Il coronavirus è una minaccia per tutti, anche per i più giovani. A sostenerlo è l’OMS, che invita tutti i cittadini del mondo, anche i meno anziani, a comportarsi con la massima cautela. Nessuno è esente dal pericolo per la salute, ecco perché.
Il coronavirus nel mondo continua a colpire un numero impressionante di persone. Per questo, l’OMS non si stanca di lanciare messaggi di cautela a tutta la popolazione globale.
Dinanzi a scenari davvero drammatici, le parole di Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, si sono trasformate in un monito severo nei confronti dei più giovani.
Nessuno è esente dalla possibilità di infettarsi. Tutti, oggi più che mai, sono chiamati a comportarsi con la massima responsabilità. L’OMS, quindi, ha voluto appellarsi ai giovani per metterli in guardia e dare una speranza concreta nella lotta al coronavirus.
Coronavirus: cosa ha detto l’OMS ai giovani del mondo
La pandemia si sta muovendo a ritmi impressionanti in tutte le nazioni del mondo. Oggi, 20 marzo 2020, a livello internazionale si contano più di 10.000 decessi per coronavirus e oltre 210.000 contagiati. Le persone morte in Europa sono almeno 5.000, con picchi massimi in Italia, dove i decessi hanno superato le 4.000 unità.
Anche gli USA sono in piena emergenza, mentre in Africa i contagi aumentano di giorni in giorno e in Iran addirittura si ipotizzano scenari da milioni di morti.
Come reagire dinanzi a questa drammatica realtà? L’OMS si è appellata alle giovani generazioni, con lo scopo di aumentare la consapevolezza del momento:
“Una delle cose che stiamo imparando è che, sebbene gli anziani siano colpiti più duramente, i giovani non vengono risparmiati. I dati di molti Paesi mostrano chiaramente che gli under 50 costituiscono una fetta significativa dei pazienti che necessitano il ricovero”
Il messaggio lanciato, quindi, è stato chiaro: giovani, non siete invincibili. Il concetto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha voluto esprimere con tono accorato è stato di comportarsi con la massima responsabilità e di riflettere, soprattutto quando si decide di uscire e di spostarsi inutilmente, perché: “Anche se non vi ammalate, le scelte che fate su dove andate potrebbero fare la differenza tra vita e morte per qualcun altro”.
Tutti, ha ribadito l’ente, possono finire in ospedale per coronavirus, anche chi è giovane e si sente forte e in salute.
Coronavirus: la speranza e i consigli dell’OMS
Non solo moniti e toni gravi, l’OMS ha voluto lasciare al mondo anche segnali di speranza e consigli su come affrontare al meglio una situazione assurda e dolorosa.
Wuhan, dove non ci sono più nuovi contagi, offre un barlume di razionale positività secondo il direttore generale dell’OMS. Il segnale, infatti, è che: l’esperienza di città e Paesi che hanno respinto il coronavirus offre speranza e coraggio al resto del mondo.
E sulla necessità di rifornire gli Stati di attrezzature necessarie per le emergenze sanitarie, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha rassicurato che si sta facendo tutto il possibile. La Cina, per esempio, grazie ad alcuni produttori manderà presto materiale utile che l’ente internazionale saprà indirizzare ai Paesi più bisognosi.
Infine, dall’OMS sono arrivati consigli per la popolazione del mondo, accomunata dal dover stare in casa: non restare troppo seduti, ascoltare musica, leggere, non sentire troppi notiziari se si ha l’ansia.
Tra le indicazioni date per sconfiggere il coronavirus, comunque, l’allerta dell’OMS ai giovani resta il più importante. Proprio per il futuro di tutti.
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