Cos’è la DeFi (finanza decentralizzata): significato e previsioni

Cos’è la DeFi e come funziona? Ecco vantaggi e rischi della finanza decentralizzata, il suo significato e le previsioni per il settore.

Cos’è la DeFi (finanza decentralizzata): significato e previsioni

La finanza decentralizzata (DeFi) è una realtà in rapida crescita e diffusione. Ma di cosa si tratta nello specifico e come funziona?

Sebbene sia ancora considerato un settore emergente e, quindi, di nicchia, le potenzialità di questo sistema sono enormi e promettono di rivoluzionare il concetto di denaro.

Non a caso, lo stesso Donald Trump - insediato alla Casa Bianca per il suo secondo mandato - ha sostenuto di recente World Liberty Financial, il progetto DeFi supportato proprio dalla famiglia del tycoon con l’obiettivo di prendere in prestito, prestare e investire in criptovalute e incentivare l’indipendenza finanziaria. Una vera e propia valuta digitale personalizzata è stata lanciata dal presidente, a testimonianza di quanto le tematiche siano attuali.

Per capire in sintesi il significato di finanza decentralizzata (DeFi) si può affermare che si tratta di una tecnologia finanziaria emergente basata su registri distribuiti sicuri, secondo una logica simile a quella che sta dietro le criptovalute.

Tradizionalmente esistono istituzioni finanziarie centralizzate come banche e intermediari a cui i consumatori fanno affidamento per accedere direttamente ai capitali e ai servizi finanziari. La DeFi sfida questo sistema finanziario centralizzato dando potere alle persone con scambi digitali peer-to-peer (tra pari).

Si intuisce, quindi, la portata enorme e impattante di questo nuovo concetto di operazione finanziaria. A testimonianza della delicatezza della questione, non mancano studi e analisi con luci e ombre.

Il 16 gennaio 2025, per esempio, l’Autorità bancaria europea e l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati hanno pubblicato una relazione congiunta sui recenti sviluppi nel settore delle criptovalute, analizzando anche la finanza decentralizzata (DeFi).

Per quanto riguarda la DeFi, la relazione congiunta ha rilevato, tra le altre cose, che si tratta di un fenomeno di nicchia, con gli importi bloccati nei protocolli DeFi a pesare per il 4% dell’intero valore di mercato delle criptovalute a livello globale. Il numero di hack DeFi e il valore delle criptovalute rubate, inoltre, si sono generalmente evoluti in correlazione con le dimensioni del mercato della finanza decentralizzata.

Infine, i protocolli DeFi presentano rischi significativi di riciclaggio di denaro/finanziamento del terrorismo, con flussi su exchange decentralizzati al 10% dei volumi di trading di criptovalute spot a livello globale.

Sapere, quindi, cos’è la DeFi e come funziona, il suo significato, il suo impatto nel settore finanziario e le prospettive per il futuro è di grande rilevanza per comprendere le nuove tendenze nell’uso del denaro digitale.

Cos’è la DeFi (finanza decentralizzata)

Il termine DeFi è un’abbreviazione della locuzione inglese “decentralized finance”, in italiano finanza decentralizzata. Si riferisce genericamente a tutta quella parte dell’universo crittografico che si dedica alla costruzione di un nuovo sistema finanziario nativo di Internet, utilizzando blockchain per sostituire gli intermediari tradizionali.

Per inviare o ricevere denaro nel sistema finanziario tradizionale servono degli intermediari, come banche o borse. Alla base di ogni transazione vi è, anzitutto, la fiducia che questi intermediari si comporteranno onestamente.

Nella DeFi, gli intermediari sono sostituiti da software. Invece di effettuare transazioni attraverso banche e borse valori, le persone si scambiano denaro tra loro, con «contratti intelligenti» basati su blockchain che creano mercati, regolano le negoziazioni e garantiscono che l’intero processo sia equo e affidabile.

Come funziona la DeFi

La DeFi, come anticipato, si basa su smart contract, che sono contratti digitali programmabili che si eseguono automaticamente quando vengono soddisfatte determinate condizioni. Questi smart contract sono scritti su blockchain, che funge da registro pubblico e immutabile delle transazioni.

Nella blockchain le transazioni vengono registrate in blocchi e poi verificate da altri utenti. Se questi concordano su una transazione, il blocco viene chiuso e crittografato e viene creato un altro blocco che contiene informazioni sul blocco precedente al suo interno.

I blocchi sono “incatenati” insieme attraverso le informazioni in ogni blocco precedente, da qui il termine “blockchain”. Le informazioni nei blocchi precedenti non possono essere modificate senza influire sui blocchi successivi, quindi non c’è modo di modificare una blockchain. Questo concetto, insieme ad altri protocolli di sicurezza, fornisce la natura sicura di una blockchain.

Gli utenti possono interagire con la DeFi utilizzando wallet digitali, che consentono loro di gestire le proprie criptovalute e interagire con le applicazioni decentralizzate. Attraverso queste applicazioni, gli utenti possono, ad esempio, prendere in prestito criptovalute, fornire liquidità per il trading, guadagnare interessi sui propri asset e partecipare a programmi di staking.

A cosa serve la finanza decentralizzata

Le transazioni finanziarie peer-to-peer (P2P) sono alcune delle premesse fondamentali alla base della DeFi. In una transazione P2P DeFi due parti accettano di scambiare criptovaluta con beni o servizi senza che sia coinvolta una terza parte.

Nel settore DeFi, il P2P può tradursi in un prestito, senza i temi e i costi necessari per un prestito tradizionale. I pagamenti P2P vengono effettuati tramite un’applicazione decentralizzata, o dApp, e seguono lo
stesso processo nella blockchain.

Esempi di operazioni da eseguire in DeFi

In pratica, cosa si può fare attraverso la finanza decentralizzata?

Prestare denaro o prendere in prestito, fare trading sui DEX, investire asset digitali sono alcune delle possibili attività.

Per esempio, prestiti e i mutui sono diffusi nella DeFi. In sostanza, alcuni protocolli permettono di prendere in prestito fondi e di usare le criptovalute come garanzia.

Si può anche fare trading, effettuando transazioni peer-to-peer di determinati criptoasset in DeFi.

Tramite il sistema DeFi è possibile anche mettere da parte valute digitali come se si trattasse di un conto di risparmio e guadagnare interessi più elevati di quelli che si riceverebbero in genere dalle banche.

I vantaggi della DeFi

L’utilizzo della DeFi consente di sfruttare i seguenti vantaggi:

  • accessibilità: chiunque disponga di una connessione Internet può accedere a una piattaforma DeFi e le transazioni avvengono senza alcuna restrizione geografica
  • commissioni basse e tassi di interesse elevati: la DeFi consente a due parti qualsiasi di negoziare direttamente i tassi di interesse e prestare denaro tramite i network DeFi
  • sicurezza e trasparenza: i contratti intelligenti pubblicati su una blockchain e le registrazioni delle transazioni completate possono essere consultati da chiunque, ma non rivelano la identità delle parti coinvolte. Le blockchain sono immutabili, nel senso che non possono essere modificate
  • autonomia: le piattaforme DeFi non si basano su istituti finanziari centralizzati e non sono soggette ad avversità o fallimento. La natura decentralizzata dei protocolli DeFi mitiga gran parte di questo rischio.

Inoltre le transazioni possono essere effettuate in modo più veloce e senza limiti di orario, poiché la DeFi è aperta 24 ore al giorno, 7 giorni su 7 e, non da ultimo, la finanza decentralizzata promuove anche l’inclusione finanziaria, consentendo a persone che altrimenti sarebbero escluse dal sistema bancario tradizionale di accedere a servizi finanziari. Questo è particolarmente importante in regioni del mondo in cui l’accesso ai servizi finanziari è limitato.

I rischi della DeFi

La prima tra le sfide principali per l’innovazione finanziaria è rappresentata proprio dall’ambiente ostile creato dai regolamenti arcaici scritti per un’epoca passata, assai diversa da quella attuale.

Nonostante i numerosi vantaggi, la DeFi presenta anche alcune sfide e rischi. Uno dei principali rischi è rappresentato dalla volatilità delle criptovalute, che possono subire forti oscillazioni di prezzo nel breve periodo. Questa volatilità può influire sulla stabilità delle transazioni e sul valore degli asset detenuti dagli utenti.

Inoltre, la DeFi è ancora un settore emergente e non regolamentato. Questo significa che non esistono ancora regole chiare e standard per garantire la sicurezza degli utenti e la tutela dei loro fondi. Gli utenti devono fare attenzione alle piattaforme e alle applicazioni che utilizzano, poiché potrebbero essere soggette a rischi di frode o hacking.

Infine, la DeFi richiede una buona conoscenza delle tecnologie blockchain e delle criptovalute per poter essere utilizzata in modo sicuro ed efficace. Gli utenti devono essere consapevoli dei rischi associati all’utilizzo della DeFi e prendere le precauzioni necessarie per proteggere i propri fondi e le proprie informazioni personali.

Le previsioni per la DeFi

La finanza decentralizzata è in continua evoluzione. Non è regolamentato e il suo ecosistema è pieno di carenze infrastrutturali, hack e truffe.

Le leggi attuali sono state elaborate sulla base dell’esistenza di giurisdizioni finanziarie separate, ciascuna con il proprio insieme di leggi e regole. La capacità della DeFi di effettuare una transazione senza confini pone domande essenziali per questo tipo di regolamentazione.

Chi è responsabile delle indagini su un crimine finanziario che si verifica oltre i confini, i protocolli e le app DeFi? Chi dovrebbe far rispettare leggi e come potrebbe farle rispettare?

Tra le altre preoccupazioni che ruotato intorno alla DeFi troviamo, poi, la stabilità del sistema, i requisiti energetici, l’impronta ecologica, gli aggiornamenti del sistema, la sua manutenzione e i guasti dell’hardware.

Argomenti

# DeFi

Iscriviti a Money.it