Cos’è il crowdfunding? Ecco come funziona, quali sono le piattaforme autorizzate e i vantaggi di una raccolta di fondi online.
Cos’è il crowdfunding? Oggi si sente spesso parlare di una realtà ben consolidata anche in Italia: il crowdfunding (dai termini inglesi crowd, “folla”, e funding, “finanziamento”).
Ad oggi sono stati raccolti oltre 300 milioni di euro con campagne di crowdfunding in Italia, secondo i dati dell’Osservatorio Entrepreneurship Finance & Economy del Politecnico di Milano.
Il crowdfunding è stato un punto di svolta per le realtà che hanno bisogno di raccogliere liquidità, ovvero trovare soldi o investitori. Se fino a non molti anni fa per raccogliere i fondi necessari a dar vita a un progetto, un’impresa o una startup le uniche opzioni erano chiedere un prestito alla banca o proporsi attivamente agli investitori tradizionali, oggi grazie al crowdfunding non è più così.
Vediamo nel dettaglio cos’è il crowdfunding, come funziona, quali tipologie esistono e quali sono i vantaggi di una campagna di crowdfunding.
Cos’è il crowdfunding
Il termine “crowdfunding” significa letteralmente “finanziamento della folla”, uno strumento che permette a chiunque di investire i propri risparmi nella realizzazione di un progetto.
In un mondo in cui reperire liquidità da investire in un progetto ha le sue difficoltà, soprattutto per giovani, creativi, makers, innovatori, il crowdfunding potrebbe sommariamente, essere definito come una forma di accesso al credito alternativa.
Per trovare i soldi e finanziare un’idea non si ricorre, quindi, ai canali tradizionali, a quelle banche che sempre più spesso negano l’accesso al credito a privati e piccole imprese, ma alla folla (crowd) ovvero alle persone comuni. Si tratta, in definitiva, di una forma di economia dal basso, uno dei tanti risultati della sharing economy che di fronte alla crisi globale si è rimboccata le maniche per trovare forme di finanziamento alternative.
Come funziona il crowdfunding
Lo strumento più potente di cui si serve il crowdfunding è senz’altro il web. In genere il procedimento è semplice e immediato: uno startupper o una persona comune che abbia deciso di concretizzare una sua idea si rivolge a una specifica piattaforma online, specializzata nella raccolta di finanziamenti, a cui presenta il suo progetto. Le piattaforme che si occupano di crowdfunding sono moltissime, alcune delle più conosciute sono Kickstarter, Mamacrowd, Produzioni dal basso, Indiegogo e moltissime altre.
Se il progetto presentato viene ritenuto degno di nota, ottiene uno spazio sulla piattaforma e parte una campagna di raccolta fondi: si fissa un budget necessario per realizzare l’idea e una scadenza entro cui i fondi devono essere ottenuti. In base al tipo di raccolta vi sono dei diversi criteri di selezione e di valutazione del progetto che si sta presentando.
Il passo successivo è la pubblicizzazione dell’idea: se ne parla sui social network collegati alla piattaforma, si attiva l’ufficio stampa per far circolare la notizia, magari su altri siti web o su blog specializzati. Se il progetto riceve i finanziamenti necessari entro la data prefissata, il progetto va in porto e, con buona probabilità, si realizza.
Anche per gli investitori la procedura è abbastanza semplice, occorre infatti eseguire poche semplici operazioni:
- scegliere la piattaforma online;
- aprire un account;
- scegliere il progetto dalla sezione “progetti” e cliccare sul tasto “investi”;
- compilare i moduli di garanzia forniti da Consob;
- scegliere la cifra da investire;
- dopo aver ricevuto un’email con tutte le indicazioni relative all’investimento e il codice IBAN si può procedere al pagamento tramite bonifico.
Tipologie di crowdfunding
Esistono diverse tipologie di crowdfunding, diverse modalità con cui è possibile richiedere e ottenere i finanziamenti per un progetto. Si tratta di metodi che variano da paese a paese perché devono adattarsi alla specifica legislazione fiscale ed economica ma possono essere sinteticamente riassunti nei seguenti punti:
- Crowdfunding donation-based: in questo caso l’investitore, il finanziatore dell’idea, fa una donazione in denaro. Si tratta, quindi, di un donatore che non riceve nulla in cambio, il versamento della somma viene effettuato esclusivamente con un intento benefico. Questa è una tipologia di crowdfunding particolarmente adatta a progetti di carattere sociale e civile. Essendo in sostanza una donazione, i benefattori, sebbene vengano chiamati backers, svolgono il ruolo di veri e propri filantropi, offrendo il proprio denaro per progetti non a fini di lucro.
- Crowdfunding reward-based: l’investitore riceve in questo modello una ricompensa, ossia il suo finanziamento gli permette di avere un ritorno economico che può consistere, con le differenze del caso, in una somma di denaro o anche nel prodotto/servizio realizzato. Il crowdfunding reward è la tipologia maggiormente utilizzata per vendere un prodotto oppure un servizio anche prima della sua realizzazione. Diversamente da quanto si potrebbe pensare però gli investitori in questo tipo di raccolta sono molto coinvolti nella determinazione delle caratteristiche del prodotto e in questo caso l’investitore diventa fondamentale anche per la realizzazione della proposta.
- Lending crowfunding: conosciuto come social lending o P2P lending, questo tipo di finanziamento prevede l’erogazione di un vero e proprio prestito attraverso piattaforme online. Lo scopo di questa tipologia è quella di prestare soldi a persone o imprese alla ricerca di fondi che saranno usati per la crescita del progetto stesso, a fronte però di un interesse e del rimborso del capitale. I soldi quindi saranno restituiti al prestatore con un interesse.
- Equity crowdfunding: conosciuto anche con il nome di crowdfunding azionario, è lo strumento che permette a un gran numero di persone di finanziare la raccolta di capitale di società private. In cambio del loro investimento si otterranno quote societarie, azioni o azioni dematerializzate, in base alla tipologia di società su cui si decide di investire. L’investimento avviene tramite piattaforme di raccolta specifiche, sulle quali è possibile conoscere le società che stanno proponendo una raccolta, le caratteristiche e a quale tipo di quota societaria si avrà accesso. Questi portali svolgono ovviamente anche il ruolo di garanti, dato che i progetti che si trovano online sono stati selezionati e sono visibili solo quelli che potrebbero essere maggiormente remunerativi per gli eventuali investitori.
Ovviamente nel momento in cui si lancia una campagna di crowfunding sarà necessario avere anche ben chiara la tipologia di raccolta più idonea per le proprie esigenze, in modo da riuscire a raggiungere il proprio obiettivo.
Piattaforme di crowdfunding in Italia
Esistono diverse piattaforme di crowdfunding: quelle orizzontali, ossia generaliste, perché permettono di finanziare progetti di differente tipologia, e quelle verticali, specializzate in un singolo settore (ad esempio la cultura) o, addirittura, in un singolo prodotto (i libri e gli ebook).
Il registro di gestori di portali dedicati al crowdfunding reperibile sul sito di Consob (Commissione nazionale per le società e la borsa), aggiornato il 20 ottobre 2023, conta 47 portali autorizzati.
Ecco quali sono le piattaforme di crowdfunding autorizzate in Italia:
- Agri4Crowd S.r.l.;
- Activant S.r.l.;
- BacktoWork24 S.r.l.;
- Baldi Finance SpA.;
- Bildap S.r.l.;
- Brickup S.r.l.;
- Build around S.r.l.;
- ClubDeal S.p.A.;
- Concrete s.r.l.;
- Crowdfundme S.p.A.;
- Crowdinvest S.r.l.;
- Doorway S.r.l. SB;
- Ecomill S.r.l.;
- Equifunding S.r.l.;
- Exre Crowdfunding S.r.l.;
- Finanza Condivisa S.r.l.;
- Firmaid S.r.l.;
- Forcrowd S.r.l.;
- Foxcrowd S.r.l.;
- Fundera S.r.l.;
- Idea crowdfunding S.r.l.;
- Innexta S.c.r.l.;
- Lifeseeder S.p.A.;
- Meridian 180 S.r.l.;
- MF NextEquity crowdfunding S.r.l.;
- Migliora S.r.l.;
- Muum Lab S.r.l.;
- Opstart S.r.l.;
- Pariter Equity S.r.l.;
- PartnersInCrowd S.r.l.;
- Puzzle Funding S.r.l.;
- Restartup S.r.l.;
- Re-Anima S.r.l.;
- ReRoi S.r.l.;
- Roots Funding S.r.l.;
- SiamoSoci S.r.l.;
- StarsUp S.r.l.;
- Start Funding S.r.l.;
- The Ing Project S.r.l.;
- UpsideTown S.r.l.;
- Walliance S.p.A.;
- WeAreStarting S.r.l.;
- WeDeal S.r.l.:
- Y-Crowd S.r.l.;
- 1001Pact Italy S.r.l.;
- 4Crowd S.p.A.
I vantaggi del crowdfunding
Una campana di crowdfunding consente non solo di finanziare idee che, molto probabilmente, con il solo utilizzo dei canali tradizionali sarebbero condannate a restare tali, senza trasformarsi in un prodotto o in un servizio, ma offre anche molteplici, altri vantaggi.
Vediamone alcuni:
- gli investitori possono diventare un contributo prezioso per il miglioramento del prodotto/servizio che si intende realizzare;
- l’interesse verso un progetto da parte degli investitori può calamitare l’attenzione di pesci più grossi, come i fondi di venture capital;
- sulle piattaforme di crowdfunding le transazioni sono trasparenti;
- oltre a essere uno strumento di raccolta fondi il crowdfunding è anche uno strumento di marketing che permette di ottenere una grande visibilità;
- il crowdfunding permette di creare relazioni durature, che potrebbero tornare utili in futuro per la raccolta di nuovi fondi.
Scegliere di raccogliere fondi online tramite crowdfunding può avere anche degli svantaggi. Dal momento che un gran numero di persone è coinvolto nel progetto, la promozione di quest’ultimo diventa estremamente importate e richiede molta energia, per questo motivo potrebbe risultare più stressante. Inoltre, gli obblighi e le responsabilità sono maggiori dal momento che parte dei profitti dovrà essere condivisa con gli investitori. Da prendere in considerazione è anche la forte concorrenza che caratterizza le piattaforme di crowdfunding sulle quali, infatti, non è sempre facile farsi notare.
In ogni caso, si tratta di un approccio innovativo alla creatività e all’imprenditorialità che ha rappresentato e può rappresentare per molti l’unica opportunità di emergere e di realizzare il proprio progetto.
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