Cos’è il network marketing, come funziona e quando è una truffa

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14 Marzo 2025 - 18:24

Il network marketing non è sempre una truffa: ecco il significato, come funziona, le differenze con la vendita piramidale e come riconoscere le realtà legali.

Cos’è il network marketing, come funziona e quando è una truffa

Il network marketing, noto anche come multi-level marketing (MLM), è una strategia di vendita diretta in cui i rappresentanti indipendenti vendono prodotti o servizi direttamente ai consumatori e reclutano nuovi membri nel loro team di vendita. Questo modello di business ha guadagnato popolarità negli ultimi decenni, attirando sia sostenitori che critici, anche per i suoi risvolti, a volte legali (oltre che etici.)

Se state cercando lavoro, infatti, molto probabilmente tra le varie offerte vi sarete imbattuti in una proposta di network marketing e, probabilmente, la maggior parte di voi avrà rifiutato perché la ritiene una truffa. Effettivamente, al giorno d’oggi, quando sentiamo parlare di questa tipologia di business la associamo subito a qualcosa di negativo o, perlomeno, di indefinito ai più. Ma non sempre - anzi, ultimamente molto di rado - rappresenta qualcosa di fuori dalle norme, rischioso e truffaldino.

Di fatto, nell’ambito del cosiddetto marketing di multilivello operano soprattutto aziende molto serie, che hanno fatto di questo sistema di vendita la base del loro successo, essendo anche molto onesti con chi lavora per loro: pensate ad esempio alla Vorwerk, l’azienda che si cela dietro al successo dell’aspirapolvere Folletto e al robot da cucina cucina Bimby.

Prima di rifiutare un’offerta di network marketing, quindi, è bene informarsi sulla reputazione dell’azienda e sulla mission che si «nasconde» dietro alla stessa. Cerchiamo, allora, di fare chiarezza, scoprendo come funziona il network marketing e qual è la differenza con la vendita piramidale.

Cos’è il network marketing?

Cominciamo dal significato e dalla definizione.

Il network marketing è un modello di business in cui le aziende vendono prodotti o servizi direttamente ai consumatori attraverso una rete di distributori indipendenti. Questi distributori non solo guadagnano commissioni sulle vendite personali, ma anche una percentuale sulle vendite generate dai nuovi membri che reclutano nella loro rete, creando una struttura a più livelli.

Questo sistema si basa sulla costruzione di una rete di venditori e sulla promozione dei prodotti attraverso il passaparola e le relazioni personali.

Le origini del network marketing risalgono agli anni ’20 e ’30, con aziende come la California Vitamin Company (successivamente Nutrilite) e la California Perfume Company (diventata Avon Products) che adottarono strategie simili. Insomma, l’origine è sicuramente americana. Negli anni ’50 e ’60, il modello ha guadagnato maggiore diffusione, con aziende come Amway, che hanno contribuito a definirne la struttura e le pratiche operative.

Il network marketing si distingue dal tradizionale modello di vendita diretta per la sua enfasi sul reclutamento di nuovi distributori. Mentre nel classico diretto le vendite sono effettuate da rappresentanti aziendali, nel network marketing i distributori indipendenti sono incentivati a reclutare altri venditori, creando una rete che può espandersi esponenzialmente. Questo approccio permette alle aziende di ridurre i costi pubblicitari e di distribuzione, affidandosi alla rete per la promozione e la vendita dei prodotti.

Come funziona il network marketing

Possiamo dire che il network marketing è ovunque: dagli elettrodomestici alla cosmesi, passando per i prodotti alimentari, per fare degli esempi. Il funzionamento è lo stesso un po’ per tutti gli ambiti, con qualche differenza trascurabile.

Si basa su una struttura piramidale, dove ogni distributore può reclutare nuovi membri, formando una «downline». I guadagni di un distributore derivano sia dalle vendite personali sia da una percentuale delle vendite realizzate dalla propria downline. Questo sistema crea un incentivo al reclutamento continuo, poiché l’espansione della rete può portare a guadagni crescenti.

Esistono diversi piani di compensazione nel network marketing, tra cui:

  • piano a scala uninominale: i distributori guadagnano commissioni in base al livello raggiunto nella struttura, con percentuali che aumentano man mano che si sale nella gerarchia;
  • piano binario: ogni distributore ha due «gambe» o sottoreti; i guadagni dipendono dall’equilibrio delle vendite tra queste due gambe;
  • piano a matrice: limita il numero di reclute dirette per ogni distributore, costringendo l’espansione in profondità piuttosto che in larghezza.

Con il network marketing, inoltre, ci sono altre due opportunità di guadagno: da un lato ci sono dei premi per il raggiungimento di determinati risultati personali e di gruppo, dall’altra invece c’è la possibilità di guadagnare una percentuale variabile sulle vendite effettuate dalle altre persone che avete introdotto nel sistema e che quindi fanno parte del vostro team.

In Italia sono molti i rivenditori che attuano questo tipo di commercio ed hanno creato, nel corso degli anni, delle vere e proprie attività, alcune delle quali hanno anche raggiunto una certa stabilità economica.

Network marketing e differenze con la vendita piramidale

Si tratta, come si vede, di un sistema che somiglia molto alla vendita piramidale, ma con due differenze sostanziali: prima di tutto, mentre il network marketing si rivolge al solo compratore, la vendita piramidale mira a sua volta a procacciare clientela.

La vendita piramidale, quindi, non è una tipologia di distribuzione, bensì un meccanismo per rivendere una posizione all’interno della struttura piramidale. L’obiettivo è di scalare il più possibile la struttura piramidale, così da vivere di rendita grazie alle entrate garantite dalle persone che si trovano al di sotto, le quali si occupano di reclutare sempre più venditori incassando così le quote di ingresso.

La questione è davvero molto controversa, visto e considerato che in Italia vige anche una legge sulla questione. Si tratta della legge del 17 agosto 2005, n. 173: Disciplina della vendita diretta a domicilio e tutela del consumatore dalle forme di vendita piramidali". L’articolo 5 vieta nello specifico di intascare una percentuale dai guadagni di altre persone che a loro volta reclutano altri venditori.

Anche la Federal Trade Commission (FTC) degli Stati Uniti afferma, in sostanza, le stesse cose, emettendo delle linee guida per distinguere tra MLM legittimi e schemi piramidali. Secondo la FTC, un MLM è legittimo se:
le commissioni sono basate sulle vendite effettive di prodotti o servizi a consumatori reali: i guadagni devono derivare dalla vendita di beni o servizi a persone al di fuori della rete dei distributori;
non vi è obbligo di acquisto di grandi quantità di prodotti: i distributori non dovrebbero essere costretti ad acquistare quantità eccessive di prodotti non vendibili o a partecipare a costosi programmi di formazione;
il reclutamento non è la principale fonte di guadagno: se i guadagni derivano principalmente dal reclutamento di nuovi membri piuttosto che dalla vendita di prodotti, l’azienda potrebbe essere considerata uno schema piramidale.

La differenza con la vendita piramidale sta esattamente tutta qui. Nel fatto cioè che mentre il network marketing prevede la vendita di un prodotto affiancata dalla formazione di altri venditori, nella vendita piramidale il primo obiettivo è reclutare altre persone e farle pagare per entrare nel network, oscurando quasi totalmente la commercializzazione dei prodotti.

Il margine di interpretazione a proposito della legalità o meno di questa operazione è quindi molto sottile: le aziende che agiscono in modo trasparente fanno molta attenzione a come si muovono sul mercato e quali modalità utilizzano nella vendita tramite network marketing.

Il network marketing è una truffa?

Se nella vendita piramidale è molto frequente imbattersi in delle truffe, per il network marketing questa possibilità è piuttosto remota. Il problema è che spesso le aziende per incentivare le persone a lavorare per loro entrando nel team dei venditori promettono dei grandi guadagni che però nella realtà stentano ad arrivare. Per guadagnare, infatti, bisogna vendere e non tutti hanno le capacità per farlo.

Ecco perché dovete diffidare da coloro che, specialmente durante il corso di formazione, vi descrivono questo tipo di lavoro come la più appetibile delle professioni.

Sebbene il potenziale di guadagno possa sembrare elevato, infatti, la realtà è spesso diversa. Studi hanno dimostrato che più di 9 persone su 10 che si uniscono alle aziende di MLM perdono denaro. Questo perché i costi associati, come l’acquisto di prodotti, materiali promozionali e la partecipazione a eventi, possono superare i guadagni ottenuti dalle vendite e dal reclutamento.

Il network marketing, molto, può farvi guadagnare molto ma allo stesso tempo rischia anche di essere una perdita di tempo. Tutto dipende dalle vostre capacità di saper vendere un prodotto, nonché all’impegno e al tempo che dedicherete a questa attività dal momento che il compenso è strettamente legato ai risultati che raggiungerete.

Per questo motivo prima di iniziare vi consigliamo di capire quali sono effettivamente i margini di guadagno per la vendita del singolo prodotto, così da farvi un’idea di quante vendite dovrete effettuare per garantirvi un’entrata stabile mensile. Controllate anche che l’accordo non preveda alcune clausole vessatorie come quelle che obbligano il lavoratore a vendere un certo numero di prodotti prima di ricevere il compenso pattuito.

Esempi di network marketing virtuosi

Nel panorama del network marketing, esistono aziende che si sono distinte per pratiche etiche, prodotti di qualità e modelli di business sostenibili. Questi esempi virtuosi offrono spunti preziosi per comprendere come operare con integrità e successo in questo settore.

Herbalife

  • Herbalife, fondata nel 1980, è un’azienda globale specializzata in prodotti per la nutrizione e il benessere. Nonostante le sfide legali affrontate in passato, l’azienda ha implementato riforme significative per garantire la conformità alle normative e promuovere pratiche commerciali etiche. La sua capacità di adattarsi e migliorare le proprie operazioni la rende un esempio di resilienza nel settore del network marketing.

Coral Club

  • Coral Club, fondata nel 1998, è un’altra azienda che ha adottato un approccio virtuoso al network marketing. Specializzata in integratori alimentari e prodotti per la salute, Coral Club opera in oltre 35 Paesi e distribuisce i suoi prodotti in 175 nazioni. L’azienda si distingue per l’attenzione alla qualità dei prodotti e per l’investimento nella formazione dei propri affiliati attraverso un’accademia dedicata. Questo focus sulla crescita professionale dei membri contribuisce a creare una rete di vendita competente e motivata.

Millionaire Network

  • Un altro esempio degno di nota è rappresentato dal Millionaire Network, fondato da Virgilio Degiovanni negli anni ’90. Questa rete distributiva ha raggiunto oltre 30.000 affiliati, offrendo prodotti innovativi come la Millionaire Card, una carta multiservizi che dava accesso a numerose prestazioni professionali. L’approccio pionieristico e l’attenzione alle esigenze dei consumatori hanno contribuito al successo del Millionaire Network, rendendolo un modello di riferimento nel settore.

Tutti questi esempi dimostrano che, con una gestione etica, un focus sulla qualità dei prodotti e un investimento nella formazione degli affiliati, è possibile costruire modelli di network marketing sostenibili e di successo. Le aziende che adottano queste pratiche virtuose non solo prosperano nel mercato, ma contribuiscono anche a migliorare la percezione generale del network marketing come modello di business legittimo e vantaggioso.

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