Fondo perduto anche ai pensionati: come funziona?

Rosaria Imparato

26/03/2021

I contributi a fondo perduto del DL Sostegni spettano anche ai lavoratori autonomi in pensione: non cambiano i requisiti o le modalità di domanda. Vediamo, di seguito, come funziona.

Fondo perduto anche ai pensionati: come funziona?

I contributi a fondo perduto del DL Sostegni possono essere chiesti anche da lavoratori autonomi in pensione. Ma come funziona?

Non cambiano i requisiti rispetto al calo del fatturato o i parametri con cui si calcola l’importo del contributo spettante.

Si seguono quindi le stesse regole e scadenze valide per gli altri beneficiari per ottenere il contributo a fondo perduto.

Fondo perduto anche ai pensionati: come funziona?

Tra i beneficiari del contributo a fondo perduto del DL Sostegni ci sono anche i lavoratori che percepiscono redditi da lavoro dipendente e da pensione.

Questo significa che anche i lavoratori autonomi in pensione possono fare domanda per il fondo perduto. Ma come funziona?

I requisiti stabiliti dal DL Sostegni sono due:

  • aver conseguito nel 2019 ricavi o compensi non superiori a 10 milioni di euro;
  • l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 deve essere inferiore almeno del 30% dell’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2019.

Il contributo spetta anche in assenza del requisito del calo di fatturato/corrispettivi per i soggetti che hanno attivato la partita IVA a partire dal 1° gennaio 2019, ma rimane valido il limite id ricavi e compensi entro i 10 milioni di euro.

In questo caso specifico non si conteggia il reddito da pensione ma quello relativo all’attività di autonomo o di impresa che dà diritto all’indennizzo, come specificato anche dalla circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 15/2020, valida per il fondo perduto dello scorso anno ma richiamata dalle nuove disposizioni.

Fondo perduto DL Sostegni per i pensionati: come si calcola?

Le regole per determinare l’importo del contributo a fondo perduto spettante ai lavoratori autonomi in pensione non cambiano.

L’ammontare del contributo a fondo perduto è determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del 2020 e l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2019 con le percentuali che seguono:

  • 60% per i soggetti con ricavi e compensi non superiori a 100.000 euro;
  • 50% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 100.000 euro e fino a 400.000 euro;
  • 40% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400.000 euro e fino a 1 milione di euro;
  • 30% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro;
  • 20% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro.

Per le persone fisiche il il contributo a fondo perduto minimo garantito è di 1.000 euro, mentre per le società l’importo minimo è di 2.000 euro.

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