I ricavi di Alitalia subiscono una batosta senza precedenti a causa del coronavirus. Alla fine nasceranno due newco separate per salvarla.
Il coronavirus ha abbattuto i ricavi di Alitalia ad aprile e per il suo salvataggio nasceranno due newco separate. Sono le novità sulla compagnia bandiera riportate dal commissario straordinario, Giuseppe Leogrande, in audizione alla commissione Trasporti della Camera.
L’effetto del coronavirus ha sconvolto completamente gli equilibri dei settori turismo e trasporti e sebbene Alitalia abbia tentato di reagire negli ultimi mesi, il danno è cresciuto inesorabilmente portando a un crollo dei ricavi del 97%.
Ad oggi, la compagnia opera a poco più del 10% della sua potenzialità secondo le stime riportate da Leogrande, il quale si è espresso anche sul futuro di Alitalia sostenendo che le newco saranno due: una per la compagnia madre e una per il ramo CityLiner, vettore regionale sussidiario di Alitalia.
Alitalia: coronavirus abbatte i ricavi ad aprile
La restrizione dell’operatività dei voli in quasi tutti Paesi ha determinato un progressivo crollo dei ricavi per Alitalia. Il giro d’affari proveniente dalle vendite a marzo è sceso del 76% a 43,9 milioni contro i 186 dell’anno precedente, mentre il valore complessivo dei biglietti rimborsati ammonta a 70 milioni.
Ad aprile il bilancio si è fatto ancora più grave: si parla di vendite in calo del 97%, con ricavi sotto i 5 milioni di euro, contro i 160 dell’anno scorso.
Leogrande ha spiegato che in questi giorni gli aerei hanno visto un tasso di operatività intorno al 21% e dal 27 aprile al 4 maggio sono previsti solo 49 voli giornalieri, contro gli oltre 500 di gennaio. Di questi, 30 sono domestici, uno intercontinentale verso New York e il resto verso le città europee.
In arrivo due newco
Finora per il futuro di Alitaria si è sempre parlato di una newco pubblica. Ma Leogrande ha fatto sapere che invece le newco saranno due e che solo successivamente potrebbero essere riunite. Una riferirà ad Alitalia e una a Cityliner, poiché si tratta di due società diverse.
Alitalia aveva ricevuto una serie di offerte anche da privati per la rilevazione e Leogrande ha sottolineato che sta ancora portando avanti le conversazioni con gli interessati. Nonostante la situazione sia ferma alla fase di manifestazione di interesse, infatti, il commissario ha continuato le conversazioni con gli investitori per non escludere la possibilità di creare le basi per alleanze strategiche anche dopo la newco.
La “migrazione dell’azienda verso le newco si svilupperà nelle prossime settimane” precisa Leogrande e su questa possibilità si era espresso la settimana scorsa anche il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, che ha stimato l’avvio delle newco intorno ai primi di giugno.
Leogrande ha anche aggiunto che 92 aerei dei 113 attuali saranno operativi a seguire: 20 aerei a lungo raggio, 60 a medio raggio e 12 a corto raggio, che sosterranno costi solo in base a tariffe orarie sull’effettivo utilizzo delle macchine, almeno fino a marzo 2021.
Si ripartirà successivamente con una rinegoziazione dei contratti di leasing, che prevedranno un risparmio di circa 90 milioni annui. Dal punto di vista occupazionale, infine, Alitalia ha richiesto la cassa integrazione per 6.607 dipendenti e per altri 221 impiegati di CityLiner.
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