Cos’è un liquido tracciante, possibile causa del Canal Grande di Venezia diventato verde

Giorgia Bonamoneta

28 Maggio 2023 - 23:05

Liquido verde fluorescente nelle acque del Canal Grande di Venezia. Cos’è il liquido di tracciamento ritrovato e quali sono le ipotesi sullo sversamento?

Cos’è un liquido tracciante, possibile causa del Canal Grande di Venezia diventato verde

Le immagini dell’acqua verde fluorescente di Venezia hanno fatto il giro d’Italia in pochissimo tempo. La colorazione non è data da un fenomeno naturale, come la possibile presenza di alghe, ma da un liquido tracciante. Secondo le prime teorie sembra essere un’azione dimostrativa, forse un’azione di attivisti ambientalisti, ma non è stata rivendicata ancora da nessuno. Il dubbio è sorto spontaneo perché nella giornata si è tenuta la storica manifestazione della Vogalonga.

Il liquido tracciante, che sembra essere proprio il liquido utilizzato per la colorazione delle acque in zona Ponte di Rialto, è quello utilizzato dagli idraulici per verificare una perdita di acqua e che permette, seguendone il tragitto, di scovare la zona di perdita. Si stanno quindi effettuando accertamenti, condotti dai Vigili del Fuoco, per capire non solo se può essere pericoloso per la salute della popolazione la presenza del liquido nei canali, ma anche per scovare il o i responsabili dell’azione.

Il presidente della regione Luca Zaia ha subito indetto una riunione con le Forze di Polizia per chiarire le dinamiche. Un passaggio fondamentale e che serve per districarsi dalle prime ricostruzioni, spesso fantasiose, che stanno serpeggiando tra i canali. Tra una teoria e l’altra emergono quella della presenza di un’alga giapponese, quella delle pasticche norvegesi o l’azione di qualche artista o attivista. Un’altra possibilità, che diventa più difficile da verificare, è quella di un’azione avvenuta attraverso un’abitazione. Con l’immissione di liquido attraverso il wc sarebbe infatti difficile percorrere la strada a ritroso e trovare gli autori o l’autore dell’azione.

Acque fluorescenti: ecco cos’è il liquido di tracciamento

Domenica mattina Venezia si è svegliata con le acque del Canal Grande verdi. Non si tratta però di un verde naturale, dovuto alla possibile presenza di alghe o microrganismi. Il verde che ha svegliato Venezia è un verde fluorescente, intenso e corposo.

Il liquido è stato subito identificato, tra le varie ipotesi, come liquido di tracciamento. Con liquido di tracciamento si intende un liquido colorato utilizzato dagli idraulici per scoprire una perdita. Grazie all’utilizzo di un colore molto evidente, verde o giallo per esempio, si può infatti risalire all’origine di una perdita o di un danno alle tubature. Il caso di Venezia però non sembra essere quello di un incidente idraulico, quanto più di uno sversamento volontario.

Ipotesi sul liquido di tracciamento: chi è stato e perché

Ci sono diverse ipotesi che circolano sul caso dell’acqua verde fluo a Venezia. Zaia ha subito chiesto l’attivazione delle Forze dell’Ordine, tra Polizia e Vigili del Fuoco che stanno esaminando il caso. Mentre si attendono notizie ufficiali sui responsabili o il responsabile dello sversamento, tra i gondolieri e i veneziani hanno iniziato a circolare possibili teorie. La più probabile è quella di un’azione da parte di attivisti dell’ambiente, anche perché non sarebbe la prima volta che accade. Infatti nel 1968 un artista argentino, tale Nicolas Garcia Uriburu, in occasione della Biennale aveva versato un liquido verde fosforescente nel Canal Grande per protestare contro l’inquinamento delle acque.

L’ipotesi dell’azione attivista però non ha riscontri, al momento infatti nessun gruppo ambientalista o ecologista ha rivendicato l’azione e Ultima Generazione si è dissociata dagli eventi di Venezia. Tra le altre ipotesi un’alga giapponese e delle pasticche non identificate rilasciate da turisti norvegesi.

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