Coronavirus: ecco quanti medici sono già morti in Italia

Leonardo Pasquali

30/03/2020

Medici e infermieri in prima linea contro il coronavirus: quanti però sono già morti? I numeri parlano chiaro

Coronavirus: ecco quanti medici sono già morti in Italia

Sono molti i medici morti dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, con 8.358 contagi totali tra gli operatori sanitari.

I numeri forniti dall’Istituto Superiore di Sanità e da Fnomceo, la federazione degli ordini medici, parlano chiaro ed evidenziano ancora una volta il sacrificio immenso di questi professionisti.

È proprio il personale sanitario infatti che si espone in prima linea contro la COVID-19 ed è solo grazie a questo se si sta riuscendo a contenere le infezioni. Per una loro maggiore tutela, il Ministero della Salute ha fatto un passo avanti dopo giorni di polemiche.

Coronavirus: quanti medici sono già morti

L’avanzata dell’epidemia sembrerebbe in lievissima frenata. I casi totali di coronavirus in Italia sono circa 97.689 (dato in aggiornamento), con i nuovi contagi in diminuzione. Rispetto a ieri un aumento di 5.217 unità in confronto alle 5.974 dell’ultimo dato.

Ben 8.358 casi sul totale sono operatori sanitari, che stanno lottando in prima linea per sconfiggere il virus. Grazie ai dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità e da quelli della Fnomceo riusciamo a capire quanto sia grande il sacrificio di queste persone. 51 medici sono morti da inizio epidemia. Il Ministero della Salute due giorni fa ha finalmente deciso di fare un passo avanti per tutelare maggiormente la categoria.

Tamponi per il personale sanitario

Alla luce di quanti medici sono già morti in Italia, nelle ultime settimane si è dibattuto sulle tutele riservate al personale sanitario da parte delle istituzioni.

Nello specifico si è chiesto a gran voce di effettuare tamponi a tutti gli operatori sanitari e di mettere a disposizione un ampio numero di dispositivi di protezione in modo da contenere i contagi almeno nelle strutture ospedaliere. La risposta da parte del Ministero della salute è arrivata due giorni fa.

Nell’ultima circolare ministeriale infatti si parla proprio di questo argomento, ribadendo che l’obiettivo è quello di tutelare la loro sicurezza.

Per questo ogni operatore sarà dotato di strumenti di “protezione individuale, di efficienza modulata rispetto al rischio professionale a cui viene esposto”. L’obiettivo, si legge ancora nel testo, sarà quello di sottoporre il personale sanitario più esposto a indagini (tampone rino-faringeo) mirate a valutare la presenza di coronavirus.

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