Coronavirus USA: arriva un altro triste record per la nazione. I decessi hanno superato la soglia dei 100.000. La pandemia ha causato morti negli Stati Uniti più che in qualsiasi altro Paese. Il bilancio, per l’amministrazione Trump, è davvero tragico. La situazione
Coronavirus USA: con oltre 100.000 decessi, la grande nazione americana è in testa nella triste classifica dei morti per pandemia.
Gli Stati Uniti aggiungono dati drammatici al già allarmante bilancio dei positivi: più di 1.600.000, infatti, sono i contagiati. I numeri suggeriscono che le vittime per l’epidemia sono maggiori di quelle causate dalla guerra in Vietnam.
Con questo ultimo aggiornamento, i morti per coronavirus sono i più numerosi rispetto a qualsiasi altro Paese, quasi il triplo della Gran Bretagna, al secondo posto che con oltre 37.000 deceduti.
Il virus ha ucciso più americani delle guerre di Vietnam e Corea insieme, e il bilancio delle vittime si avvicina a quello della Prima Guerra Mondiale, quando più di 116.000 americani morirono in combattimento.
Intanto, tra le proteste contro il lockdown, appoggiate da Trump e le riaperture delle attività da parte dei governatori, gli Stati Uniti viaggiano su strade molto incerte.
Il presidente appare sempre più infastidito dall’emergenza e spinge affinché l’economia riparta al più presto, non curante dei gravi rischi che questo totale allentamento potrebbe avere sulla situazione sanitaria.
La Casa Bianca sta cercando in tutti i modi di focalizzare l’attenzione politica su altri temi: come il cosiddetto Obamagate, annunciato dallo stesso Trump e la sfida ai social, accusati dal presidente di censurare notizie a suo favore.
Coronavirus USA: tamponi, Trump e scenari
Dinanzi a questi dati, Donald Trump non ha rinunciato all’ottimismo. Il presidente USA ha predetto un grande rimbalzo economico in autunno e ha affermato che il Paese eseguirà presto 5 milioni di test diagnostici al giorno.
Una questione cruciale e controversa questa dei test. Attualmente, negli Stati Uniti si eseguono circa 200.000 tamponi ogni 24 ore. Gli Stati Uniti hanno effettuato 5,6 milioni di test negli ultimi due mesi, che, come sottolineato da Trump, erano molto più di qualsiasi altro Stato, ma rappresentavano circa l’1,6% della popolazione.
L’intensificazione dei test è avvenuta con molto ritardo negli USA rispetto ad altri Stati sviluppati. Trump ha accusato di questo andamento l’amministrazione precedente, nel tentativo di superare le critiche.
Intanto, l’inquilino della Casa Bianca continua ad annunciare un grande futuro per gli USA:
“Ora il nostro Paese si sta riaprendo e penso che avrà molto, molto successo. Penso che il quarto trimestre sarà fantastico. E penso che il prossimo anno sarà un anno straordinario per questo Paese.”
Il team di medici che assiste la Casa Bianca per l’emergenza ha affermato che i morti nella nazione potrebbero arrivare a 240.000, anche con il distanziamento sociale e le misure contenitive.
Gli scenari, quindi, restano cupi, nonostante la positività di Trump. La sua spinta a riaprire e il contrastante rapporto con i governatori, ora osannati per il loro lavoro, ora criticati per la troppa prudenza nel tenere ancora misure restrittive, stanno generando sempre più confusione e incertezza.
La situazione negli Stati USA
Gli Stati sembrano proseguire in ordine sparso, tra governatori che accelerano le riaperture e altri maggiormente prudenti sull’allentamento del lockdown. Anche il trend dei contagi non è omogeneo.
I tassi di infezione stanno calando a New York e in New Jersey. Ora sono gli Stati rurali a risentire di più degli effetti della pandemia, mentre guardano crescere le curve dei positivi.
Ma un numero persistentemente elevato di casi rimane in diverse città, tra cui Chicago e Los Angeles. I casi sono aumentati in Arkansas, North Carolina e Wisconsin.
I casi sono in aumento in Iowa, dove è scoppiato il coronavirus in uno dei principali impianti di confezionamento di carne di maiale del Paese. Ma il governatore sta procedendo all’allentamento delle misure.
Anche la Georgia, il Tennessee e il Texas hanno iniziato a revocare le restrizioni, anche se i casi in questi stati aumentano.
L’Alabama consentirà ai datori di lavoro e alle spiagge di riaprire con norme igienico-sanitarie e distanze sociali. Il governatore della Florida, Ron DeSantis, illustrerà al più presto i piani di riapertura.
Il Missouri rimuoverà alcune restrizioni da maggio. Il governatore Mike Parson ha dichiarato che qualsiasi azienda può riaprire fino a quando saranno mantenuti 6 piedi di distanza sociale e le attività di vendita al dettaglio dovranno limitare il loro numero di clienti a non più di un quarto della loro capacità normale.
Nel Kentucky l’allentamento si avvierà a partire dall’11 maggio. Il Dipartimento delle risorse naturali del Wisconsin intende riaprire 34 parchi statali, foreste e aree ricreative a fine aprile con condizioni speciali per ridurre al minimo il sovraffollamento e consentire l’allontanamento sociale.
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