Controlli Agenzia delle Entrate sui contributi a fondo perduto dei decreti Ristori e Ristori bis per verificare l’esistenza dei requisiti prima dell’erogazione del beneficio: i dati delle istanze verranno trasmessi anche alla Guardia di Finanza e al Ministero dell’Interno.
Controlli Agenzia delle Entrate sul fondo perduto dei decreti Ristori e Ristori bis: le verifiche saranno preventive sulle domande presentate per essere certi della presenza dei requisiti che danno diritto ai contributi.
Nel provvedimento con tutte le istruzioni per fare domanda per i nuovi finanziamenti, infatti, l’Agenzia delle Entrate precisa che i dati contenuti nelle istanze presentate verranno incrociati con quelli contenuti nell’Anagrafe tributaria.
L’Agenzia delle Entrate procederà con l’erogazione dei contributi solo se ci sarà un riscontro tra i dati comunicati e le informazioni già in possesso del Fisco, altrimenti la domanda verrà scartata.
In un secondo momento verranno poi effettuati controlli sulle dichiarazioni IVA, sulle LIPE, sulle fatture elettroniche e sui corrispettivi telematici.
Fondo perduto decreti Ristori, i controlli preventivi dell’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate farà dei controlli preventivi sulle istanze presentate per i nuovi contributi a fondo perduto dei decreti Ristori e Ristori bis.
Ricordiamo che tutte le informazioni per fare domanda si trovano nel provvedimento pubblicato il 20 novembre 2020, giorno da cui si possono inviare le domande (fino alla scadenza del 15 gennaio 2021).
Nel provvedimento del 20 novembre vengono descritte anche le modalità di controllo attuate dall’Agenzia delle Entrate. Rispetto ai primi contributi a fondo perduto, quelli del decreto Rilancio, le verifiche sul rispetto dei requisiti verranno fatte prima dell’erogazione del contributo.
I controlli preventivi quindi sono rivolti a verificare il reale diritto del richiedente, quindi il Fisco controllerà:
- che non si tratti di una partita IVA fantasma, cioè sia attiva da prima del 25 ottobre e che non sia stata chiusa quando è stata presentata l’istanza o alla data di arrivo del contributo;
- che l’attività prevalente svolta sia quella indicata dal codice ATECO indicato.
L’Agenzia delle Entrate quindi controllerà che i dati presenti nell’istanza corrispondano a quelli presenti in Anagrafe Tributaria. In caso contrario, l’istanza verrà scartata.
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Superati i controlli preventivi, l’Agenzia delle Entrate eroga il contributo sulla conto corrente indicato dal richiedente entro 10 giorni dalla presentazione dell’istanza.
Successivamente all’erogazione del contributo, l’Agenzia delle Entrate procede al controllo dei dati dichiarati ed effettua ulteriori verifiche anche in relazione ai dati fiscali di:
- fatture elettroniche e corrispettivi telematici;
- comunicazioni di liquidazione periodica IVA;
- dichiarazioni IVA.
Nel caso in cui da questi controlli dovesse emergere che il contributo sia in tutto o in parte non spettante, l’Agenzia delle Entrate procede alle attività di recupero, con le relative sanzioni.
Inoltre, l’Agenzia delle Entrate trasmetterà le informazioni relative alle istanze e ai contributi erogati anche alla Guardia di Finanza e al Ministero dell’Interno.
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