Cresce a ritmi spaventosi il coronavirus in Brasile. Toccato il record di quasi 35.000 casi in 24 ore. Le previsioni sui prossimi giorni sono drammatiche: si attende 1 milione di positivi. Ma Bolsonaro non cambia strategia
Non c’è tregua sul fronte coronavirus in Brasile. La nazione del Sud America resta saldamente al secondo posto a livello mondiale per numero di contagi.
Le ultime notizie raccontano di un Paese sopraffatto dalla pandemia, con il record più alto di sempre appena registrato: quasi 35.000 nuovi positivi in un solo giorno.
Con questi ritmi, il Brasile si appresta a raggiungere la drammatica soglia di 1 milione di contagiati dall’epidemia entro pochi giorni. Ma Bolsonaro continua a mostrarsi infastidito, piuttosto che preoccupato, dalla situazione. Per il presidente l’allarme coronavirus nel suo Paese sarebbe stato creato per indebolire il suo potere.
Brasile: contagi da record. Cosa succede?
Il Brasile ha stabilito un nuovo record di contagi quotidiani: 34.918 pazienti sono stati registrati con coronavirus nelle ultime 24 ore.
Ora ci sono più di 920.000 casi nel Paese, secondo solo agli Stati Uniti. E sono state registrate quasi 1.300 morti, portando il bilancio delle vittime a oltre 45.200.
Il tasso di infezione non mostra segni di rallentamento: a questo ritmo, il Brasile registrerà probabilmente 1 milione di casi entro la fine della settimana. La nazione è il nuovo epicentro della pandemia, con una crisi che peggiora di giorno in giorno.
E mentre lo scenario si incupisce nello Stato, Walter Braga Netto, una delle massime cariche nella gestione della crisi e vicino al presidente, ha dichiarato che tutto è sotto controllo.
Stando alle sue affermazione, il numero di morti per milione di persone in Brasile è migliore di quello di Belgio, Spagna, Regno Unito, Italia e Francia. In quanto tale, il generale dell’esercito ha tranquillizzato la popolazione, dicendo che “stava cercando di trasmettere un messaggio di ottimismo nella gestione della crisi.”
La sua visione positiva, però, non è stata condivisa dal direttore regionale dell’OMS. Il più grande Paese dell’America Latina, infatti, rappresenta circa un quarto dei 4 milioni di casi di coronavirus nelle Americhe e quasi il 25% dei morti.
Bolsonaro grida al complotto sul coronavirus
Il presidente Bolsonaro continua a mostrare un atteggiamento piuttosto discutibile sulla situazione coronavirus nel Paese.
Dopo aver tentato di oscurare in parte l’aggiornamento dei dati quotidiani, eliminando il conteggio cumulativo poi ripristinato grazie all’intervento della Corte Suprema, ora sta insinuando il complotto contro il suo Governo.
Nello specifico, pochi giorni fa il presidente ha esortato la popolazione a recarsi negli ospedali per filmare la reale situazione dei malati. I numeri sui positivi e sui decessi, infatti, sarebbero falsificati secondo Bolsonaro, con l’obiettivo di screditare il suo operato.
L’appello è stato giudicato assurdo e pericoloso dalle opposizioni, che hanno accusato la massima carica del Paese di mettere a rischio le persone.
La crisi sanitaria in Brasile non sta, quindi, incontrando interventi mirati davvero efficienti. Il milione di contagiati si avvicina.
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