L’ultima legge approvata dal Senato Usa espande gli obblighi delle aziende come Google verso l’NSA: la denuncia di Snowden. «Si stanno prendendo internet».
“Everybody is a Spy”, ovvero «tutti sono spie». Nonostante l’opposizione dell’ex presidente Donald Trump e di una parte dei repubblicani, il Senato degli Stati Uniti ha autorizzato, nei giorni scorsi, il controverso programma di sorveglianza di massa ampiamente utilizzato dalle agenzie di intelligence statunitensi e criticato dalle organizzazioni per le libertà civili.
Si tratta della sezione 702 del Foreign Intelligence Surveillance Act (FISA), che tra le varie misure consente al governo di raccogliere le comunicazioni degli americani senza un mandato. Due importanti emendamenti, volti a tutelare la privacy dei cittadini americani, sono stati respinti. L’emendamento di Dick Durbin, che chiedeva l’obbligo di un mandato per esaminare le comunicazioni degli americani, è stato respinto per 50-42, così come quello introdotto dal democratico Ron Wyden e dalla repubblicana Cynthia Lummis, è stato respinto per 58-34.
FISA, approvata la sorveglianza di massa
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