Salito al potere nel 2017 il presidente Moon ha rivoluzionato la politica economica coreana nel bene e nel male
La Corea del Sud e la sua economia rappresentano un esempio molto interessante di come si possa partire con grandi aspirazioni di cambiamento ed essere fermati, nel percorso di attuazione, dagli esiti imprevisti di interventi che in linea teorica avrebbero dovuto migliorare la situazione.
Moon e la politica di economia interna
Lo stato orientale con il suo presidente Moon Jae-in è il perfetto esempio di come sia necessario prevedere e calcolare, nella messa a punto di politiche economiche, tutti quei casi avversi che potrebbero presentarsi, soprattutto se si è impegnati nel raggiungere degli obiettivi di crescita e di eguaglianza per tutti i lavoratori.
Quando Moon è stato eletto nel 2017 ha promesso di modificare il peso di quelle che per anni sono state le fondamenta dell’economia sudcoreana: le esportazioni e i Chaebol, i conglomerati industriali più grandi.
Entrambi sono stati in grado di sostenere l’economia per molti anni e tuttora ne rappresentano la base, ma lo hanno fatto sacrificando l’equità sociale. Guardando i numeri che riguardano la Corea del Sud ci si rende conto che le esportazioni rappresentano il 43% del Pil mentre le 10 chaebol più grandi il 44,2%.
Cosa è accaduto? Si sono create una intensa polarizzazione della forza lavoro e una forte diseguaglianza di remunerazione per i lavoratori: coloro che sono infatti impiegati nel corrispondente delle italiane PMI, nella quasi totalità dei casi si trovano a guadagnare la metà di coloro che lavorano all’interno dei grandi conglomerati pur eseguendo le stesse mansioni.
Cosa è andato storto nella politica di Moon
Salito al potere, Moon Jae-in, forte del grande sostegno rivolto al suo Partito Democratico (DPK) ha dato immediatamente il via a una serie di riforme che hanno portato a un aumento dei salari per le fasce sociali inferiori, a un’espansione della spesa pubblica, a un aumento delle tasse sui redditi più alti e più generale a una distribuzione del reddito più equilibrata. Dove è il problema quindi? È presto detto: non ha tenuto conto delle conseguenze che tali decisioni avrebbero portato sul commercio dei beni.
Le famiglie dal reddito più basso hanno sperimentato una contrazione della propria capacità di spesa, nata dall’aumento dei prezzi dettato dal blocco delle assunzioni che le aziende più piccole hanno dovuto imporre a causa del rialzo della minima oraria e del ribasso della settimana lavorativa.
Nessuno poi è stato in grado di prevedere l’esplosione di una bolla edilizia che ha portato a un rialzo dei prezzi delle case in Corea del Sud pari a circa il 40% rispetto al passato.
Sebbene al momento Moon stia lavorando per sistemare la situazione attraverso decreti legge dedicati, è importante che stabilisca al più presto una politica economica capace di perfezionare ciò che ha iniziato, portando a una nuova crescita delle esportazioni sulle quali il paese basa la sua economia, ma al contempo perfezionando la sua idea di economia al fine di sostenere il mercato del lavoro interno come promesso in campagna elettorale.
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