Cos’è il codice POD dell’energia elettrica?

Veronica Caliandro

18 Novembre 2024 - 11:20

Cos’è e a cosa serve il codice POD dell’energia elettrica? Ecco dove trovarlo in bolletta e qual è la differenza rispetto al PDR e al codice cliente.

Cos’è il codice POD dell’energia elettrica?

A partire dal frigorifero fino ad arrivare alla lavatrice, passando per la televisione e la ricarica della batteria del telefono, sono davvero tante le volte in cui usufruiamo dell’energia elettrica. Proprio quest’ultima, in effetti, riveste un ruolo importante nella nostra vita, poiché permette di far funzionare i dispositivi più disparati. Per poter sfruttare questa energia, però, dobbiamo pagare la bolletta della luce.

Diverse sono le voci che compongono tale documento e per questo motivo è importante sapere come leggere la bolletta della luce, in modo tale da capire esattamente cosa si sta pagando e come funzionano gli aumenti. Tra le voci più importanti si annovera il cosiddetto codice POD. Ma di cosa si tratta e soprattutto a cosa serve? Entriamo, quindi, nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Cos’è il codice POD e da cosa è composto

Tra le voci più importanti all’interno della bolletta della luce si annovera il codice POD. Quest’ultimo è indispensabile per effettuare le varie operazioni legate alla propria fornitura di energia elettrica, quali ad esempio l’attivazione, il subentro, la voltura oppure la disattivazione. In assenza di tale codice i vari gestori di fornitura di energia elettrica non possono compiere alcun tipo di operazione. Il codice POD di un contatore, ricordiamo, è unico e identifica la singola utenza. Per questo motivo non cambia nemmeno nel caso in cui una persona decida di cambiare il fornitore.

Ma da cosa è composto tale codice?

Acronimo di Point of Delivery, meglio conosciuto con il termine di punto di “prelievo”, si tratta del codice identificativo unico dell’utenza. Dal punto di vista pratico si presenta come un codice alfanumerico composto da 14 - 15 caratteri.

  • In pratica, inizia sempre con la sigla IT, volto ad identificare la nazione.
  • A seguire troviamo tre numeri che indicano il distributore locale dell’energia elettrica.
  • Poi c’è una «E», ovvero un codice di servizio stabilito dall’ARERA, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, e che è obbligatorio per l’energia elettrica.
  • Per finire, ci sono otto numeri che consentono di identificare il punto di prelievo.

In alcuni casi, è possibile trovare un ulteriore numero opzionale, che si rivela essere un carattere di controllo non indispensabile, tanto da poter essere omesso.

Differenza tra codice POD, PDR e codice cliente

Il codice POD e il codice PDR si riferiscono rispettivamente alla fornitura di energia elettrica e a quella del gas. Entrambe le utenze, infatti, vengono individuate geograficamente, in modo tale da permettere ai gestori di poter svolgere le varie operazioni di cambio operatore piuttosto che di attivazione di una nuova utenza, subentro, voltura o aumento della potenza de contatore dell’elettricità.

Il codice POD e quello PDR non cambiano mai, nemmeno se si cambia gestore. Non dipendono, infatti, dal gestore e nemmeno dal cliente. Bensì restano sempre gli stessi, permettendo di identificare una determinata utenza dell’energia elettrica e del gas.

  • Il codice POD indica in modo certo il punto di prelievo, ossia il punto fisico in cui l’energia viene consegnata dal fornitore e prelevata dall’utente.
  • Il codice PDR, a sua volta, indica il punto di riconsegna, ossia il punto fisico in cui il gas viene consegnato dal fornitore e prelevato dall’utente finale.

È bene non confondere il codice POD e il codice PDR con il codice cliente. Quest’ultimo viene assegnato all’intestatario della bolletta di luce o gas dal gestore della fornitura e viene modificato nel caso in cui si cambi fornitore.

A cosa serve il codice POD?

Ogni bolletta della luce presenta dei dati obbligatori, come ad esempio i dati anagrafici, la potenza nominale disponibile, il tipo di contatore e il POD. Quest’ultimo è un codice personale a cui bisogna prestare attenzione, dato che può essere utilizzato per passare da un fornitore ad un altro. Proprio per questo motivo, onde evitare di incorrere in spiacevoli situazioni, è bene non fornire mai questo codice a operatori non identificati.

Andando in profondità, il codice POD permette di identificare esattamente il punto di prelievo dei consumi e per questo motivo si rivela essere indispensabile quando si deve cambiare gestore oppure fare un subentro, ovvero attivare una fornitura quando il contatore è chiuso.

Bisogna comunicare il codice POD anche quando si deve fare una voltura, ovvero cambiare il nome dell’intestatario della fornitura già attiva. Ma non solo, tale codice è necessario per identificarsi con il proprio gestore nel caso in cui si debba ad esempio inviare un reclamo o più semplicemente si desidera ottenere delle informazioni in merito ai consumi, letture o eventuali modifiche contrattuali.

Dove trovare il codice POD sulla bolletta

La bolletta della luce deve rispettare determinati parametri stabiliti dall’ARERA. Quest’ultimi consentono all’utente di comprendere facilmente i vari dati inerenti i consumi e le tariffe applicate. Entrando nei dettagli, la bolletta presenta in genere tre sezioni. La prima espone i dati principali, quali i dati personali di fatturazione, il periodo di riferimento dei consumi, l’importo da pagare e la data di scadenza da rispettare.

La seconda sezione è rappresentata dalla cosiddetta pagina di sintesi in cui vengono descritti, appunto sinteticamente, i vari dati di consumo. Per finire troviamo la terza sezione, dove le varie voci del riepilogo vengono descritte in modo dettagliato. Ebbene, il codice POD si trova nella prima sezione, ossia quella inerente i dati dell’intestatario e dell’utenza. Solitamente viene posizionato nella parte alta della prima pagina.

Come trovare il codice POD senza bolletta

Oltre alla prima sezione della bolletta, è possibile trovare il codice POD contattando il servizio clienti del proprio gestore. Se l’utenza è attiva basta comunicare i dati personali e l’indirizzo della fornitura per permettere al gestore di rintracciare il POD. In alternativa è possibile provare a leggere il contatore elettronico. Alcuni modelli, infatti, permettono di rinvenire tale dato. Non bisogna fare altro che premere il pulsante del contatore della luce e vedere sa appare o meno tale dato. A seconda del modello, il codice POD può essere indicato per intero oppure mostrando solamente le otto cifre finali.

In quest’ultimo caso, per ottenere il codice completo, è possibile inoltrare apposita richiesta scritta tramite fax o PEC alla società di competenza territoriale. In alternativa è possibile rivolgersi al distributore locale che deve provvedere a fornire il codice POD. Per sapere chi è il distributore locale è sufficiente fare una piccola ricerca in rete per CAP oppure chiedere al comune di residenza.

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# Luce

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