Cosa ci fa una bandiera dell’Unione Sovietica in cima alle montagne norvegesi?

Alessandro Cipolla

4 Luglio 2024 - 16:35

Tre grandi bandiere rosse dell’Unione Sovietica sventolano sul territorio norvegese delle isole Svalbard: di mezzo ci sono una compagnia mineraria russa e una città ormai diventata fantasma.

Cosa ci fa una bandiera dell’Unione Sovietica in cima alle montagne norvegesi?

Perché ben tre bandiere dell’Unione Sovietica sono state issate sulle isole norvegesi di Svalbard? Una domanda questa che in molti si stanno facendo in Norvegia, ma non solo, dopo che delle foto hanno documentato la presenza dei vessilli rossi con impressa la falce e martello.

In un periodo di guerra come questo con protagonista proprio la Russia, la presenza di bandiere dell’Urss sul territorio norvegese potrebbe essere letta come una provocazione da parte russa se non come un vero e proprio atto ostile.

Per comprendere al meglio cosa sta succedendo, bisogna prima specificare che le isole Svalbard sono un arcipelago situato nel mezzo del Mar Glaciale Artico e rappresentano la parte più a Nord della Norvegia e le terre abitate più a settentrione dell’intero pianeta.

Non è un caso che ad abitare le isole ci siano poco meno di tremila persone, visto che la maggior parte del territorio è ricoperto di ghiaccio e nel periodo estivo le massime raggiungono picchi di 5 °C, anche se il riscaldamento globale sta facendo innalzare le temperature anche in questo arcipelago a un passo dall’Artico.

A questo punto una domanda può sorgere spontanea: per quale motivo allora negli ultimi tempi sono state fotografate tre bandiere dell’Unione Sovietica issate nel territorio - norvegese - delle isole Svalbard?

Bandiere dell’Urss nell’isola norvegese: ecco perché

Il motivo di fondo di questa insolita presenza di bandiere dell’Unione Sovietica in Norvegia è presto detto: in base a un trattato datato 1920, alla compagnia mineraria russa Arcticugol è consentito lavorare alle isole Svalbard.

Secondo il trattato la Norvegia ha la sovranità sulle Svalbard, ma allo stesso tempo tutte le nazionalità devono poter vivere e lavorare sull’arcipelago che non fa parte dell’area Schengen, dello Spazio economico europeo e dell’Unione nordica dei passaporti. L’Unione Sovietica ne ha approfittato nel 1932, quando il regime comunista di Stalin acquistò una miniera di carbone sull’isola, dove da allora c’è stata una presenza russa.

Nelle isole Svalbard così è presente un’importante comunità russa che negli ultimi tempi ha organizzato diverse parate sventolando bandiere della Federazione e, per ultimo, ha deciso di piazzare tre bandiere dell’Urss sulla cima di una montagna, nell’insediamento di Barentsburg e su una gru in disuso presente nella città ormai fantasma - sono rimasti solo sei abitanti - di Pyramiden.

Il proprietario della compagnia mineraria sta cercando di commercializzare la città abbandonata come destinazione turistica e fino a poco tempo fa sulla gru portuale sventolavano una bandiera russa e una norvegese, ma quest’ultima adesso è stata ammainata e al suo posto è stata issata la bandiera rossa sovietica.

La bandiera è una provocazione contro la Norvegia e i russi sanno esattamente dove metterla per farla sentire - ha commentato Claus Borg Reinholdt, corrispondente danese di TV2 -. Quando usano la bandiera sovietica, probabilmente è un segno per il popolo russo che eravamo grandi una volta e possiamo ancora esserlo”.

La presenza delle bandiere non sarebbero un segnale di minaccia per la Norvegia: la Russia è impegnata nella guerra contro l’Ucraina e forse presto contro la Nato, ma l’Artico non è un mistero che sia considerato come strategico per Mosca viste anche le ingenti risorse presenti sotto i ghiacci che pian piano si stanno sciogliendo.

In passato più di un analista ha ipotizzato che la terza guerra mondiale potesse scoppiare per il controllo dell’Artico che sostanzialmente ancora è senza un effettivo padrone, con le bandiere rosse presenti nelle Svalbard che sono state issate per motivi turistici e per un rigurgito di revanscismo storico da parte degli abitanti nostalgici dell’Unione Sovietica.

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# Russia

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