Controlli fiscali, riparte la macchina del Fisco. Si parte con la notifica dei 15 milioni di atti di accertamento dell’Agenzia delle Entrate sospesi nel corso del 2020 e, salvo nuove proroghe, a partire dal mese di maggio 2021 toccherà alle cartelle dell’Agenzia delle Entrate Riscossione.
Controlli fiscali, si riparte.
A dare il via all’ordinaria attività del Fisco è l’Agenzia delle Entrate che, seppur gradualmente, riparte con l’attività di notifica degli atti di accertamento sospesi.
Regole e tempi sono contenuti nel provvedimento dell’Agenzia delle Entrate pubblicato il 6 aprile 2021.
La notifica degli atti avverrà in ordine cronologico, sulla base della data di emissione, con alcune deroghe in caso di urgenza e ai fini del perfezionamento della definizione agevolata degli avvisi bonari.
I controlli fiscali dell’Agenzia delle Entrate, relativi a quei 15 milioni di atti rimasti nel cassetto nel corso del 2020, saranno seguiti a stretto giro dalla ripartenza delle attività dell’agente della riscossione.
Salvo novità, il 30 aprile 2021 scade il periodo di sospensione, prorogato ad ultimo dal decreto Sostegni. Le notifiche delle cartelle esattoriali dovrebbero quindi ripartire gradualmente dal 1° maggio 2021, mentre la scadenza per i versamenti congelati dallo scorso 8 marzo è fissata al 31 maggio.
Controlli fiscali, 15 milioni di atti delle Entrate in arrivo. Notifica cartelle da maggio 2021
La ripartenza dei controlli fiscali dell’Agenzia delle Entrate sarà graduale, e terrà in considerazione anche i carichi di lavori assegnati agli uffici e gli effetti sui soggetti che effettueranno la notifica degli atti sospesi.
I 15 milioni di atti dell’Agenzia delle Entrate congelati nel corso del 2020 non “intaseranno” le cassette postali dei contribuenti, ma segnano l’avvio della ripresa delle attività di accertamento e controllo da parte del Fisco, in un periodo in cui la crisi economica causata dal Covid-19 non si è certo placata.
Se per le cartelle esattoriali è ulteriormente intervenuto il decreto Sostegni, disponendo la proroga fino a fine aprile 2021 delle attività di notifica, così come dei pagamenti, si è deciso di far ripartire i controlli fiscali dell’Agenzia delle Entrate, seppur con tempi dilatati.
I criteri generali sono indicati dall’articolo 157 del decreto Rilancio, così come modificato ad ultimo dal decreto Milleproroghe. Come previsto per legge, l’Agenzia delle Entrate ha disciplinato le modalità operative per la ripartenza dei controlli fiscali con il provvedimento del 6 aprile 2021.
Gli atti dell’Agenzia delle Entrate i cui termini di decadenza erano fissati tra l’8 marzo e il 31 dicembre 2020, sono stati emessi regolarmente entro la fine dello scorso anno, e verranno notificati gradualmente dal 1° marzo 2021 al 28 febbraio 2022.
Se l’ordine cronologico di emissione è il criterio generale adottato per la ripartenza delle notifiche, situazioni di urgenza e avvio della sanatoria degli avvisi bonari rappresentano le due eccezioni.
L’invio delle comunicazioni necessarie per consentire ai titolari di partita IVA di beneficiare della pace fiscale prevista dal decreto Sostegni è uno dei casi individuati come prioritari da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Controlli fiscali, sospensione cartelle in scadenza il 30 aprile 2021. Dal maggio le notifiche, pagamenti entro fine mese
Dopo l’Agenzia delle Entrate, toccherà all’AdER.
Scade infatti il 30 aprile 2021 il periodo di sospensione relativo alla notifica delle cartelle esattoriali, agli altri atti di riscossione, così come lo stop ai pignoramenti.
Dal mese di maggio 2021, salvo nuove proroghe, ripartono quindi le attività ordinarie anche sul fronte delle cartelle esattoriali, così come i pignoramenti su stipendi e pensioni.
Per quel che riguarda invece i pagamenti in scadenza dall’8 marzo al al 30 aprile 2021, la scadenza è fissata al mese successivo al termine del periodo di sospensione, e quindi al 31 maggio 2021.
Sul punto, non è chiaro se vi saranno novità nel decreto Sostegni bis, e ad oggi non è emersa alcuna indiscrezione circa possibili nuove proroghe del periodo di sospensione.
Quel che è certo è che il tema della riscossione e delle cartelle esattoriali necessita di una soluzione a regime, sia per l’Erario che per i contribuenti debitori verso il Fisco.
A tal proposito si ricorda che con il decreto Sostegni, accanto allo stralcio dei debiti fino a 5.000 euro, il Ministero dell’Economia è stato investito del compito di presentare in Parlamento una proposta di riforma della riscossione, relativamente al controllo e al discarico dei crediti non riscossi.
Ottimizzare le attività di recupero dei debiti fiscali è anche uno dei punti al centro del progetto della riforma fiscale. Difficile però ipotizzare che si arrivi ad una soluzione in tempi brevi, quantomeno per rendere meno gravosa la ripartenza delle cartelle esattoriali.
Si resta quindi in attesa di possibili novità nel decreto Sostegni bis, il nuovo provvedimento economico anti-crisi finanziato da 40 miliardi di deficit aggiuntivo.
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