Nel pieno dell’emergenza coronavirus il Dipartimento della sanità USA ha subito un attacco hacker. L’accaduto
Il ministero della Sanità americano, lo “US Department of Health and Human Service” è stato preso di mira in un attacco hacker notturno durante il fine settimana, proprio nel mezzo della crisi coronavirus, che ha già ucciso numerose persone.
Secondo quanto riferito in prima istanza da Bloomberg, l’attacco informatico si è verificato nella notte di domenica scorsa, quando i gestori dell’infrastruttura di rete dell’agenzia sanitaria americana hanno segnalato un picco anomalo nelle attività dei server.
Quasi in concomitanza, si è diffusa negli States anche una una campagna contro l’HHS che, attraverso messaggi di testo alla popolazione, ha riportato l’intenzione del dipartimento di istituire la quarantena nazionale e il coprifuoco con le forze armate, per contrastare l’emergenza coronavirus. Notizia prontamente smentita dalle autorità competenti.
Coronavirus e attacchi hacker: interviene il Consiglio di sicurezza nazionale
Per placare la diffusione di tali messaggi, il Consiglio di sicurezza nazionale USA è intervenuto su Twitter rammentando che:
“saranno i centri per il controllo e la prevenzione delle malattie a pubblicare le ultime linee guida relative al Coronavirus.”
Lunedì, l’HHS ha poi confermato l’effettiva violazione dei suoi sistemi di sicurezza informatica, garantendo però che questi ultimi non sono stati compromessi dall’attacco hacker e che nessun dato è stato sottratto durante l’operazione.
L’HHS ha, inoltre, assicurato la messa a punto delle prime misure di protezione, nel caso in cui si verificasse un altro tentativo di hacking durante gli sforzi di risposta all’emergenza COVID-19.
Anche se l’intrusione informatica non ha avuto alcun effetto significativo sui sistemi e gli hacker non sono stati in grado di recuperare le informazioni, secondo la reporter di Bloomberg che ha twittato la notizia lunedì, Jennifer Jacobs: “l’attacco sembra essere stato pensato proprio per rallentare i sistemi dell’agenzia.”
Il dubbio è che sia coinvolto un attore straniero ostile, intenzionato a spiare gli obiettivi americani relativi alla pandemia, hanno detto i funzionari dell’HHS a Bloomberg, ma non ci sono prove accertate di chi sia il responsabile.
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