Il coronavirus diventerà pandemia? L’OMS nell’ultima conferenza stampa non conferma, ma mette in guardia che il rischio sta diventando davvero reale. Ecco perché.
Coronavirus: il mondo è in preda a una pandemia? L’Organizzazione Mondiale della Sanità, che controlla l’andamento dell’infezione a livello globale, aumenta l’allerta.
Nella conferenza stampa di aggiornamento appena conclusa, il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha ribadito la gravità della situazione attuale, che coinvolge ormai più di 100 Paesi e chiama in causa la responsabilità internazionale.
La parola pandemia, quindi, è tornata a essere pronunciata dagli alti vertici della sanità mondiale. Non per intimorire, piuttosto per spronare cittadini, popolazioni, Governi, Stati a collaborare con serietà per cercare di arginare i contagi.
Il coronavirus, un’epidemia, potrebbe seriamente trasformarsi in pandemia. Le soluzioni, come ha suggerito anch l’OMS, ci sono. Di seguito le ultime dichiarazioni.
Coronavirus: sarà pandemia? Cosa ha detto l’OMS
La parola pandemia viene utilizzata quando un’epidemia si diffonde in modo rapido ovunque. Una fotografia di oggi del mondo avvicina lo scenario globale proprio a quanto indicato con tale termine.
Sono ormai circa 111.363 i casi di contagio complessivi, con 3.892 decessi e 62.392 guariti. Per questo, a fronte di una simile realtà, il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha voluto diffondere un messaggio chiaro nell’ultima conferenza stampa di oggi 9 marzo, da poco conclusa:
“Ora che il coronavirus ha messo una base in così tanti Paesi, la minaccia di una pandemia è diventata molto reale. Ma sarebbe la prima pandemia nella storia che potrebbe essere controllata. La linea di fondo è: non siamo in balia di questo virus”
Mettere in allerta sì, diffondere il panico no: questa la linea dell’OMS. Nel comunicato, infatti, è stato sottolineato che molti Paesi, Italia compresa, stanno adottando misure mirate a rispondere all’epidemia che dovrebbero dare - e già stanno dando - i frutti sperati.
Non mollare e collaborare per evitare ulteriori contagi sono le priorità, come affermato a livello globale proprio da Tedros Adhanom Ghebreyesus. E sul nostro Paese ci sono state parole di ottimismo, in quanto l’OMS si è detta:
“incoraggiata dalle misure aggressive varate in Italia in questi giorni e speriamo che si dimostrino efficaci nei prossimi mesi. Speriamo che questo sia l’antidoto alla paura.”
Il coronavirus, quindi, secondo l’OMS potrebbe tradursi in pandemia. L’atteggiamento responsabile di questi giorni, però, potrebbe evitare una simile trasformazione.
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