In Italia è da poco iniziata la Fase 2 dell’emergenza coronavirus e al Sud si spera di poter replicare i risultati ottenuti in queste settimane. Il Meridione finora ha retto molto bene, gli esperti spiegano perché.
Il Sud Italia finora ha retto benissimo all’epidemia di coronavirus, nonostante le iniziali preoccupazioni circa l’efficienza delle strutture sanitarie del Meridione.
Il Governo ha avviato la Fase 2 lo scorso 4 maggio e il nuovo esodo dal Nord è già avvenuto ma si spera non comporti conseguenze gravi in termini di nuovi contagi.
Almeno per ora l’unione d’intenti tra medici, personale sanitario e popolazione ha portato a frenare l’avanzata del virus. Sulla situazione coronavirus al Sud è intervenuto il noto virologo Guido Silvestri, che ha voluto fare due elogi al Meridione per come ha gestito l’emergenza.
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Coronavirus: virologo elogia il Sud Italia
Nelle prime settimane dell’emergenza coronavirus in Italia a preoccupare era, tra le altre cose, l’arrivo dell’epidemia al Sud. Alla carenza di posti in terapia intensiva e alla scarsa reperibilità degli strumenti necessari a gestire un’ondata di casi si è ovviato in tempi brevi. Per il momento il Meridione ha retto e i livelli di mortalità sono rimasti bassi. Tuttavia lo spettro di assistere a una nuova ‘prima ondata’ aleggia, soprattutto dopo che in molti sono tornati nei propri paesi d’origine con l’inizio della Fase 2.
Guido Silvestri, virologo e docente presso la Emory University di Atlanta, negli Stati Uniti, ha provato a fornire una spiegazione sui motivi per cui il coronavirus non ha colpito il Sud come il Nord Italia :
“Ci sono diverse ipotesi: quella che sia merito esclusivo del lockdown e quella dell’effetto benefico del clima più mite. Vorrei solo fare un elogio, anzi, due elogi. Il primo ai tanti medici ed infermieri che sono stati bravissimi nel fare tesoro delle esperienze dei loro colleghi al Nord. Il secondo elogio è per tutti gli abitanti del Sud, che si sono comportati con grande disciplina e responsabilità”.
“Dati incoraggianti per la Fase 2”
Il 4 maggio l’Italia ha avviato la seconda fase dell’emergenza, quella di convivenza con il virus. La mobilità dei cittadini è stata parzialmente ripristinata e oltre 4 milioni di persone sono tornate a lavorare. Saranno settimane decisive per capire se il nostro Paese dovrà affrontare una nuova ondata prima del previsto. Nel frattempo, però, i dati sui posti in terapia intensiva rimangono incoraggianti. Per il 24esimo giorno consecutivo sono calati i ricoveri per COVID-19, da 1427 a 1333, un terzo del picco registrato a metà marzo di 4.068.
Sempre il virologo Silvestri ha commentato i numeri recenti in un post pubblicato su Facebook. Ecco cos’ha scritto:
“Continua la grande ritirata di SARS-COV-2 dall’Italia. Avanti così, un giorno alla volta, con prudenza, sempre ricordando la similitudine della nave tra i due scogli, ma anche con tanto ottimismo, perché il mostriciattolo sembra davvero andare verso l’uscita”.
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