Controffensiva Ucraina, commesso un grave errore (con la partecipazione della Nato)

Giorgia Bonamoneta

23 Luglio 2023 - 20:05

La controffensiva ucraina è ferma e la colpa è anche della Nato. Ecco quale grave errore è stato commesso.

Controffensiva Ucraina, commesso un grave errore (con la partecipazione della Nato)

La controffensiva ucraina è stata un fallimento? La grande controffensiva iniziata lo scorso 6 giugno potrebbe aver dimenticato di compiere un’azione essenziale per il raggiungimento dell’obiettivo: i Generali di Kyiv non hanno aperto un varco. Ma perché? La Nato ha dimenticato di formare l’esercito ucraino sulle operazioni dei “guastatori”.

Secondo le analisi di alcuni esperti, pubblicate su La Repubblica, i comandanti ucraini hanno ignorato l’importanza dei genieri d’assalto, ovvero di coloro che nell’assalto aprono varchi nei campi minati, portano via i mezzi colpiti prima che l’artiglieria li distrugga e gettano ponti sui torrenti per permettere il passaggio in entrambe le direzioni.

Kyiv non avrebbe fatto niente di tutto ciò, lasciando terreno ai russi per piazzare trappole. I risultati sono chiari, commentano ancora gli analisi: da 48 giorni la controffensiva è ferma. Insomma da qualche parte è stato commesso un errore, oppure non c’è stato il tempo di addestrare delle squadre specializzate.

La colpa è quindi anche della Nato che non ha schierato o spronato a schierare simili forze di “guastatori”. Non a caso questo genere di squadre usano strumenti di cui gli esercizi occidentali sono molti gelosi e che difficilmente donano o vendono. Viene riportato un esempio esplicativo: mentre i carri armati vanno in pensione perché datati, i mezzi che trainano, sminano e gettano ponti no. Anzi, nell’ultimo vertice Nato è stato finanziato un ammodernamento di questi.

L’errore della controffensiva Ucraina: i genieri d’assalto

L’Ucraina ha preparato la controffensiva, ma si è dimenticata di reparti e mezzi di genieri d’assalto. Questo è un grave errore, secondo i commentatori, e il motivo per il quale la controffensiva è in una fase di lungo stallo.

Con“ genieri d’assalto” si intende un’unità speciale dell’esercito che supporta le truppe in campo. Vengono anche definiti guastatori, perché operano nell’attacco alle difese nemiche, come nella pratica di sminamento o disinnesco di ordigni inesplosi.

Tra i compiti dei genieri d’assalto ci sono quindi tutte le pratiche di preparazione del territorio, prima e dopo, per esempio con la creazione di un varco di fuga e messa in sicurezza.

Controffensiva ucraina: di chi è la colpa?

Un grave errore, secondo i commentatori, commesso dai comandanti ucraini e non solo: l’assenza di “guastatori”. Infatti la Nato, che ha aiutato nel concretizzarsi della controffensiva di Kyiv, ha dimenticato la squadra di genieri d’assalto.

La mancanza della squadra ha almeno due possibili motivazioni: la prima è l’assenza di abbastanza tempo per addestrare l’esercito di Kyiv a simili azioni; la seconda è che gli eserciti occidentali sono gelosi dei loro mezzi speciali.

Gianluca Di Feo su Repubblica ricorda che a Vilnius tra tutti i mezzi militari finanziati per la modernizzazione ci sono proprio i carri armati “pionieri”, cioè quelli che servono a trainare, sminare e gettare ponti. L’attività dei guastatori è quindi tornata centrale, anche nelle esercitazioni, ma non per la controffensiva dell’Ucraina.

Così Kyiv non ha schierato nessuno di questi sistemi, spingendo le colonne corazzate verso le trappole piazzate dagli invasori e la controffensiva non avanza da 48 giorni. La soluzione? Timidi passi avanti sono stati fatti dalla Germania, che ha donata due mezzi atti a tali scopi.

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