Coronavirus e 5G: quali conseguenze? Le aziende asiatiche che primeggiano nel settore potrebbero perdere il primato di mercato. Il virus cinese spaventa grandi brand come Huawei e Samsung, dai guadagni record nel 5G.
Il coronavirus continua la sua diffusione e mette in allarme tutti i settori di mercato. Anche quello del 5G, che per l’Asia rappresenta un business strategico.
Il continente detiene un primato importante in questo ambito: nel 2019 le società Huawei e Samsung hanno guidato senza rivali il settore della rete ad alta tecnologia.
Considerando che nel 2018 il mercato degli smartphone con collegamento 5G non esisteva, le prospettive in termini di affari sono davvero allettanti per le imprese asiatiche.
Ma quale effetto potrebbe avere il coronavirus su questo promettente mercato per Cina e Corea del Sud in primis? Il rischio è che la diffusione del virus, che sta avendo un impatto significativo sull’economia del Dragone e non solo, possa rallentare o bloccare il momento d’oro del settore.
Mercato 5G: quanto vale in Asia e perché il coronavirus fa paura
Osteggiato apertamente e con grande determinazione dagli USA di Donald Trump, il 5G Made in Cina e in Asia sta conquistando quote di mercato sempre più significative.
A primeggiare è la grande multinazionale Huawei, nemica della sicurezza nazionale e complice dei complotti del Governo di Pechino, secondo gli Stati Uniti. Nel mercato che ha segnato una vendita di 19 milioni di smartphone con la rete veloce nel 2019, la società cinese ha occupato il 37%. L’anno scorso ha venduto 6,9 milioni di cellulari con 5G in tutte le parti del mondo.
A seguire c’è la potente Samsung, società sud coreana molto competitiva nel settore, che ha registrato consegne di cellulari con rete veloce pari a 6,7 milioni a livello internazionale.
Vivo e Xiaomi, altre azienda della Cina e focalizzate soprattutto nel mercato interno, hanno venduto rispettivamente 2 e 1,2 milioni di smartphone con 5G.
Quello della tecnologia della rete internet - e della sua espansione in tutto il mondo - è un tema caldo. Primeggiare in questo settore non significa soltanto crescere in modo importante a livello economico. La questione del 5G ha implicazioni anche strategiche, di prestigio, egemoniche.
Non è un caso che nella guerra commerciale USA-Cina la questione abbia creato non poche tensioni tra le due potenze. Trump non tollera il dominio asiatico, nello specifico cinese e della società Huawei in questo comparto, e sta spingendo affinché vengano boicottate le società del Dragone.
Con numeri così brillanti, l’Asia teme che il coronavirus sia un ostacolo grave all’espansione del business in questo inizio 2020 che si era preannunciato promettente. L’epidemia sta bloccando tutti i rami economici, influenzando negativamente domanda e offerta non solo cinese, ma nel continente e nel mondo.
Se il coronavirus non troverà presto una soluzione e il rischio contagio non sarà finalmente scongiurato, il primato asiatico nel mercato del 5G rischia di subire un arresto dai danni incalcolabili.
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