La pandemia potrebbe essere sconfitta entro due anni. è questa la previsione, o meglio l’auspicio, dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, basandosi sui dati della pandemia di influenza spagnola del 1918.
La pandemia che ha messo in ginocchio il mondo intero verrà sconfitta nel giro di due anni, sono queste le previsioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità dopo 8 mesi dalla sua comparsa a Wuhan, in Cina. La previsione fornita dal direttore generale dell’Organizzazione, Tedros Adhanom Ghebreyesus, si basa sulla durata della precedente pandemia, quella della spagnola del 1918, che per l’appunto durò circa 2 anni.
Chiaramente, rispetto ad inizio secolo il virus si muove più velocemente dal momento ch la globalizzazione ci ha portato ha poterci spostare più facilmente da un Paese all’altro, ma allo stesso tempo sono aumentate anche le tecnologie e le conoscenze per fronteggiarlo, continua Ghebreyesus.
La pandemia sarà sconfitta entro due anni
Più che una previsione, quella dell’OMS sembra essere un auspicio, del resto non è possibile prevedere con precisione l’andamento epidemiologico del virus, così come quando sarà trovato un vaccino in grado di debellarlo definitivamente. Intanto il coronavirus torna a far paura in tutta Europa, con i dati giornalieri che riportano un’impennata di nuove infezioni quotidianamente, soprattutto in Francia, dove vendersi scorso sono stati riscontrati più di 4.500 nuovi casi e in Spagna, dove si raggiungono le 3.500 nuove infezioni ogni 24 ore.
Cifre che hanno spinto il Governo spagnolo a invitare le persone a rimanere a casa quanto più possibile, soprattutto nelle zone più colpite del Paese, senza però imporre un nuovo lockdown. Anche oltreoceano l’avanzata del coronavirus non si arresta: negli Stati Uniti sono oltre 5,6 milioni i contagi, mentre in Brasile 3,5.
Timore per la riapertura delle scuole
Anche la riapertura delle scuole desta qualche timore non soltanto a insegnanti e famiglie. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, insieme all’UNICEF, hanno raccomandato di adottare delle specifiche misure di sicurezza, e nello specifico quelle di far indossare le mascherine ai bambini al di sopra dei 12 anni “quando non possono garantire una distanza di almeno un metro dagli altri e dove c’è una trasmissione diffusa”.
Nel corso del suo intervento, il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della sanità si è scagliato anche contro chi commette reati e crimini nell’approvvigionamento dei DPI, ossia mascherine e guanti sostenendo che “equivale all’omicidio”, poiché se “gli operatori sanitari si trovano a lavorare senza l’equipaggiamento di protezione personale, rischiano la loro vita e mettono a rischio anche la vita delle persone che assistono”, ha concluso, specificando che violare la legge per ottenerli a danno della collettività è un crimine che deve cessare immediatamente.
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