Contributi a fondo perduto: domanda con errori o ricevuta di scarto, come rimediare?

Anna Maria D’Andrea

1 Aprile 2021 - 16:28

Contributi a fondo perduto, domanda inviata con errori e ricevuta di scarto con possibilità di rimedio: il contribuente può correggere l’istanza trasmessa all’Agenzia delle Entrate, nel rispetto di tempi e istruzioni indicati nel provvedimento del 23 marzo 2021. Di seguito un focus sulla procedura da seguire.

Contributi a fondo perduto: domanda con errori o ricevuta di scarto, come rimediare?

Contributi a fondo perduto, domanda inviata con errori o ricevuta di scarto: sono questi due dei casi in cui è necessario correggere l’istanza trasmessa, ai fini dell’ottenimento del bonus spettante.

Le istruzioni operative da seguire per rimediare all’errore sono contenute nel provvedimento pubblicato dall’Agenzia delle Entrate il 23 marzo 2021, che definisce le modalità di accesso al fondo perduto previsto dal decreto Sostegni.

Sono diverse le richieste di chiarimenti pervenute alla redazione di Money.it in merito alle regole da seguire per chi ha inviato domanda ma si è reso conto di aver sbagliato ad indicare dati rilevanti, come l’IBAN, o aver commesso errori nel calcolo della perdita registrata.

Per l’invio sostitutivo è necessario fare in fretta: è possibile inviare una nuova domanda che sostituisce la precedente fino alla data di riconoscimento del contributo a fondo perduto.

Nel caso di scarto della domanda, è invece possibile invece inviare una nuova istanza entro la scadenza del 28 maggio 2021.

Contributi a fondo perduto, domanda con errori: come e quando fare l’invio sostitutivo

Dal momento in cui si presenta domanda di accesso ai contributi a fondo perduto è possibile presentare istanza sostitutiva in caso di errori.

Nel periodo tra il 30 marzo 2021 ed entro la scadenza del 28 maggio 2021 è possibile correggere la domanda trasmessa. La nuova istanza sostituisce in automatico quella precedentemente trasmessa, e l’ultima inviata è quella che verrà valutata dall’Agenzia delle Entrate ai fini dell’erogazione del contributo a fondo perduto.

Attenzione però: l’invio sostitutivo è ammesso fino alla data di riconoscimento del contributo a fondo perduto. È questo un aspetto per il quale è necessario prestare particolare attenzione.

Di fatto, come tra l’altro evidenziato nelle istruzioni dell’Agenzia delle Entrate, il contribuente ha poco tempo a disposizione per sostituire una domanda inviata con dati errati, alla luce della velocità di lavorazione ed erogazione dei contributi a fondo perduto del decreto Sostegni.

Per valutare quando è ancora possibile presentare domanda correttiva della precedente, è necessario accedere alla sezione “Contributo a fondo perduto –
Consultazione esito
” del portale Fatture e Corrispettivi, e verificare se è stato o meno eseguito il mandato di pagamento.

Contributi a fondo perduto, ricevuta di scarto: nuovo invio entro la scadenza del 28 maggio 2021

Ha più tempo a disposizione il contribuente che riceve la ricevuta di scarto della domanda. In tal caso, entro il 28 maggio 2021 è comunque possibile effettuare un nuovo invio.

Ma cosa significa che la domanda è stata scartata?

Si tratta di una delle circostanze legate ai primi controlli effettuati dall’Agenzia delle Entrate, che prendono in esame i dati contenuti nell’istanza e quelli presenti in Anagrafe Tributaria.

Ad esempio, i primi controlli vengono effettuati sul codice fiscale del richiedente, che dovrà essere formalmente corretto e registrato in Anagrafe tributaria o, ancora, sulla data di attivazione della partita IVA, che dovrà risultare attiva alla data del 23 marzo 2021 e non attivata dal 24 marzo 2021.

C’è un caso tra tutti che porta allo scarto dell’istanza e che è necessario analizzare: si tratta dell’indicazione di un IBAN errato. L’Agenzia delle Entrate verifica, prima di procedere all’accoglimento della domanda e all’erogazione della somma, che il conto corrente sia intestato o cointestato al codice fiscale del soggetto richiedente.

Nel caso di scarto della domanda per errori nell’IBAN indicato in domanda, è necessario quindi verificare se sia o meno corretto.

Se l’IBAN inserito è corretto, bisogna capire il perché dell’incongruenza riscontrata dalle Entrate e, come riportato nella guida al fondo perduto del decreto Sostegni, i motivi più frequenti che possono portare allo scarto della domanda sono i seguenti:

  • l’IBAN non è più valido a seguito di fusione tra banche;
  • il conto corrente è stato chiuso;
  • il conto corrente non intestato al soggetto richiedente (anche per mancata, errata o incompleta valorizzazione del codice fiscale dell’intestatario nel contratto di apertura del conto corrente della propria banca)

Lo scarto della domanda non determina l’impossibilità definitiva di accedere al contributo a fondo perduto, qualora il mancato accoglimento dell’istanza sia dovuto ad errori di compilazione e non, ovviamente, alla mancanza dei requisiti per poterne beneficiare.

In tal caso, la nuova domanda potrà essere presentata entro la scadenza del 28 maggio 2021, termine ultimo di invio delle istanze di accesso al fondo perduto del decreto Sostegni.

Si ricorda infine che, così come chiarito dalla risoluzione n. 5/E/2003, in caso di scarto della domanda a ridosso della scadenza del 28 maggio 2021, il contribuente ha in ogni caso 5 giorni lavorativi di tempo per inviare una nuova domanda sostitutiva della precedente.

In sostanza, l’invio sostitutivo potrà essere effettuato anche una volta decorso il termine ordinario di trasmissione delle istanze per il fondo perduto, entro i 5 giorni lavorativi successivi alla data della ricevuta di scarto.

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