi e quelli stipulati prima del 1° gennaio 2016 possano essere trasformati in contratti di solidarietà espansiva. La riduzione dell’orario di lavoro però non potrà superare quella precedentemente concordata.
Contratti di solidarietà espansivi: le agevolazioni per lavoratori e datori di lavoro
La disciplina del Jobs Act che regola la trasformazione dei contratti di solidarietà da difensivi ad espansivi prevede che al lavoratore spetti un trattamento di integrazione salariale pari al 50% dell’integrazione salariale prevista dal contratto di solidarietà difensivo (80%) e al datore di lavoro viene attribuito l’obbligo di completare del restante 30% il trattamento.
L’integrazione salariale imputata al datore di lavoro non è imponibile ai fini previdenziali ma vige il regime di contribuzione figurativa.
L’importo della CIGS (Cassa integrazione guadagni straordinaria) viene dimezzato ma il datore di lavoro è chiamato a compensare la riduzione di modo da non penalizzare i lavoratori.
Alla Cassa CIGS sono inoltre imputate le quote di TFR perso per la riduzione dello stipendio e il contributo addizionale passa dal 9/12/15% al 4,5/7,5%.
Il contratto di solidarietà espansivo dovrà essere sottoscritto con l’accordo di tutte le parti (organizzazioni sindacali, lavoratori, datori di lavoro). Nel contratto di solidarietà espansivo sarà quindi prevista la riduzione stabile dell’orario di lavoro e agevolazioni per il datore di lavoro.
Il datore di lavoro che procederà all’assunzione di nuovo personale a seguito della stipula di contratti di solidarietà espansivi usufruirà di un’agevolazione triennale a scalare sulla retribuzione lorda del CCNL del 15%, 10%, 5%.
Per i giovani lavoratori assunti che rientrano nella soglia compresa tra i 15 e i 29 anni la contribuzione al datore di lavoro sarà la stessa degli apprendisti 10%
I contratti di solidarietà espansiva dovranno essere depositati presso la Direzione territoriale del Lavoro, esclusivamente per via telematica. La Direzione, che diventerà Ispettorato territoriale del lavoro, sarà chiamata alla verifica della concordanza dei termini d’orario tra riduzioni e assunzioni e vigilare sull’applicazione corretta del contratto di solidarietà espansivo.
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