Cosa supporterà l’euro? Bce nel mirino degli investitori

Violetta Silvestri

21 Maggio 2022 - 15:38

La coppia EUR/USD ha chiuso la settimana con guadagni appena sotto il livello di 1,0600. Tuttavia, la moneta unica resta indebolita da diversi venti contrari. Cosa potrà dare sostegno? La Bce?

Cosa supporterà l’euro? Bce nel mirino degli investitori

La drammatica debolezza dell’euro sta ricevendo molta attenzione presso la Banca centrale europea, ma stando ad alcune analisi il mercato sembra non accorgersene.

Commenti più aggressivi da parte della Bce, con espressioni anche a favore di un aumento di 50 punti base, dovrebbe teoricamente supportare la moneta comunitaria. Tuttavia, altre forze, come la supremazia del dollaro e i timori di una recessione, stanno dominando il mercato, affermano gli strateghi.

Anche se il biglietto verde ha perso slancio negli ultimi giorni, il suo rally non è finito, secondo le analisi, e l’euro dovrà quindi trovare altri appigli. Quali? La Bce resta in focus, anche se le sole dichiarazioni non basteranno a dare un duraturo sostegno alla valuta.

Il destino dell’euro appeso al filo della Bce?

Sebbene i responsabili politici di Francoforte non stiano prendendo di mira il tasso di cambio, la sua scivolata verso la parità con il dollaro è sempre più un argomento di dibattito.

Villeroy de Galhau della Banque de France nei giorni scorsi ha sottolineato che una valuta più fiacca andrebbe contro l’obiettivo di stabilità dei prezzi. Il membro del comitato esecutivo della Bce, Isabel Schnabel, ha affermato che stanno monitorando da vicino l’impatto dell’indebolimento del tasso di cambio euro-dollaro sull’inflazione.

“L’intervento verbale può aumentare la volatilità intraday, ma avrà un impatto minimo sul tasso di cambio”, ha affermato Vasileios Gkionakis, responsabile della strategia FX europea di Citigroup.

L’euro è balzato questa settimana, ma ciò è stato dovuto a un’ampia svendita del dollaro e a segnali di vulnerabilità nell’economia statunitense. Il cambio valeva circa $1,05 venerdì, vicino al minimo di cinque anni.

Valentin Marinov di Credit Agricole ha commentato che “il discorso è economico soprattutto. Qualsiasi intervento verbale da qui per rafforzare l’euro funzionerà nella misura in cui andrà di pari passo con azioni politiche concrete per sostenere la valuta.”

Stando ad alcune analisi, è raro che i politici e le banche centrali spingano per una valuta più forte. Di solito, un tasso di cambio più debole è accolto favorevolmente in quanto stimola la crescita rendendo più attraenti le esportazioni di un Paese. Ma in questo mondo ad alta inflazione, il rafforzamento valutario è visto come un modo per compensare l’aumento dei prezzi all’importazione.

Quale direzione per l’euro? Secondo Valeria Bednarik di
FXStreet bisogna considerare che al di là delle pressioni inflazionistiche e del disordine legato al coronavirus, l’Unione europea sta combattendo anche con la Russia.

Il desiderio di Svezia e Finlandia di aderire alla Nato ha intensificato le tensioni con Mosca, che usa le sue risorse energetiche come carta vincente. I rappresentanti dell’Ue non sono stati in grado di concordare un embargo completo sulle importazioni di petrolio, poiché alcuni paesi dipendono ancora dal paese problematico. “L’euro non è un investimento interessante. Detto questo, l’anticipo correttivo potrebbe continuare, ma un EUR/USD rialzista di lunga durata non è sul tavolo.”

La stessa Bce, seppure si sta aprendo a un linguaggio più aggressivo, mantiene la prudenza. In un suo ultimo intervento, Lagarde ha affermato che il primo aumento dei tassi di interesse in più di un decennio potrebbe arrivare a luglio, ma ha minimizzato l’idea di una mossa di mezzo punto tra le preoccupazioni per l’espansione economica.

Ad ogni modo, l’euro può vincere contro altre valute, in quei Paesi dove si è più concentrati sulla crescita rispetto all’inflazione, come Giappone, Cina e Regno Unito, secondo Goldman Sachs Group.

La coppia euro-sterlina potrebbe salire a 0,88 in tre mesi, da circa 0,84 di oggi, secondo Kamakshya Trivedi, co-responsabile del cambio globale e dei tassi di interesse.

La settimana in arrivo è interessante per il Forex, con l’euro osservato speciale. I comunicati dell’Ifo tedesco e dei PMI dell’Eurozona sono tra i dati salienti, con anche i verbali della Federal Reserve di mercoledì che attirano l’attenzione

Secondo Commerzbank, il volume dell’asta dei titoli di Stato europei è destinato a scendere ben al di sotto della media a circa 10 miliardi di euro la prossima settimana contro i 30 miliardi di euro.

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