Da lunedì 2 settembre comunicazioni obbligatorie all’Uif in caso di movimentazioni superiori ai 10.000 euro in contanti
Da lunedì 2 settembre partono i controlli sull’uso anomalo di contanti. A occuparsene è l’Unità di Informazione Finanziaria (Uif), nata all’interno di Banca d’Italia ma che resta autonoma.
L’organo - che solo ieri ha pubblicato uno studio sull’uso di contante e riciclaggio - aveva da tempo stabilito la misura con la riforma del 2017, dettando l’obbligo dell’invio di comunicazioni in caso di prelievi e versamenti “presso banche, Poste, istituti di pagamento” che superino i 10mila euro in un mese.
In simili casi si potrà identificare la persona connessa alle operazioni finanziarie, provvedendo ai controlli del caso.
Uif: parte controllo su uso anomalo contanti
Solo lo scorso luglio l’Unità di Informazione finanziaria aveva registrato una crescita del 4,5% nel numero di transazioni o passaggi poco trasparenti nel corso del 2018.
In quel caso aveva quantificato in 98.030 le operazioni sospette, tra riciclaggi, finanziamento di realtà terroristiche e corruzione. Un numero ben più alto rispetto al 2017, che ha originato e dato base a moltissimi procedimenti giudiziari tuttora in corso e un gran lavoro della GdF.
Non sorprende quindi la misura che sarà in vigore dal prossimo lunedì 2 settembre, che fa scattare l’obbligo di invio di comunicazioni all’Uif stessa per gli intermediari finanziari, in caso di movimentazione contanti per valori superiori ai 10.000 euro.
La prima comunicazione sarà riferita ai mesi che vanno da aprile a luglio del 2019 e dovrà essere inviata dal primo al 15 settembre, per poi acquisire regolare cadenza mensile da ottobre in poi.
Da oggi si prevede quindi la possibilità di conoscere l’identità di chi effettua operazioni finanziarie di questo calibro.
A riguardo l’Uif ha pubblicato un documento contenente 36 FAQ per tutti gli intermediari finanziari coinvolti nell’obbligo delle comunicazioni. Queste ultime definiscono nel dettaglio scadenze, criteri di definizione e selezione e dettami di trasparenza riguardo i soggetti.
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