Coronavirus, agevolazioni sul lavoro in arrivo: le novità “salva stipendi”

Anna Maria D’Andrea

09/03/2020

Coronavirus, agevolazioni per la tutela del lavoro in arrivo: ecco le novità al vaglio del Governo per salvaguardare gli stipendi dei dipendenti di aziende in crisi a causa dell’emergenza sanitaria. Un nuovo decreto sarà presentato dal Governo in settimana.

Coronavirus, agevolazioni sul lavoro in arrivo: le novità “salva stipendi”

L’emergenza coronavirus non è solo sanitaria, ma anche economica. Il mondo del lavoro rischia di essere il contagiato più grave e già attualmente le imprese, dal Nord al Sud, sono in evidente sofferenza.

Il Governo ha promesso agevolazioni per il mondo del lavoro. Le novità più attese sono le misure a salvaguardia degli stipendi, ed in favore di imprese e lavoratori dipendenti è stata annunciata l’estensione della cassa integrazione.

Di misure a tutela del lavoro hanno tuttavia bisogno anche i titolari di partita IVA, ed in favore di questi il Vice Ministro del MEF, Antonio Misiani, ha annunciato che si sta lavorando per l’estensione della moratoria dal versamento di tasse e contributi.

È sul duplice binario di ammortizzatori sociali ed agevolazioni fiscali che si sta muovendo il Governo, ormai in riunione permanente considerando gli sviluppi dell’emergenza coronavirus.

Entro questa settimana dovrebbe esser presentato il nuovo decreto economico rivolto all’intero territorio nazionale. Le risorse in campo sono pari a 7,5 miliardi di euro, somma che l’Italia è stata autorizzata dall’UE ad utilizzare con lo scostamento del deficit programmatico previsto dalla Nadef 2019.

Coronavirus, agevolazioni sul lavoro: cassa integrazione per tutelare gli stipendi dei lavoratori

In attesa di conoscere le misure che saranno effettivamente messe in campo, da diverse fonti di maggioranza sono arrivate indicazioni sulle novità al vaglio del Governo.

A confermare che sarà l’estensione della cassa integrazione uno dei perni del nuovo decreto per affrontare l’emergenza economica causata coronavirus è il Vice Ministro dell’Economia, Antonio Misiani, Intervistato da Radio24 il 9 marzo 2020.

La cassa integrazione non è attualmente prevista per tutti i lavoratori dipendenti e sono soprattutto le piccole e piccolissime imprese a rimanere escluse dal principale ammortizzatore sociale presente in Italia.

Il Governo è al lavoro per l’estensione della cassa integrazione in deroga anche alle imprese con meno di 6 dipendenti, di modo da salvaguardare gli stipendi dei lavoratori dipendenti anche in caso di riduzione dell’attività lavorativa.

La CIG prevede infatti che, nei casi di comprovata difficoltà da parte dell’impresa, sia direttamente lo Stato a corrispondere la retribuzione ai dipendenti, ma solo in parte, ovvero per l’80% dello stipendio ordinario. Accanto alla cassa integrazione si sta poi valutando di attingere alle risorse del Fondo di integrazione salariale, per arrivare a colmare il divario tra indennità corrisposta con la CIG e stipendio effettivo del lavoratore.

Il decreto economico del Governo scioglierà poi i dubbi sugli aiuti alle famiglie, così come farà chiarezza sulle agevolazioni per le partite IVA danneggiate dal coronavirus.

Coronavirus, agevolazioni anche alle partite IVA: moratoria tasse e contributi

Aiuti per dipendenti ed autonomi devono andare di pari passo, mai come in questo periodo. L’emergenza sanitaria causata dal repentino sviluppo dei casi di coronavirus e la paura di una diffusione su tutto il territorio nazionale sta mettendo letteralmente in ginocchio una serie di attività.

Tra i titolari di partita IVA a risentirne sono soprattutto aziende e professionisti dei settori turismo, logistica, trasporti e tutti coloro che operano da e verso l’estero. Pesanti conseguenze si prospettano anche per il settore educativo, così come per il settore della cura alla persona.

Dal Vice Ministro Misiani sono arrivate le prime indiscrezioni sulle misure allo studio: in primis, si sta valutando di estendere la moratoria dal pagamento di tasse e contributi, misura già prevista per i residenti negli 11 Comuni della prima zona rossa.

Tra le novità trapelate negli ultimi giorni anche un possibile indennizzo riconosciuto nel caso di riduzione del fatturato (pari almeno al 25%) rispetto allo scorso anno.

Le novità ufficiali arriveranno soltanto con l’approvazione del decreto emergenziale; quel che è evidente è che il mondo del lavoro ha bisogno di un segnale forte ed immediato per superare la crisi causata dal coronavirus.

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