Nuova stretta per chi entra in Italia. Lo ha stabilito la nuova ordinanza in vigore dal 28 marzo. Le disposizioni contengono misure restrittive aggiornate per le persone che fanno il loro ingresso sul territorio nazionale.
Coronavirus: dal 28 marzo sono in vigore le nuove disposizioni per chi entra in Italia, contenute nell’ordinanza firmata dal ministro dei Trasporti e dal ministro della Salute.
Le regole si rivolgono alle persone che fanno il loro ingresso nel nostro Paese da un altro Stato e dettano condizioni più stringenti per entrare nel territorio nazionale.
Lo scopo è arginare il più possibile i contagi di coronavirus, escludendo la diffusione del virus attraverso i casi importati da fuori, ovvero da persone contagiate che arrivano nel nostro Paese.
L’ordinanza vuole attuare un’azione ancora più severa sui controlli degli arrivi in Italia tramite il trasporto aereo, marittimo, ferroviario e terrestre.
Nuove regole per chi entra in Italia: cosa dice l’ordinanza
L’ordinanza entra in vigore da sabato 28 marzo e contiene nuove e specifiche disposizioni per chi fa il suo ingresso nel nostro territorio nazionale.
Innanzitutto, viene stabilito che chiunque arrivi in Italia tramite trasporto aereo, marittimo, ferroviario o terrestre deve, nel momento dell’imbarco, consegnare al vettore una dichiarazione che specifichi:
- motivi del viaggio;
- indirizzo completo dell’abitazione o della dimora in Italia dove sarà svolto il periodo di sorveglianza sanitaria e l’isolamento fiduciario;
- mezzo privato o proprio che verrà utilizzato per raggiungerla;
- recapito telefonico anche mobile presso cui ricevere le comunicazioni
Le persone che fanno ingresso in Italia devono obbligatoriamente comunicare il loro arrivo al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio, anche se sono asintomatiche.
Vengono, quindi, sottoposte alla sorveglianza sanitaria e all’isolamento fiduciario per un periodo di quattordici giorni presso l’abitazione o la dimora indicata.
Cosa devono fare i vettori e gli armatori
Prima dell’imbarco, armatori e vettori sono tenuti a controllare la documentazione dei viaggiatori, che deve contenere tutte le informazioni precedentemente specificate.
Inoltre, sono obbligati a misurare la temperatura di ogni passeggero. L’imbarco è vietato in due casi: se la temperatura è uguale o superiore ai 37,5 gradi e se la documentazione è incompleta.
Durante il viaggio deve sempre essere garantita la distanza di sicurezza tra le persone, di un metro. Per il trasporto aereo, sono necessari i dispositivi di protezione per ogni passeggero e membro dell’equipaggio.
Tutte le nuove regole contenute nell’ordinanza non si applicano all’equipaggio dei mezzi di trasporto, al personale addetto al trasporto merci e al personale viaggiante appartenente a imprese con sede legale in Italia.
Per ulteriori approfondimenti, si può consultare il testo originale dell’ordinanza in allegato.
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